Alibi e provvedimenti disciplinari, Saitta no, poi sì!.
“Che finale di world league 2015 sarà?” c’eravamo chiesti, soprattutto dopo la bella risposta del siciliano Saitta. Il coach azzurro aveva tirato dritto e riconfermato la fiducia ai suoi titolari, dimostrando così di non voler cedere alle indicazioni del campo oltre che degli appassionati di pallavolo. Qualche mal di pancia era trapelato nei giorni scorsi, in Italia così come oltre oceano, e le rettifiche a posteriori sembravano decisamente poco convincenti. Insomma, che il giocattolino azzurro fosse da più di un anno in mille pezzi, era veramente chiaro a tutti, anche al presidentissimo Carlo Magri che, con fiero cipiglio, aveva chiuso la faccenda polacca con i classicissimi, italioti (e molto convenienti, almeno per qualcuno) tarallucci e vino. Ieri la notizia dei drastici provvedimenti disciplinari applicati a Zaytsev, Travica, Randazzo e Sabbi, e fortemente voluti da coach Mauro Berruto, un cartellino rosso, un rigore, l’ennesimo mal di pancia che il nostro presidente nutrizionista non è riuscito a sedare. Oggi, le scuse degli azzurri, doverose ma permettetemi, anche oltre modo fastidiose.
Sì fastidio, disaffezione, sfiducia e antipatia per una ‘club privè’ che molto sa del carattere dei suoi leader tecnici e federali, che ha candeggiato l’orgoglioso ‘AZZURRO NAZIONALE’ con superbi personalismi.
Cari tutti, al bar sport, oggi più azzurro che mai, si leva a gran voce un coro: “Comunque vada in questa finale di world league, a casa tutti, proprio tutti!.….Parola al coach!
Cesare Pellegrino
Final six, avvio con Serbia vs Italia: “Italia inserita in un girone tostissimo, con Serbia e Polonia. Nell’altro raggruppamento Brasile favorita, ma ci si aspetta molto da Francia e Stati Uniti – Serbia vs Italia – Una partita totalmente nuova, si è azzerato tutto dopo quanto accaduto in questa vigilia a casa Italia. Ci sarà da resettare, è necessario partire con nuovo assetto tattico, nuovo regista e, soprattutto, i ragazzi dovranno dimostrare, adesso più che mai, di giocare per la maglia, per ciò che rappresenta. Conosciamo il valore dei singoli, ma in quest’ultimo anno non abbiamo mai visto, o rare volte, una squadra unita, che rema tutta dalla stessa parte. Serve il senso di rivalsa di qualche giocatore che fin ora era stato snobbato o trascurato in panchina dal signor Berruto e che, causa forza maggiore, è stato oggi richiamato. – I nuovi assetti azzurri – La squadra dovrebbe partire con la diagonale Giannelli-Vettori, Lanza ed Antonov di banda, centrali Birarelli e Anzani, libero Colaci. Si spera nella potenziale continuità di Vettori fin ora non vista, per quanto attiene i posti 4, ci auguriamo il totale recupero di Filippo Lanza, mentre, Antonov da ampie garanzie in un ruolo dove si è fatto sempre valere. Serbia, ottimo cambio palla, ottimo rapporto muro-difesa, squadra determinata a conquistare la finale. Dal canto nostro, il punto di forza dovrà essere il carattere, l’appartenenza alla maglia”.
“Indisciplinati, vertici tecnici e federali, la faccia è persa! Si spera dunque in una reazione potente dei giocatori, senza vergogna, senza paura, nonostante il peso del risultato. E’ chiaro che altri provvedimenti dovranno ancora essere presi, Magri e Berruto così come Zaytsev, Travica, Randazzo e Sabbi hanno già perso… e forse, come suol dirsi, non tutti i mali vengono per nuocere”.
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