Mediano, gioca nella Futura, poco più di vent’anni, più di un metro ed ottanta di altezza, grande cuore, grande fisico, che si porta in campo entusiasmo e dopo le vacanze natalizie forse qualche chilo in più, ma poco importa.
La tribuna, ottusamente, prima a Sant’Angelo di Brolo poi a Brolo, lo sottolinea e lui, inghiotte fiele, poi sbuffa e quindi sbotta in un amaro quanto umano e giovanile sfogo, e la rete lo premia con tantissimi mi piace boccciando senza remore chi stava in tribuna.
Fondamentalmente simpatico, Peppe è amico di tutti, sorride sempre, anche in campo, dove incute “rispetto” per la sua stazza.
Un mastino buono che tifa Inter, che dopo l’ultima partita giocata a Brolo scrive sul suo blog “ora mi sono stufatooo mi dovete insultare di quanto sono grosso ditemelo in faccia e no sulle tribune fate solamente schifooo grazieee davvero a tutti quelli ke parlano a sbagliare mi avete rotto i coglioni sono grosso a voi ke vi frega è problema vostro no pensate x voi ke skifo di persone pure di Broloo e nn mi vergogno a dirlo mi fate pena …..”
E’ lo sfogo di un ragazzo, contro i buuuuu, gli slogan cattivi, che non sono razzismo ma semplicemente idiota bullismo, dove il branco se la prende con “uno” che in campo dribbla, corre, suda e si diverte, e sopratutto non può rispondere, difendersi, che tiene a bada il suo agonismo e la sua rabbia.
Sugli spalti, il gruppo, scimmiottando le curve importanti, dove c’è razzismo, violenza, ma con ugual ottusità, insulta, umilia, deridere senza logica – è ovvio che non si generalizza su tutti i presenti al campo -.
Un’idiozia collettiva vissuta sulle tribune dei Nebrodi, che non fa notizia, che non finisce sui giornali, ma che riteniamo ugualmente grave.
Di fatto la “curva” se la prende con un ragazzo, che in quell’attimo, può solo “soffrire” vedendo qualche volto “amico” tra chi lo sbeffeggia, e non può far altro che scrivere e descrivere il suo disagio su fcebook.
Ma la risposta è chiara, immediata, la si legge su internet, proprio su facebook che anche questa volta ha un cuore, blu, che pulsa, che aggrega, che consola, che abbraccia.
Una valanga di mi piace e commenti per lui, giovane, simpatico, che ama viaggiare – recentemente con l’Eurodesk è stato in Portogallo – che gli piace la Gialappa’s, le belle ragazze e ovviamente il calcio, insieme alle crepes alla nutella.
Così Tindaro aggiunge ai commenti: “sei forte Peppe, dimostra il valore con i fatti” e Flavia “a quelli ke ti dicono che 6 grosso servono 1 bel paio di occhiali a fondo di bottiglia! -.-“ e Marco gli suggerisce” .. per la prossima volta “Fai come Boateng!”.
Massimiliano gli è vicino con un “oh Peppe scialati stasera e futtitinne di chi ti parla alla spalle che solo dietro ti può stare…e poi lo sai che sei il piu forte…:***” .
Massimo non ammette repliche “Forse l’invidia gli rode un pò troppo il culo a sto pugno di frustrati del cazzo..!!!”.
Elisa gli è vicina “Peppe fregatene lo sai che le cose importanti sono ben altre e stanne certo che tu possiede una cosa che queste persone nn hanno sicuro, un CUORE grande!!”.
Ed ancora “Pure Maradona aveva la panza! “, ”Peppe futtitinni tu sei un signore, in tribuna si parla e sparla tu fai cantare i piedi in campo alla faccia loro”. “fregatene e gioca come hai sempre fatto …” “amicone hai tutta la mia più sincera solidarietà … “ e Umberto “sei un grande Peppe!!! in tutti i sensi!! ahuh e futtitini..poveri coglioni nn sanno che fare..e si passano il tempo cosi perchè non hanno niente di meglio da fare..” ed ancora “lasciala parlare la gente.. l’intelligenza tace davanti l’ignoranza!!” .
Carmelo -non ultimo – scrive: “il calcio è: testa cuore e gambe….. tu possiedi tutto ciò quindi lascia che parlino le persone”.
L’avalutatività è stata, in questo caso, una scelta alla quale abbiamo rinunciato, perché se si è appassionati di calcio in ogni suo aspetto, ciò in questo caso non è possibile ed il giudizo su un inutile branco che diventa gregge e grave, pesante, senza appello.
Idioti è il termine giusto per chi rovina con comportamenti grotteschi il gioco più bello del mondo; un giudizio per il quale ci assumiamo in toto la responsabilità, e non perchè conosciamo Peppe ed il suo valore, ma perché ne condividiamo il grido di allarme che viene, coralmente, da chi si sente defraudato di un piccolo patrimonio di emozioni e sentimenti che quei novanta minuti a molti regalano.
E ricordiamo, stando vicini a questo mediano che come cantava, ecome abbiamo riportato nel’incipit, Francesco De Gregori “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia” che lui – Peppe – è un bravo giocatore che sa mettere il “cuore dentro alle scarpe e correre più veloce del vento”.
Peppe “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore” continua a giocare il calcio ha bisogno del tuo sorriso e del tuo cuore.
msm