Il dubbio di Mauro Berruto, l’evidenza, sempre la stessa, che ci accompagna dalla Polonia in poi. Che finale di world league 2015 sarà?..….Parola al coach!
Cesare Pellegrino
Serbia vs Italia: “Questo fine settimana ha mostrato (specie in gara due) che l’Italia ha tanti margini di miglioramento. Tuttavia sembra che i problemi più grossi risiedano nella gestione del gruppo e, soprattutto, di alcuni elementi – nulla di nuovo dai mondiali polacchi – Con Sabbi schierato da titolare in queste due partite e, soprattutto, con l’innesto del palleggiatore Saitta, c’è stato un cambio di ritmo che ci ha permessi di tenere testa alla quotata Serbia. – Gara 1 – Combattuta come da prassi contro la Serbia, dal punto di vista tecnico abbiamo pagato il tanto tribolato muro-difesa, anche dal punto di vista della ricezione non siamo stati continui e, soprattutto, incisivi. La squadra di Grbic ha sempre mantenuto saldo il pallino di gioco. Nel terzo parziale siamo stati bravi a riaprire e vincere il set con l’ingresso di Mengozzi quanto mai positivo, ma alla fine Atanasijevic e compagni hanno poi chiuso la partita con tranquillità. Ultima notazione, la nostra battuta inefficace, con tanti errori. – Seconda partita – Una bella Italia, abbiamo giocato punto su punto, con grande determinazione. Peccato, probabilmente senza alcuni errori, gestiti malamente nel finale dei set, vedi Zaytsev, Anzani e Sabbi, avremmo potuto chiudere la gara a nostro favore e in modo netto. C’è tanto da gestire adesso da parte dei tecnici, con molta tranquillità e obiettività, mi riferisco alla questione Travica e, secondo me, anche Zaytsev.
E’ in dubbio che con l’ingresso di Saitta la nostra nazionale ha cambiato marcia. Con una buona ricezione (ottimo per l’ennesima volta Colaci) il regista siciliano ha velocizzato il gioco con una distribuzione tattica e tecnica che Travica non ha nelle sue corde. I nostri attaccanti ne hanno tratto vantaggio, Sabbi su tutti, ed anche il superbo muro serbo è andato in difficoltà nel leggere il nostro gioco – Zaytsev? – Nella seconda parte di gara è sembrato più svogliato, ha avuto la possibilità di chiudere dei set fallendo con superficialità gli ottimi palloni serviti da Saitta. Da rilevare, l’ingresso dell’ottimo Mengozzi, preciso a muro, si è fatto trovare sempre pronto quando è stato schierato in campo. Queste due gare non potevano dirci nulla a fini classifica, erano utili indicazioni sul nostro stato fisico, e sulla qualità del gioco. E’ tempo di scegliere”.
Serbia vs Italia 3-1 (25-23, 25-20, 25-27 e 25-21)
Serbia vs Italia 3-2 (26-24, 21-25, 26-24, 23-25 e 17-15)
Si vola in Brasile, per le ultime due gare di pool A: “Già qualificate, Italia e Brasile in attesa delle finali”.
Parola al coach….
“Il pallino del gioco, ora più che mai, è in mano a Mauro Berruto. Un grosso dubbio accompagnerà il viaggio azzurro: chi sarà il palleggiatore titolare delle prossime finali di World league? Le certezze sono diventate grossi dubbi”.
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