NUOVO CINEMA DI BROLO – Noi diciamo la nostra… e se si chiamasse ancora “Principe”?
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NUOVO CINEMA DI BROLO – Noi diciamo la nostra… e se si chiamasse ancora “Principe”?

Siamo al rush finale: il cinema di Brolo è ad un passo dalla sua operatività.

l’inaugurazione del “Principe” tanti anni fa

Dopo anni di chiusura, promesse elettorali e lunghe attese per ristrutturazioni infinite, sembra finalmente giunto il momento tanto atteso dalla comunità brolese. Inaugurato qualche mese fa, la sala si prepara ora, dopo l’ultimo maquillage e riadeguamento, a riaprire le porte al pubblico, restituendo alla cittadina un importante luogo di cultura e aggregazione.

Una storia di attese e speranze

Il cinema di Brolo ha vissuto una lunga fase di inattività, diventando nel tempo simbolo di attese deluse e ritardi burocratici. Una chiusura che ha anche pesato sull’economia del luogo, basti pensare ai flussi di gente che la buona gestione di Enrico Caruso determinava con le positive ricadute sulle attività commerciali brolesi.

Si vocifera, tra gli addetti ai lavori, che la futura gestione sarà attenta, professionale e capace di guardare avanti per trasformare il cinema in un vero polo culturale. Un’idea che ci entusiasma e ci rende fiduciosi. Sarà una grande scommessa per il futuro sulla quale tutti fare un grande in bocca al lupo.

Il successo del cinema brolese, vista la capacità del numero di posti in sala, della sua ubicazione, della politica commerciale che si vocifera attuerà, dipenderà dalla capacità di attrarre pubblico e offrire una programmazione innovativa non solo sotto l’aspetto prettamente cinematografico.

Pensiamo ad eventi esclusivi, anteprime, proiezioni con dibattito (ovviamente non gli stantii cineforum) con incontri con artisti, attori e registi, come i “Rendez-Vous del cinema francese”, teatro, musica….

Parola d’ordine sarà quella di attrare e riportare gente al cinema e rendere la sala un luogo d’incontro per la comunità.

Ed infatti l’amministrazione comunale ha più volte ribadito il proprio impegno affinché il cinema funzioni regolarmente, non solo con proiezioni cinematografiche, ma anche attraverso eventi culturali e spettacoli.

Un’opportunità per la comunità

 

La riapertura del cinema rappresenta una grande opportunità per Brolo. Sarà un punto di riferimento non solo per gli amanti del cinema, ma anche un luogo dove giovani, famiglie e anziani potranno condividere esperienze culturali e sociali. In un’epoca in cui la digitalizzazione ha trasformato il modo di fruire dei contenuti audiovisivi, avere una sala cinematografica funzionante significa ridare importanza alla visione collettiva e all’esperienza condivisa della cultura.

Il ritorno del nome “Principe”?

Sarà anche tempo di dare un nome e non ci sembra un’idea da buttare via quella di ritornare alle origini… un’idea che è – tra un caffè ed un altro, anche condivisa come tra tanti “ragazzi” della Sak Be.

Il cinema, che ultimamente si chiamava AlterCinema, rientrando nel circuito ideato da un indimenticabile Enrico Caruso (oltre a Brolo quello di Gliaca di Piraino e Capo d’Orlando, ma oggi questa soluzione potrebbe generare confusione), dovrà avere un nome ufficiale. Sulla sua facciata campeggia una targa in memoria di Ignazio Buttitta, ma non fa testo.

In passato, le sale di Brolo si chiamavano, la prima “Risveglio”; era quella della marina costruita da Mariano Scarpaci con la sua arena, che poi lasció il posto all’hotel  “gattopardo” e quindi venne la sala “Principe”, ubicata dove sorge l’attuale cinema, in via Libertà, realizzata da Nino Ricciardello, uno tra i primi imprenditori illuminati di Brolo che la vendette al comune.

“Principe” è un nome evocativo per una sala cinematografica, capace di richiamare l’atmosfera storica e nobile del borgo medievale che si intravede sullo sfondo. Un tempo, i principi erano custodi di cultura, arte e tradizione, e questa sala potrebbe incarnare lo stesso spirito, diventando un luogo dove la magia del cinema si intreccia con il fascino della storia locale, della vita, dell’incontro. Un nome che evoca regalità e prestigio, perfetto per un cinema che vuole distinguersi e diventare un punto di riferimento culturale per l’intero territorio.

Un omaggio ai protagonisti del passato

Ricordando Mariano Scarpaci, che gestiva anche i cinema di Gliaca e Gioiosa Marea, e Nino Ricciardello, costruttore della sala di Brolo, è doveroso menzionare anche Enrico Caruso, imprenditore e promotore dell’arte cinematografica, con una visione attenta e professionale, andato via troppo presto, mentre cullava l’idea di rendere il cinema brolese in una sala immersiva e tecnologicamente avanzata, dotandola anche di un secondo spazio – una piccola sala di 80\90 posti – sottostante quella attuale che si sarebbe sviluppata partendo dalla grandinata. Una progettazione certamente innovativa.

Ma dietro il successo di una sala cinematografica ci sono anche coloro che hanno lavorato nell’ombra e nel nosytro amarcord non possiamo rammentare Giovannino Baudo, “scapino”, l’operatore storico del “Risveglio”, e Nino Speziale, “l’uomo delle stelle”, da sempre dietro la macchina di proiezione, anche nelle arene estive di Piazza Roma o sul lungomare con Enrico Caruso.

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Anche loro rientrano nell’epopea, tra gli anni sessanta e quelli del duemila, del “fare cinema” a Brolo.

La storia del cinema di Brolo è ricca di passione e dedizione, e oggi siamo pronti a scriverne un nuovo capitolo.

Il sipario sta per alzarsi ed il cinema di Brolo tornerà a splendere.

Ultime note: conservare “Principe”, come nome, sarebbe anche un pò come conservare la memoria di un luogo e di chi ci ha lavorato con amore e dedizione. Questo in un paese che spesso ha dimostrato di averla corta o peggio aver distrutto, consapevolmente, e lo farà ancora, le memorie del tempo. Altro: Mariano Scarpaci gestiva anche, in contemporanea le sale di Gliaca di Piraino, che era ubicata sulla nazionale, di fronte all’hotel Calabrese, il cinema di Gioiosa Marea e l’arena di Zappardini. Enrico Caruso gestiva gli altercinema di Brolo, Gliaca e Capo d’Orlando (questo nella spazio del DOC), quello di Pianverde e d’estate le arene estive da Santo Stefano di Camastra a Mistretta, Capo d’Orlando e Brolo. Ma anche le rassegne estive alle Eolie. Lui amava questo mestiere al punto di farne una ragione di vita.

2 Febbraio 2025

Autore:

redazione


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