PENSIONATI – I sindacati incontrano gli ammnistratori comunali per verificare la qualità dei servizi sociali
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PENSIONATI – I sindacati incontrano gli ammnistratori comunali per verificare la qualità dei servizi sociali

photo_23284I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che rappresentano oltre la metà degli iscritti alle tre confederazioni, scendono in campo determinati a provocare un salto di qualità nella gestione dei servizi sociali a favore delle  persone anziane. Come primo atto di questa strategia, nelle prossime settimane incontreranno gli amministratori dei comuni con più di 10.000 abitanti ( Messina, Barcellona, Milazzo, Patti, S.Agata, Taormina, Capo D’Orlando, Lipari) per verificare lo stato di attuazione dei piani di zona e la quantità  e qualità dei servizi che vengono erogati alle persone in condizioni di disagio.
Sulla gestione dei servizi nel capoluogo è in corso un vivace dibattito fra le forze politiche e sociali. In esso si inseriscono opportunamente SPI, FNP e UILP, che rappresentano la stragrande maggioranza dei destinatari dei servizi.
In una nota a firma dei tre segretari generali, Locorotondo, Muscolino e Catania, analizzano la situazione, denunciano inadempienze e cinismo di amministratori e politici nell’utilizzo delle risorse ed avanzano proposte per un cambiamento radicale che garantisca ai meno abbienti un accesso nelle prestazioni lineare e trasparente, senza scambi, clientelismi e favoritismi.
Questo il testo della nota.

Partiamo da alcuni numeri che appaiono aridi ma hanno il pregio di essere reali e di identificarsi in migliaia di persone silenziose.
Messina ha un’alta percentuale di anziani (25,6) e un forte squilibrio intergenerazionale; ha un altrettanto alto numero di non autosufficienti, di diversamente abili, di invalidi ( 8.841; 4780; 6559) e, purtroppo, una diffusa povertà, derivante dalla mancanza di lavoro e dall’importo basso delle pensioni (Il 48,2% non superano i 500 euro, un ulteriore 27,4% non superano i 700 €). Conclusione: povertà e disabilità diffuse; non soltanto nella terza età ma, ovviamente, soprattutto fra gli anziani.
•    Seconda considerazione: si spende poco per la protezione sociale
Per i bisogni di tutela, disagio e supporto agli strati deboli, nelle città che più si avvicinano a Messina come numero di abitanti ma che hanno un numero di anziani e disabili più contenuto, si spende il20,3 del bilancio a Verona e il 22,5 a Padova. A Messina soltanto l’11% ( spesa pro capite € 203,61; 219,85; 105,93).
Peggio ancora fa il distretto socio sanitario (per il quale i finanziamenti sono regionali) che in quella regione (Veneto) per la sola assistenza ai non autosufficienti impegna circa 500milioni e in Sicilia per tutta la protezione sociale, attraverso i distretti, soltanto 60.
Per ragioni di spazio saltiamo le troppo evidenti responsabilità della politica e dei nostri Enti Locali a reperire risorse adeguate e a scegliere di impegnarle in maniera virtuosa ( sviluppo, lavoro, protezione sociale).
•    Terza considerazione: si spende male
Sulle priorità e sulla gestione dei servizi occorre invece qualche riflessione più approfondita.
Per priorità intendiamo, come in ogni famiglia in cui le disponibilità sono scarse e si acquista il pane e la pasta e non il dolce e il gelato, che le scelte siano indirizzate verso i non autosufficienti (assistenza domiciliare integrata) i disabili gravi, gli anzianissimi soli e a seguire.
Non certo cioè proponendo iniziative superflue o disperdendo risorse per tanti rivoletti.
L’altro aspetto sconcertante ( osceno) dei servizi sociali a Messina è la gestione.
C’è un elemento che la dice tutta sulle responsabilità dell’attuale disastro: si chiama informazione, cioè carta dei servizi.
A Messina non esiste uno strumento semplice dal quale apprendere quali servizi sociali sono disponibili, chi ne ha diritto, come accedervi.
I servizi sono segreti. Se non conosci “qualcuno” nel palazzo, se non hai un santo al quale rivolgerti e restare “obbligato”, sei escluso.
Se si supera questo scoglio con la raccomandazione, è facile ottenere la promessa ma non il servizio perché il numero dei destinatari è limitatissimo ( gli anziani soli che non possono permettersi la badante sono quasi 25mila e di essi soltanto una piccolissima parte hanno generica assistenza; pressoché priva di controlli).
Altrove, dove il diritto è diritto e non favore, dove si fanno meno sprechi e più bene comune, non è così. I servizi essenziali sono garantiti a tutti; ovviamente i poverissimi non pagano e gli altri partecipano con quote rapportate al reddito.
E’ chiaro che quest’ultimo sistema crea centinaia, anzi migliaia, di posti di autentico lavoro qualificato, crea un’economia sociale dinamica, fa cessare le clientele, il favore, la dipendenza, lo scambio
I sindacati confederali degli anziani e pensionati da sempre e unitariamente sosteniamo queste semplici cose.
Per cultura e per storia, non blocchiamo strade, autostrade, ferrovie e ciò – pur essendo fortemente rappresentativi ( il 50% degli iscritti al sindacato) e pur sostenendo le esigenze di gran parte di tantissimi utenti – ci rende pressoché invisibili.
Le nostre richieste da lustri sono, in sintesi, le stesse:
carta dei servizi, più risorse, priorità ai servizi essenziali, legalità nelle procedure, gestione trasparente e controlli sulla qualità.
Abbiamo incontrato decine di sindaci e continueremo a farlo, Ribadiremo le nostre richieste. Sappiamo che esistono tanti esempi di buona volontà, impegno e legalità. Temiamo di doverci scontrare ancora anche con tanta inettitudine e tantissimo cinismo, quello di chi non vuole cambiare le cose perché così, spacciando per favore i diritti, si garantisce il voto e quindi il potere (quanti consiglieri e/o politici sono coinvolti nelle cooperative che ottengono sempre proroghe?)
Noi continueremo a difendere solo le cose giuste, due: il vero lavoro per i giovani ( dall’assistenza domiciliare alle cure riabilitative, es. al Margherita) e il diritto a servizi efficienti per tutti coloro i quali vivono condizioni di disagio e/o esclusione.

I Segretari Generali
SPI-CGIL  –   FNP-CISL   –  UILP
Locorotondo – Muscolino  –  Catania

12 Gennaio 2011

Autore:

admin


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