Il 90% delle url è in Canada, Francia, Olanda, Russia e Usa
Il rapporto annuale dell’UNICEF allarma e denuncia “massiccia presenza di bambini online (1 utente di internet su 3 nel mondo ha meno di 18 anni) è stato fatto troppo poco per proteggerli dai rischi del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti online sicuri”. (www.unicef.it).
Scorrendo l’allarme lanciato: “Il 53% dei bambini abusati e sfruttati per produrre questi contenuti hanno 10 anni o meno. Il numero di immagini di bambini dagli 11 ai 15 anni è in aumento: dal 30% nel 2015 al 45% nel 2016. (Condizione dell’infanzia nel mondo 2017: figli dell’era digitale).
Nel 2016, ben 57.335 URL (inidirizzi web) contenevano materiale pedo-pornografico. Di questi, il 60% era ospitato su server situati in Europa e il 37% in Nord America. 9 Url con contenuti pedopornografici su 10 identificati a livello mondiale, sono localizzati in 5 paesi: Canada, Francia, Olanda, Russia e Usa.
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