PERSONAGGI – Approfondimento sullo scontro social tra il rapper Fracasso e Andrea Diprè
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PERSONAGGI – Approfondimento sullo scontro social tra il rapper Fracasso e Andrea Diprè

Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano

Oggi la nostra libera collaboratrice Giulia Quaranta Provenzano ha intervistato nuovamente Fracasso a proposito della recente querelle con Andrea Diprè. Tra quest’ultimi due è infatti in corso un acceso scontro social di cui è possibile seguire il principio e i successivi sviluppi visionando il profilo Instagram del rapper [clicca qui https://instagram.com/officialfracasso?igshid=MzRlODBiNWFlZA==]

Ciao Fracasso e ben ritrovato! So che attualmente sei impegnato in un serrato scontro social con Andrea Diprè, il quale – come hai affermato tu stesso – ha sempre voluto “lanciarti” tramite i sui canali perché ritiene che tu abbia del potenziale. Tu tuttavia non abbracci il suo stile di vita e le sue convinzioni e infatti hai sottolineato più volte che non ne condividi gli ideali, quindi ti domando cosa pensi che possa indurre – al di là del tuo potenziale – una persona tanto diversa da te a volerti sponsorizzare, ossia quale immagini che ne sia lo scopo. “Ciao Giulia! Non ho idea di quale possa essere lo scopo di Andrea Diprè nel volermi “lanciare” (offerta, la tale, che però io ho sempre irremovibilmente rifiutato), se non il lucrare su un eventuale successo”.     

Hai spiegato che: “Dopo l’ennesima proposta di sponsorizzazione nei miei confronti da parte di Andrea Diprè, ho deciso di non rispondergli più tramite messaggio privato (messaggio privato dacché così, in privato appunto, mi contattava) …dopodiché lui ha sbottato e ha reso tutto quanto pubblico – cosa, questa, che ha fatto sì che ritenessi doveroso non tacere ancora e nemmeno subire, bensì replicare nella sua medesima forma ossia pubblicamente”. Perché, secondo te, l’ex avvocato ha spiattellato sulla pubblica piazza un suo cosiddetto due di picche da te affibbiatogli e non ha piuttosto preferito tacere sull’accaduto e dirigere altrove la sua attenzione? “Penso che Andrea Diprè abbia spiattellato sulla pubblica piazza il mio due di picche, affibbiatogli, per ottenere visibilità e per farmi pentire di codesta mia decisione di non essere rappresentato da lui. In ogni caso, chi si rende ridicolo è lui e non io”. 

Andrea Diprè ha dichiarato di aver interiorizzato la finzione ecclesiale e che: “Tutti i pittori che ho fatto vedere – pubblicizzandoli, a partire dal 2001 fino al 2012, nella mia rubrica televisiva LE SCELTE DI ANDREA DIPRÈerano dei miserabili, che non avrei mai e poi mai avvicinato neanche a 1 km di distanza… Erano solo i soldi che mi interessavano (…)>>”. Nel ricordare che a te però il sopramenzionato critico non ha mai chiesto di dargli del denaro, ti chiedo quando sei dell’avviso che un artista possa essere ritenuto tale. Sei cioè del parere che ci siano delle imprescindibilità inaggirabili, persino valide in ogni tempo e in ogni luogo, per poter stabilire a ragione che ci si trova a tutti gli effetti di fronte a un’opera d’arte? E il talento, per te, cos’è e quali ne sono i connotati? “Sinceramente penso che un artista sia tale quando fa qualcosa che per lui è arte. Può essere una canzone, come uno scritto ma non di meno un qualcosa che fa dire che è fuori di testa… anche, ad esempio, solo un gesto. Tutto è, appunto, arte. Il talento, a mio avviso, è una predisposizione naturale nel fare un qual certo qualcosa. Penso però, tuttavia, che l’ossessione sia quel “quid” che supera il talento ed è proprio ciò il vero talento”.        

Hai idea che esista una bellezza universale o, invece, propendi a credere che qualsiasi apprezzamento – così come il suo contrario – dipenda sempre dal proprio gusto personale e della propria personalità (personalità che consta dell’interazione tra temperamento e carattere – cfr. https://www.psicoterapiaromaest.it/temperamento-carattere-e-personalita/)? Per quello che inoltre ti riguarda, parlando di ragazze e in tutta onestà, quali sono gli aspetti estetici e no che maggiormente e di solito ti affascinano a livello istintivo e quelli che – facendo un teorico identikit della tua desiderata “lei – ricerchi e non possono proprio mancare per dare luogo a una relazione stabile con te? “Non penso che esista una bellezza al 100% universale, ognuno ha i propri gusti e ciò è un dato di fatto. Ci sono bellezze che possono essere “belle” ma non attraenti per tutti. Se parliamo di donne, ad esempio Belen è molto bella eppure non mi attrae più di tanto. Certo, non posso dire che non sia bella …spero di essermi spiegato. Ecco perché, a parer mio, non esiste il bello universale. Per quanto riguarda il tipo di ragazza che piace a me, ne ho sempre cercato una che fosse intraprendente e sicura di sé – e che abbia degli obiettivi concreti. L’aspetto estetico lo tengo in considerazione eh, intendiamoci, ma prima di tutto guardo la personalità. Mi piace chi è solari, ho bisogno di una partner che lo sia al mio fianco. Spesso, infatti, cado nello sconforto e una compagna simile a me non farebbe altro che portarmi più giù ancora. Prediligo le ragazze in carne, benché non troppo e soprattutto mi piacciono di più se sono bassine perché anche io lo sono”. 

Non ti stanchi mai – ad ogni sua chiamata, sms, messaggio vocale, video – di ripetere che non ti interessa il mondo di Andrea Diprè e che <<(…) non mi importa nulla e non mi ritrovo assolutamente in uno stile di vita sregolato e fatto di “coca e mignotte per tutta la notte”. Ho, non a caso, sempre categoricamente rifiutato ogni sua offerta e ho anche già un manager ossia il produttore discografico Gianfranco Bortolotti. Io comunque devo aggiungere altresì che preferisco fare le cose da solo e che, in generale, non amo farmi manovrare da alcuno. So chi sono e so cosa voglio, posso arrivare ovunque anche da solo>>. Ebbene ci racconti un po’ più nello specifico chi sei e cosa vuoi, nonché dove ti sei prefisso di arrivare e qual è il punto di vista dei tuoi genitori a riguardo della presente querelle tra te e l’ex compagno di Sara Tommasi? “Mah, guarda, in tutta onestà – ad oggi – non so ancora chi sono perché continuo a conoscermi giorno dopo giorno. So però cosa voglio e cioè voglio fare qualcosa nella vita così da poter dire, un giorno, di avercela appunto fatta. Cos’è questo qualcosa? Davvero adesso non saprei… può essere l’affermazione nella musica ma altresì in tv o in radio, insomma in qualsiasi campo. Sto ancora lavorando su me stesso e sto cercando la mia strada. I miei genitori stanno fuori da questa mia presente querelle con Andrea Diprè, non sono interessati… abito da solo da quando ho diciannove anni d’età, hanno smesso di dirmi cosa fare”. 

Tu, ad oggi, sei astemio e lo sei mai stato o ti sei persino ubriacato in passato? Hai poi mai fatto uso di qualche stupefacente e, a prescindere dal fatto che la tua risposta sia sì o no (ma se è affermativa, ci dici cosa e chi ha contribuito a ciò ovvero ci esponi le tue “motivazioni” dell’accaduto), perché pensi che taluni arrivino a drogarsi e a incorrere in situazioni simili di alterazione e viziosità? “Sì, sono astemio e non ho mai fatto uso di droghe. Odio essere alterato, ho bisogno di essere lucido e di avere tutto e sempre sotto controllo. Penso che le persone che prendono una brutta strada, a volte, lo facciano per ingenuità… e, altre volte, perché più semplicemente sbagliano e restano schiave del loro errore. È molto importante avere qualcuno che ti bastona e che ti porta sulla retta via, soprattutto durante l’adolescenza”.     

Altra ammissione di Andrea Diprè è <<Io con le donne non ho dialogo, si va subito a quello… capito? Al sesso. La maggior parte sono escort, che mi cercano per visibilità. (…) Il Dipreismo è nato per scopare grandi fighe; la donna vuole apparire>>. Alla mia domanda, in risposta a tale generalizzazione del conduttore televisivo e youtuber originario di Tione di Trento, ti sei esposto come segue: “Sinceramente non penso che tutte le donne vogliano apparire, certo alcune sì, ma come anche alcuni uomini comunque… Più che dal sesso di nascita, sono del parere che il desiderio di apparire appunto dipenda dalla persona che si è e da come si è cresciuti (…)”. Dal tuo punto di vista, da quale tipo di trascorso deriva l’ambire alla notorietà e quindi ad avere la maggior visibilità pubblica possibile? E, altra curiosità, ci riveli se hai mai avuto un rapporto sessuale a pagamento con qualche prostituta cosiddetta di professione? “No, non sono mai stato con una prostituta… mi fa schifo solo il pensiero. Il desiderio di diventare qualcuno, secondo me, nasce spesso durante l’adolescenza. Quando hai poco e gli altri invece hanno tanto, ti senti diverso e che vali meno delle persone che invece sono tanto più abbienti di te. Da lì, almeno nel mio caso, si origina la voglia di spaccare e di rifarsi nella vita e, per forza di cose, ciò porta a ricercare il successo”. 

Per quando riguarda la pornografia, non hai fatto segreto che: “Penso che sia una forma d’arte per chi la fa, ma non per chi la consuma – viene usata per soddisfare un impulso, non perché la si ritenga tale (ossia una forma d’arte appunto). Chi guarda i porno, anche io ovviamente, lo fa in quanto in quel momento vuole sfogarsi e viaggiare con la fantasia”. La trattazione e soprattutto la rappresentazione di atti sessuali espliciti, osceni, perché – dalla tua prospettiva – è arte per chi ne è attore ma non per lo spettatore, ossia sulla base di che cosa/di quale tua convinzione identifichi e riscontri una distinzione di come chiamare il medesimo contenuto a seconda di chi e di come ci si pone in relazione ad esso? “Con tale mia frase sopra riportata intendevo dire che chi guarda i dvd e le riviste porno, sicuramente, non li guarda come guarda un quadro esposto al museo o un film su Netflix… li guarda solo perché li usa come mezzo per soddisfare le proprie pulsioni. Chi fa i porno invece, oltre a piacergli, ci vede davvero una forma d’arte dietro a quello che appunto fa… e lì torniamo al discorso di prima ossia che, se chi la crea la ritiene tale, tutto può essere arte”.

Chiacchierando e rammentando le sfuriate di Andrea Diprè contro l’omosessualità, al tempo in cui sbarcò nella televisione regionale con la rubrica “Vita in diocesi” su Telepace, hai posto all’attenzione dei lettori che: “Personalmente non ho nulla contro l’omosessualità e anzi mi sembra assurdo che, addirittura nel 2023, taluni ancora ne parlino… nel senso che essa non dovrebbe essere così tanto un taboo, bensì invece qualcosa di normalissimo, perché ognuno di noi è diverso e pertanto ciascuno ha i propri gusti. Per tale motivo, trovo retrogrado che quando si parla di preferenze sessuali si debba fare una distinzione tra chi è etero e chi no come se fosse una cosa davvero importante. Io non sono omosessuale ma, se lo fossi, non avrei problemi ad ammetterlo. Ho degli amici che lo sono, omosessuali, e non ci vedo nulla di male”. Nonostante quello che hai adesso argomentato, ti è mai capitato di ricevere delle avances da maschi – e di recarti in qualche locale gay, di partecipare a qualche serata gay, per qualche motivo? E hai mai assistito a uno spogliarello in un night club o comunque dal vivo? “Il mio migliore amico degli anni della scuola superiore era omosessuale. Non ho mai avuto problemi con lui, non ci ha mai provato con me perché appunto sapeva che io non lo ero. Sì, in palestra mi è capitato di ricevere delle attenzioni di un certo tipo da un ragazzo omosessuale ma gli ho fatto capire che non ero interessato. In passato, anche un influencer famoso e anzi molto famoso – di cui non farò il nome – mi ha proposto del sesso orale, pensando che fossi omosessuale. Anche se eravamo nello stesso appartamento, perché con altri influencer lo avevamo affittato tutti insieme, mi sono rifiutato e l’ho fatto senza offendere alcuno. No, non ho mai assistito a uno spogliarello né di maschi né di femmine. Sono lontano dalle discoteche, figuriamoci dai night club ahahah… però una volta, per una ventina di minuti, ci soni entrato in un night ahah”.    

Ed ancora, infine, tua è l’affermazione: “(…) Sono dell’idea che ognuno sia libero di esprimersi come meglio crede e non mi sento pertanto di giudicare alcuno. Penso poi che se ci sono state alcune persone che hanno pagato per essere presentate da Andrea Diprè ad un qual certo pubblico e rappresentate pubblicamente da lui sia perché effettivamente poteva dare loro una visibilità che con le loro sole forze non avrebbero raggiunto e quindi nemmeno, presumibilmente, mai avuto. Ecco dunque che, alla fine dei conti, mi viene da dire che ciò che è stato probabilmente è giusto che sia appunto andato così come ciascuna delle parti coinvolte – voglio immaginare – ha liberamente e coscientemente scelto”. C’è gente pseudo comune e ci sono altresì alcuni noti personaggi pubblici che tuttavia sostengono di essere stati ingannati e raggirati da costui in momenti di debolezza e durante particolari periodi in cui le loro condizioni psicologiche erano, ad esempio, di sofferenza e di confusione interiore… tu ti sei fatto una tua personale opinione su tutto ciò? “Sì, mi sono fatto una mia personale opinione su tutto ciò e penso che Andrea Diprè sia molto furbo… però, come si può vedere, è diventato un po’ come i personaggi che presentava. Parliamoci chiaro… sebbene non è mia intenzione offendere alcuno, è palese che tutte le interviste che ha fatto le ha fatte, con furbizia, a persone che ora vengono definite <<casi umani>>. L’ha fatto per denaro, certo, eppure è diventato proprio come coloro che usava proprio per fare soldi ossia un caso umano appunto. Nella sua stupidità, oggi come oggi ancora fa la cose con furbizia, ma si è comunque bruciato con le sue ideologie sbagliate e retrograde”.    

3 Giugno 2023

Autore:

redazione


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