Fabrizia Di Lorenzo è la ragazza italiana uccisa nella strage di Berlino di qualche giorno fa. Un “cervello in fuga” per tanti. Una ragazza vivace, intelligente, che sapeva scrivere e osservava il mondo, Un pensiero fluido, strutturato, e nel curriculum della giovane italiana c’erano anche analisi di ben più profonda complessità, per esempio sulla geopolitica, con riferimento a situazioni esplosive peraltro non estranee alle circostanze in cui poi ella stessa è scomparsa. Noi per ricordarla pubblichiamo un suo articolo.
Fabrizia è il simbolo della cosiddetta “generazione Erasmus”: giovane, colta, andata all’estero a lavorare, aveva pubblicato articoli che invitavano a non mescolare immigrazione e terrorismo.
Ed è davvero tragica l’ironia della sorte che la vede uccisa da un immigrato tunisino arrivato con i barconi e presto accolto nei ranghi dell’Isis, in modo formale o informale che sia.
Così cercando sulla rete si trova per esempio un articolo della Di Lorenzo sulla situazione siriana.
Risale al 2011, agli albori di quella crisi, e si trova sul sito della rivista di geopolitica Eurasia, testata peraltro ben poco allineata ai dettami del politicamente corretto.
Se ne trova traccia nelle cache di Google, trattandosi di un vecchio sito poi rinnovato.
Insomma, Fabrizia aveva compreso bene ciò che stava accadendo in Siria, aveva un quadro chiaro di sviluppi e legami.
Cinque anni dopo, sarebbe stata vittima dello stesso islamismo che dalla destabilizzazione della Siria ha tratto energia e capacità di azione.
l’articolo e a noi ci piace ricordarla così come una giovane ragazza “rossobruna”.
La sedicente democratizzazione siriana: sulle tracce della realpolitik
Ecco un altro articolo suo, pubblicato nell’estate del 2011
http://www.eurasia-rivista.com/alleati-a-ribasso
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.