PATTI – Un mese di mobilitazione studentesca per il Liceo Scientifico
Cronaca Regionale

PATTI – Un mese di mobilitazione studentesca per il Liceo Scientifico

74337_1467442293077_1444155256_30970330_7697368_ndi Marco Letizia.

Docenti e studenti uniti per ottenere la costruzione del Plesso.

 

75842_1467444773139_1444155256_30970337_5655131_nDa circa un mese, docenti e studenti del Liceo Classico/Scientifico Vittorio Emanuele III di Patti sono in mobilitazione, oltre che per contestare la riforma Gelmini, per un problema che si trascina da decenni: la mancata realizzazione del plesso del Liceo Scientifico.

76369_1467445333153_1444155256_30970338_2655858_nTutto ciò a causa della noncuranza delle classi dirigenti che non sono riuscite nell’elementare compito del politico: “dare risposte significative e concrete  alle esigenze di un territorio, in particolare del territorio di Patti e dintorni, nel quale il  liceo scientifico di Patti continua ad investire in energie umane nonostante la carenza di strutture adeguate” si legge sul comunicato dei docenti del 29/10/2010.

148408_1467442893092_1444155256_30970332_3554552_nProprio l’argomento “strutture adeguate” è il punto su cui si dibatte ed è il motivo della mobilitazione che ha visto protagonisti gli studenti, che nel mese di ottobre hanno occupato e autogestito il plesso fino ad ottenere un bando di gara provinciale per la ricerca di un nuovo locale per “tappare il buco” in attesa della costruzione della struttura.

149210_1467446733188_1444155256_30970340_3324045_nE’ noto che da anni gli studenti iscritti al liceo scientifico di Patti non usufruiscono di locali adeguati per svolgere le lezioni. Infatti l’istituto, fondato nel 1961 e accorpato al liceo Classico, è stato sempre dislocato in edifici non idonei o carenti, sia per quanto riguarda la sicurezza che la funzionalità , e attualmente si trova ospitato in due strutture  l’una in piazza Gramsci e l’altra in C/da Rasola, costruite a loro tempo come “edifici per uso civile”.

Tra l’altro le strutture appartengono a privati, e ogni anno le strutture amministrative pagano un canone di affitto di 180000, denaro che sarebbe potuto servire piuttosto a costruire un “vero” plesso scolastico, con tutti i requisiti del caso. In questi locali le aule non sono sufficienti a contenere l’aumento del numero di alunni iscritti; inoltre, a causa della mancanza di manutenzione, son presenti crepe sui muri e nella pavimentazione, mentre dal tetto penetra regolarmente acqua che causa muffa nelle pareti e conseguente caduta di intonaco.

Ma i problemi più gravi  riguardano i potenziali rischi per l’incolumità degli studenti che sono costretti a seguire le lezioni con il rischio costante del cedimento delle strutture (che non possiedono i requisiti antisismici richiesti dalle attuali disposizioni legislative), fatto che(malauguratamente si dovesse verificare) sicuramente farebbe scattare nell’intera classe dirigente la solita, ipocrita “solidarietà” .

Tutti sanno la situazione, se non si agisce ci sono responsabilità precise degli enti e di chi attualmente li amministra e del ministero che ha, per l’ennesima volta, tagliato i fondi all’istruzione pubblica.

“Tutti sanno la situazione” non è un mero reclamo : infatti nell’ultimo mese studenti e docenti si sono impegnati nell’ennesima denuncia contro questa situazione e l’hanno resa nota a tutti.

150371_1467467373704_1444155256_30970398_7109782_nE’ giunto il momento, secondo il comitato dei docenti, nel quale è  “necessario creare le condizioni del confronto fra le varie componenti della scuola e il territorio, perché si scandiscano le tappe di un percorso comune in cui sinergicamente sia possibile coniugare obiettivi, strategie e tempi di una lotta ad oltranza il cui vero obiettivo finale è la costruzione di una casa comune in cui accogliere tanti studenti che ci vengono dai più disparati comuni del comprensorio di Patti” nonostante, “rimangano tuttavia tanti dubbi sui tempi della politica e sulla reale volontà di portare a termine un impegno già assunto in tante sedi di confronto di fronte  alla presidenza stessa della scuola, ai rappresentanti degli studenti e dei genitori che negli anni trascorsi in più tempi hanno denunciato la difficile situazione in cui continua a versare il liceo scientifico di Patti”.

154937_1467463533608_1444155256_30970388_5990580_nPer questo gli studenti, a margine della manifestazione tenutasi il 17 Novembre in occasione della “Giornata Mondiale dello Studente”, hanno organizzato una petizione le cui firme saranno indirizzate  al Presidente della Repubblica, al Ministero dell’Istruzione e quello delle Infrastrutture e Trasporti, Presidenza della Regione Siciliana, Ass. Regionale dell’istruzione, Ufficio Scolastico Regionale, Presidenza del Consiglio della prov di Messina, Presidente della provincia di Messina, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale e al Sindaco di Patti.

Inoltre c’è l’intenzione di allestire un “Comitato spontaneo e permanente per il coordinamento delle varie iniziative indirizzate allo stesso scopo, coinvolgere anche i sindaci del territorio nella lotta, e preparare un’eventuale mobilitazione più generale volta ad una soluzione soddisfacente e definitiva della questione del Liceo Scientifico di Patti”.

foto: Federica Ferlazzo by facebook

20 Novembre 2010

Autore:

admin


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