Orlandina Basket: Laquintana 10, Benevelli 10, Nicevic 4, Portannese 13, Archie 20, Ciribeni 10, Wright 14, Cefarelli 7, Soragna, Basile n.e.
Pallacanestro Trapani: Renzi, Bartoli 9, Costadura 2, Lowery 16, Baldassarre 10, Bossi, Rizzitiello 7, Ianes 6, Tabbi, Parker 9, Ferrero 18, Vallone, Antrops 9.
L’Orlandina vince il secondo test del suo precampionato contro la Pallacanestro Trapani per 88-86. Uno scrimmage settembrino, da cui è uscita, però, una gara tirata, dal ritmo elevato, ricca di giocate individuali e corali. Al PalaFantozzi, infatti, nel pomeriggio di oggi, Trapani e Capo d’Orlando, si sono date battaglia infiammando il pubblico presente che ha partecipato con enfasi.
Il match inizia forte con le due compagini che corrono tanto e da subito. Alle triple di Baldassarre e Parker rispondono Portannese e Archie e il primo periodo di gioco sembra terminare in sostanziale equilibrio. A romperlo ci pensa il duo americano dell’Upea: Archie dalla media trova la retina con continuità e Wright piazza la bomba che chiude il quarto sul 27-20 per l’Orlandina. Il secondo periodo di gioco è dominato totalmente dai padroni di casa. Applaude lo staff tecnico dalla panca, ma applaudono anche dagli spalti perché i paladini in questo frangente divertono e si divertono. Coach Pozzecco ruota i suoi, ma la qualità e la determinazione del quintetto in campo non cambia. Ecco allora che Tommy Laquintana si esibisce in un alley-oop per Dominique Archie che inchioda la schiacciata e fa balzare tutti in piedi. Si va all’intervallo sul 57-33 per l’Upea. Anche la ripresa del gioco dopo la pausa lunga si apre con un alley-oop, è Derek Wright stavolta il socio di Archie nella prodezza. Sul finire della terza frazione, invece, torna in partita la squadra di Coach Lardo e accorcia il distacco all’ultimo parziale (72-56). Negli ultimi dieci minuti i trapanesi sperano in una rimonta, ma l’Upea tiene e porta a casa la partita.
«Sono felice della crescita dei miei rispetto al primo test amichevole contro Agrigento – dichiara il Poz nel dopo gara – c’è ancora da lavorare, ma il percorso è quello giusto». In un momento in cui non è possibile sfruttare al meglio i due campioni italiani, Soragna e Basile, si fanno conoscere e apprezzare gli americani: «Avevo paura per il loro impatto nella pallacanestro italiana – continua il coach – invece stanno imparando in fretta e oggi hanno disputato una buona gara. Wright ha nelle corde la qualità e la volontà di coinvolgere tutti nel gioco e questo è importante perché fa sentire tutti partecipi e importanti. Davvero bravo Dominique oggi, ma bravi anche tutti gli altri».