FACCIAMOCI UN REGALO, COMPRIAMO SICILIANO
“Quella della Camiceria Castello non è la crisi di un imprenditore, né di un’azienda, ma la gogna di un territorio e del suo tessuto economico e socialeâ€Â.
Lo dichiara il sindaco di Piraino Giancarlo Campisi dopo la giornata di ieri, dedicata agli incontri sulla vertenza dell’azienda tessile: a Palermo, al tavolo di crisi della “taske force occupazionale†istituito presso la Presidenza della Regione Siciliana, e a Brolo, all’incontro con il Presidente della Provincia Regionale di Messina, on. Nanni Ricevuto, ed i lavoratori del gruppo Castello in assemblea permanente.
“La posta in gioco è altissima – ha affermato Campisi. Se l’azienda Castello non riuscisse risolvere le sue difficoltà, sarebbe seriamente in bilico la sorte di 300 lavoratori (per lo più donne), delle loro famiglie e di un indotto che non ha a che fare solo con una mole più o meno nutrita di aziende omogenee ma con l’intero tessuto sociale ed economico del territorio. Ma non andrebbero a casa solo 300 lavoratori, eventualitàdi per sé gravissima e inaccettabile, contro la quale ci batteremo con ogni mezzo – ha continuato Campisi – ma sarebbe un intero comprensorio, giàprovato da fattori storici, congiunture economiche, crisi occupazionale e vittima della politica assistenzialistica del passato, a risentire conseguenze pesantissimeâ€Â.
Il sindaco di Piraino vuole dare senso compiuto alla semplice solidarietàformale, rilanciando l’iniziativa del “Comprare Siciliano†idea forte nelle campagne di comunicazione del gruppo Pizzino proprio quando ha lanciatole camicie con lo slogan “sicula sono!â€Â.
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