Buon lavoro a Paolo Borrometi giornalista coraggioso e di cui il nostro Paese deve essere fiero.
Sarà il nuovo vicedirettore dell’AGI.
La recente vittoria del Premio “Peter Mackler”, consegnatogli a New York il 25 settembre, da la misura del valore e della considerazione, anche internazionale, di cui Borrometi gode.
Il nostro paese ha bisogno di questi esempi che, raccontando e scrivendo di mafia, mettono in discussione anche la loro vita. Paolo Borrometi la stava perdendo e la Magistratura è arrivata prima salvandolo.
Riflettiamo sulla lotta alla mafia sperando che possano esserci tanti Borrometi.
L’antimafia si pratica ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere e chiedendo agli altri di fare, solamente, altrettanto.
Il nuovo iincarico a partire dal 1° ottobre.
Paolo Borrometi, giornalista classe 1983, sarà dal 1° ottobre vicedirettore dell’Agi. Borrometi ha iniziato a scrivere per l’Agi nel 2012, prima da Ragusa e poi da Roma. È collaboratore di Tv2000 e varie testate giornalistiche. Dal 2014, dopo un’aggressione che gli procurerà una menomazione alla spalla, e il tentativo di bruciare la sua abitazione, vive sotto scorta. Il 10 aprile del 2018 gli inquirenti siciliani hanno scoperto un piano della criminalità per assassinarlo.
Per il suo impegno di denuncia, ha ricevuto l’onorificenza motu proprio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È presidente di ‘Articolo 21’, collabora con Libera, la Fondazione Caponnetto e con la Cgil. Mercoledì 25 settembre Borrometi ha ricevuto il premio ‘Peter Mackler’ a New York. «Siamo felici avere nel nostro team Borrometi, la casa di un giornalista bravo e coraggioso come Paolo è l’Agenzia Italia», commenta Mario Sechi, direttore dell’Agi.