– di Claudia Lentini –
Bella gara quella disputata ieri al PalaFantozzi, ricca di spunti tecnici oltre che di riflessione, uno start ragionato, ordinato, giustamente opportunista ha determinato la superiorità casalinga nonostante le evidenti non buone condizioni fisiche di Martin Caruso e l’indiscusso valore della Mens Sana di Campobasso. Nel proseguo, mille difficoltà per la direzione tecnica Orlandina, causate per lo più dalle decisioni di un’incompetente direzione arbitrale, eterogenea nel metro di giudizio, che più volte ha ingenerato dolosi sospetti nel “finalmente” numeroso pubblico presente, consentendo ripetutamente alla formazione ospite di riagguantare pericolosamente il risultato. Il colore dei presenti al PalaFantozzi, la determinazione d’uomini fermi quali Condello e Caprari, la generosità di Costantino, Moccia e Rossi, esaltati dalle vistose ingiustizie patite, ha determinato, perentoriamente, l’82 a 68 vincente.
Primo parziale di gioco ragionato, sagace per gli uomini di coach Condello che mostrano una ritrovata condizione mentale contro una formazione dal quintetto temibile, la Mens Sana di Campobasso, che trova in Saccardo, il suo più ostico terminale difensivo per i volumi occupati in area. Saponi contrasta d’anticipo il lungo molisano, ma a cinque minuti dalla fine lascia il campo in favore di Costantino perché sanzionato di secondo fallo. Condello chiama in campo un altro realizzatore, Carmine Moccia che rileva Albertinazzi, non al top in questo parziale, il buon gioco di capitan Caprari poi chiude la frazione sul 22/16. Bene Moccia, Caprari e Costantino, penalizzazioni di falli “discutibili” per Saponi, opaco Albertinazzi, qualche errore difensivo per Rossi, Caruso decisamente out.
Parte bene l’Upea anche nel secondo parziale, al secondo minuto di gioco +10 e rientra Saponi su Caruso che al malessere fisico associa scarsa lucidità al gioco. Campobasso replica con grinta ed agonismo, i paladini perdono la lucidità del primo parziale, a 6 minuti dalla fine terzo fallo di Saponi costretto ha lasciare per Caruso, 28/18. Prova zona 2/3 Condello, immediata la risposta da 3 punti molisana, 28/21 e time-out Upea. La panchina fa bene a Rossi, in campo con una marcia in più al posto del capitano, rinuncia a Saccardo coach Anziani, per l’Upea Di Dio al posto di Caruso, 35/23. Ad un minuto dalla fine riprende il bel gioco targato Pablito, s’insinua fra tre avversari e sguscia a canestro per il 39/28. Finisce il parziale sul 39/32. Da segnalare anche in questo parziale, l’inadeguatezza della coppia arbitrale specie nella segnalazione di contrasti fallosi.
Terzo parziale ricco d’emozioni e non tutte piacevoli. Sul -7, coach Anziani opta per una difesa a zona, in campo manca Saccardo (Benassi, Grimaldi, Basili, Labella e Dusan Stijepovic) e l’Upea è pericolosamente gravata di falli specie nel reparto dei lunghi. Due minuti di gioco e quarto fischio falloso per Saponi, immediatamente sostituito da Peresini, tra le fiala molisane rientra Saccardo. A 7,47’ (39/34) ci provano gli arbitri a dare una mano e si riapre il gioco per Campobasso; non ci sta Pablo Albertinazzi, che con due macigni da tre punti ristabilisce le distanze del 49/43, si va al time out.
La cronaca: squadre riunite per time out, Upea +6 e lavagnetta in mano a disegnare le necessarie penetrazioni in area contro la zona avversaria.. tecnico alla panchina Orlandina.. accortosi della sanzione solo al rientro in campo, coach Condello chiede spiegazioni, “proteste dei giocatori in panchina”… la risposta. Sull’1.52 nuovo tecnico alla panchina paladina per proteste, questa volta in piena fase di gioco, 53/43. Zona 2/3 per Peppone Condello, in attacco finalmente si prova a violare l’area dei tre secondi avversaria, chiude il parziale 58/50.
Ultimo parziale targato Upea, il calore del pubblico, l’ostico atteggiamento arbitrale, ha favorito, determinato buon gioco, scioltezza, consapevolezza del proprio valore. Da Rossi a Caprari, da Moccia a Saponi passando per Albertinazzi, l’Upea si diverte ed esagera. Non tiene palla a terra negli ultimi frangenti di gioco come panchina comanda, l’audacia premia però capitan Caprari regalando la tripla del 75/66 ed il conseguente time out di coach Condello. Negli ultimi frangenti di gara, Campobasso prova col fallo sistematico, da rilevare che fino a pochi minuti prima il tabellone segnava solo due falli a carico della squadra ospite, 82/68 il computo definitivo di gara.