La Guardiola di Piraino è certamente uno dei luoghi simboli del paese, ma anche icona fotografica-turistica di tutto il comprensorio.
Devastata architettonicamente negli anni ottanta (nella foto di Pietro Casamento com’era negli anni 60) oggi certamente meriterebbe più attenzione.
Nella foto-denuncia di Cusmà è chiaro il segno di degrado – e Giancarlo Campisi con un laconico “Tranquilli… Per oggi regge. (Pilastrino della guardiola che sta per volare giù)” pubblicando un foto ancor più inquietante mete a nudo un’incombete pericolosità – ma la Guardiola pirainese è un cattivo esempio, tra i tanti che i nebrodi contano.
Quindi è penalizzante pensare solo a Piraino.
E’ una foto che diventa un’icona di trent’anni di scempi sul territorio.
Fontana dimenticante, abbandonate; Edicole sacre deturpate; centri storici imbrattati da facciate oscene; borghi marinari che hanno perso la loro identità urbanistica; vecchi selciati coperti da bitume, lavatoi diventanti “non si sa che”, borghi medivali contaminati da restauri indecenti, da antenne invadenti, da osceni serbatoi che segnano i tetti; inutili pale eoliche che devastano il panorama.
Tutti segni chiari di una mancanza di cultura e dell’assenza di interventi a tutela del patrimonio storico, architettonico, ambientale.
La mancanza dell’estetica in un mondo politico, senza etica nè progettualità.
Un ambito dove solo pochi investono energie ed idee, fanno progetti.. come ben fa, da anni, Antonio Presti nei suoi “sogni” di recupero, di salvaguardia, di presa di coscenza, alla ricerca del “bello”.
Ed allora usiamo un’immagine-denuncia – senza lasciare che diventi un solo strumento di propaganda politica locale – per lanciare una campagna di sensibilizzazione, per ridare al territorio il suo patrimonio artistico, i suoi spazi, la sua immagine…..
Ed il web, in questo può far tanto.