Leone Agnello, Guido Benicasa, Enzo Ioppolo, Gaetano Scarso, Enzo Caputo, Michele Orifici, Enza Maccora, Emanuele Giglia sono i nomi che circolano in paese, nelle piazze, nei salotti, nelle segreterie dei circoli politici sinagresi e non.
Ogniuno ha la sua storia, rappresenta un gruppo politico, un pacchetto di voti, un passato e vuol dare un futuro al paese.
C’è chi dovrebbe essere la continuità, come il sindaco uscente, c’è chi prende le distanze da quanto fin ora ha rappresentato, chi sogna il rientro sulla breccia amministrativa, chi fa i conti fra amici e parenti per far quadrare la lista vincente, chi aspetta l’evoluzione delle allenze per poi, alla fine decidere.
Di fatto a Sinagra gli scenari sono ampi.
Tutto è fluido e tutto è possibile.
Da sciogliere tanti nodi. Primo fra tutti la candidatura dello stesso Sindaco.
Scarso in tv ha detto che vuole ricandidarsi, questo ridimensionerebbe le aspettative di Enzo Ioppolo, già sindaco è cognato di Scarso.
Guido Benincasa, area PDL, un passato in consiglio comunale, non disgenerebbe un ruolo importante nel futuro del suo paese, ma già la sua area politica guarda con attenzione l’altro esponenete di rango Leo Agnello che ha presentato ufficialemte la sua candidatura con un documento politico.
Su Agnello sembrano convergere tutti, ma qualche “cavallo di razza” potrebbe essere pronto a sostituirlo, all’ultimo momento, facendo quadrare eventuali disaggi all’interno del PdL.
Atti e testimonianze politiche, che diventano documenti, non mancano soprattutto in casa del PD.
Due circoli, quattro nomi, quattro aree, Enzo Caputo, sindacalista, un pacchetto di voti ben consolidato, certamente ago della bilancia nel blocco “di sinistra” ha dovuto osservare, negli ultimi tempi, salire le quotazioni di Michele Orifici, mentre sempre a sinistra Enza Maccora deve vincere le “primarie” con Emanuele Giglia per consolidare la sua potenziale candidatura – la volta passata ha perso la corsa verso la prima poltrona cittadina per un soffio -. E’ ovvio che gli esclusi diverebbero mine vaganti, in grado di determinbare crolli e vincite in quelli he erano gli schieramente amici di un tempo, e per questo il gioco politico a Sinagra sembra una grande partita a scacchi, dove ancora vale una sorta di regola non scritta “un passo indietro mai”, poi si vedrà anche in attesa delle drtte delle segreterie regioanli e provinciali dei partiti di riferimento, ma anche la sorte del Governo regionale e della sua composizione.
Le prossime ore, finite le feste e la pax politica, saranno quelle decisive per definire le allenze, poi si andrà alle liste.
E farle, se si andrà a tre sindaci – soluzione da tanbti accreditata- con duemila votanti non sarà semplice quando s’intrecceranno amicizie, comparanze e ideologie.