“Ma non finisce qui”
il caso di Case Nuove Malluzzo si bagna di voglia di censura?
“Per problemi tecnici all’acquedotto, è stata interrotta l’erogazione idrica”. Un annuncio giunto con un post sui social che l’amministrazione comunale ha pubblicato, forse un po’ in ritardo rispetto alle attese dei cittadini. Di certo, l’intento era buono, almeno per far sapere alla popolazione che “c’era un problema”.
Peccato, però, che la situazione fosse già rimbalzata sui social giorni prima, in una giostra di commenti, polemiche, rimbrotti e puntualizzazioni.
A dare il via alle danze sui social è stata una cittadina di Case Nuove Malluzzo, una contrada particolarmente assetata negli ultimi tempi, ed anche oggi rivendica la sua razione quotidiana d’acqua, che ha chiesto pubblicamente conto di quando il servizio idrico sarebbe stato ripristinato.
Quel post, come spesso accade, è stato rapidamente fagocitato dalla rete, ripreso da altre pagine cittadine, inondando Facebook e Whatsapp di lamentele e considerazioni varie.
Tra chi accusava l’amministrazione di ritardo nelle comunicazioni e chi si lamentava della gestione dell’emergenza, si è persino assistito a un acceso dibattito su quale “vetrina” fosse più adatta per simili comunicazioni.
“Non è roba da social!”
Ma mentre i cittadini si sfogavano sui social anche con toni aspri, il problema vero – la mancanza di un bene primario come l’acqua – sembrava passare in secondo piano.
Meglio lavorare sotto copertura, senza clamore.
Ma tra un post e un commento, l’acqua a Case Nuove Malluzzo continuava a non scorrere dai rubinetti ed il caso diventava politico con accuse dirette a chi aveva fatto da amplificatore al post, sottolineando anche che l’amministratrice della pagina è una dipendente comunale.
E la polemica, ormai come un fiume in piena, è approdata persino nell’ultimo Consiglio Comunale.
Qui, il consigliere Mauro Aquino ha sollevato la questione, chiedendo se fosse vero che l’acqua trasportata dalle autobotti fosse davvero sicura per gli usi domestici.
Anzi lui l’ha definita maleodorante.
Alla rassicurante risposta dell’amministrazione, che ha garantito sulla qualità dell’acqua, Aquino è rimasto visibilmente perplesso ma soprattutto convinto su quanto da lui affermato rispondesse al vero.
Mentre a microfono aperto, si registrava un piccolo siparietto quando il consigliere Cimino rivolgendosi allo stesso Aquino lo apostrofava con: “Dici alla tua segretaria che non finisce qui…” .
Un commento al quale il consigliere d’opposizione, sorridendo, rispondeva: Chi? Cosa? Quando?
In tutto questo, tra chiacchiere al bar, discussioni online e dibattiti istituzionali, con post che scomparivano per poi riapparire, rimane il problema concreto dell’acqua, o meglio della sua mancanza.
Per chi volesse evitare i social e preferisse informazioni più “ufficiali”, è possibile contattare l’ufficio Acquedotto al numero 0941.1935009 per prenotare l’autobotte.
Certo, sempre che non si preferisca chiedere tutto con un altro post che come l’acqua sui fili della corrente scoperti rischia di mandare il tilt già quelli che sembrano labili equilibri di chi è sull’orlo di una crisi di nervi.