Conclusa egregiamente la rassegna organizzata dal Dott. Nicola Calabria dell’Associazione Banca della Speranza con il patrocinio del Comune di Patti, del Consorzio Intercomunale Tindari Nebrodi e della Pro Loco di Patti.
ospiti Ambrogio Sparagna e Antonio Smiriglia
La Concattedrale di Patti ha ospitato alcune classi della Scuola Media Bellini e dell’Istituto Tecnico F. Borghese per accogliere due figure di grande bravura e professionalità: Ambrogio Sparagna musicista ed etnomusicologo, uno dei più importanti artisti della musica popolare, fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e che ha collaborato con personaggi di grande spessore e Antonio Smiriglia, un figlio della nostra terra, un artista siciliano che ha avuto i natali a Galati Mamertino (Me) che ha collaborato con lo stesso Ambrogio Sparagna, Vincenzo Consolo, Franco Battiato ed altri.
Il Maestro Sparagna ha raccontato l’inizio del suo esordio già sui banchi di scuola.
Il canto popolare lo ammaliò grazie anche ad un incontro che ebbe con un “immenso” personaggio – Ignazio Buttitta – che, attraverso la poesia in siciliano rappresentò le lotte contadine, l’antifascismo, le lotte contro la mafia arrivando ad esprimere nella poesia temi molto impegnati ma con la leggerezza del racconto. Ambrogio Sparagna ha voluto far presente ai ragazzi che se da un lato il mondo di oggi ha annullato le distanze è pur vero che ha perso la ricchezza della poesia, sottolineando che la poesia e la musica rendono liberi.
Innamorato della lingua siciliana perché trasmette attraverso la musicalità del linguaggio, la complessità poetica ricalcando la ricchezza d’espressione dovuta alle molteplici popolazioni che qui sono vissute.
Invita i ragazzi ad ascoltare e soprattutto a leggere con attenzione gli antichi canti, gli inni sacri, usando l’immaginazione e la fantasia perché senza questi l’uomo diventa un essere amorfo.
Antonio Smiriglia una delle voci più rappresentative della musica popolare ha saputo coniugare in maniera egregia parole e musica per esprimere la passione, l’amore, l’intensità, la tradizione per la sua e nostra terra ricercando l’intimo animo siciliano.
Nella sua arte emerge con forza lo spaccato di vita isolano con l’utilizzo non solo del linguaggio ma anche gli strumenti tradizionali riuscendo a compenetrare e trasmettere bellezza e suggestione arrivando dritto al cuore e all’anima di chi lo ascolta.
Scroscianti applausi per i due artisti che sono riusciti a coinvolgere gli studenti presenti.
Pina Scardino