POST RALLY DI MONTECARLO – Ne parla Ettore Caranna… “Credo per mia opinione personale che non funzioni la scuola rally in Italia”
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POST RALLY DI MONTECARLO – Ne parla Ettore Caranna… “Credo per mia opinione personale che non funzioni la scuola rally in Italia”

Le impressioni realistiche sul Rally di Monte Carlo; il vincitore morale è Tänak il pilota più veloce al momento, ma è anche il momento delle riflessioni.

Le riflessioni del pilota siciliano.

Le Polo R5 fanno paura.

Il figlio di Rovanpera?

Che a 18 anni con una R5 in alcune prove viaggia davanti a Loeb? (Tanto di cappello per il prossimo decennio)

Mentre nell’italiano non fu un fulmine? C’è qualquadra che non cosa?!

Poi mi direte se l’ultimo giorno di gara Fosse totalmente su asfalto! Perché non lo so.

Credo per mia opinione personale che non funzioni la scuola rally in Italia.

Il CIR è quasi interamente su asfalto e ormai da decenni si ripetono sempre le stesse prove che i soliti ormai conoscono a memoria e nessuno fa tre passaggi.

QUESTO LO SAPPIAMO TUTTI. TUTTI.

Ci sono più prove speciali e meno prove speciali in Km.

Poche gare su terra (e che terra)!

Del resto non è un caso se siamo l’unico paese ove ancora vince Paolo Andreucci a 54 anni! (per carità grande uomo e pilota) ma 54 anni!

Se prendete Tanak per esempio ha vinto due volte a 21 anni lo stesso campionato estone!

Non solo, l’unico pilota Italiano (dal dopo abarth) nel mondiale fu Gigi Galli, pilota di Livigno proprietario di una scuola di guida sportiva sul ghiaccio ove si è innevati 7 mesi l’anno!

Scuola finlandese si potrebbe dire, mentre di gare in Italia sul ghiaccio (eccetto casi meteorologici eccezionali) non ne conosco!

Andiamo oltre, non solo le Wrc2 ma anche le antecedenti nella massima edizione vengono guidate quasi d’anticipo, dai più veloci, come si fa su terra e neve e non sono alieni perché forse qui nessuno si ricorda che decenni indietro il nostro Dallavilla dava del filo da torcere a sua maestà Loeb arrivandogli anche spesso davanti.

Ma Loeb quando fu selezionato Csai come Meeke, ricevettero in premio dalle loro organizzazioni una stagione nel mondiale a noi dettero a stento i numeri di telefono per (consigliarci nella scelta delle gomme).

Per non parlare dell’ultima novità ove se un vincitore di campionati, con ogni vettura, non rinnovasse la super licenza per più tre anni per riabilitarsi dovrebbe fare un test (cioè un giro di pista che potrebbe fare a retromarcia) con un R3 per esempio speculando sul sostenimento e ancor più inaccettabile che se lo stesso test lo facesse un principiante in ogni caso (mettendo in pericolo se stesso e il pubblico) potrebbe richiedere la super licenza.

Scusate ma io l’ho presa ancora quando veniva assegnata per MERITI SPORTIVI.

Ecco perché non ci sono Italiani nel mondiale e così mai ci saranno è una scuola decadente e decaduta a scopo di lucro!

E’ triste dirlo ma in questo paese meraviglioso qual’è l’Italia esiste un solo SPORT IL CALCIO!

Gli altri bambini che portino i loro sogni lontano.

Da qui perché rimarranno chimere.

E Tony Cairoli 9 volte campione del mondo ne è stato la prova… più acclamato negli Stati Uniti che qui!

Ma ricordatevi una cosa; sono sostenuti dai piloti con le Licenze, nel caso in cui volessero (UNITI) cambiare le COSE.

Ettore Caranna

28 Gennaio 2019

Autore:

redazione


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