PRC E PDCI – Messina. Manifestazione della Cgil il 28 novembre
Comunicati Stampa

PRC E PDCI – Messina. Manifestazione della Cgil il 28 novembre

loghi-pdci-e-prc_163_x_79Rimettere in primo piano nella politica nazionale il tema del mezzogiorno e delle diseguaglianze, reperire le risorse disponibili per la messa in sicurezza del territorio e le infrastrutture di prossimità sottraendole alle opere inutili a cominciare dal Ponte, lotta contro la privatizzazione dell’acqua. L’adesione del Prc e del Pdci
Comunichiamo che come Partito della Rifondazione Comunista e Partito dei Comunisti Italiani aderiamo alla manifestazione di sabato 28 novembre indetta dalla CGIL.
Condividiamo pienamente lo spirito della manifestazione che intende rimettere in primo piano nella politica nazionale il tema del mezzogiorno e delle diseguaglianze che non solo permangono con il centro nord, ma anzi rispetto agli anni 70 si sono aggravate secondo tutti gli indicatori socio-economici.
In tale contesto riteniamo un fatto di grande rilevanza, che va opportunamente sottolineato, che con la presenza del segretario nazionale il maggiore sindacato italiano abbia inteso dare al territorio messinese, colpito dalla grave sciagura del primo ottobre, quell’attenzione e quel rilievo che evidentemente i propri rappresentanti politici di maggioranza e il governo nazionale non hanno ritenuto di riservargli.
Condividiamo altresì quasi totalmente l’ampia piattaforma presentata, in cui la CGIL propone alcune scelte di grande significato e nient’affatto scontate, come la richiesta di reperire le risorse disponibili per la messa in sicurezza del territorio e le infrastrutture di prossimità sottraendole alle opere inutili a cominciare dal Ponte, la lotta contro la privatizzazione dell’acqua, la richiesta di una vera politica di accoglienza e integrazione dei migranti, oltre ovviamente a tutti quegli  obiettivi di rispetto del lavoro, redistribuzione dei redditi, lotta alla precarietà, servizi, ecc. che tradizionalmente fanno parte di questa grande organizzazione sindacale. Come forze politiche restiamo convinte che non esiste alcuna possibilità di un’attuazione solidaristica del federalismo fiscale, ma prendiamo atto che con tale quadro giuridico-istituzionale occorre oggi confrontarsi.
Da anni le condizioni di vita dei lavoratori subiscono un progressivo deterioramento, ma con il governo Berlusconi l’offensiva contro i diritti dei lavoratori, per tagliare salari e stipendi, ha raggiunto livelli gravissimi e intollerabili, unitamente alla messa in discussione delle basi della nostra democrazia.
Di fronte a questa offensiva gli altri grandi sindacati confederali hanno assunto posizioni di comodo filo-governative, rinnegando le precedenti piattaforme, e svolgendo di fatto un ruolo di supporto politico al governo nel tentativo di spaccare il fronte dei lavoratori e indebolirne le lotte. Al loro fianco i lavoratori hanno avuto il Sindacalismo di base e la CGIL.
È importantissimo che la CGIL continui a fare il suo mestiere di sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici. Respingiamo l’accusa che facendo questo essa assuma deliberatamente un ruolo politico di parte. E’ la politica del governo che è contro gli operai, gli impiegati, i precari, i disoccupati e tutto il mondo del lavoro e i cittadini disagiati, contro il meridione, e troppo spesso su questi temi anche l’opposizione parlamentare non è stata all’altezza delle sfide.
Per i comunisti che invece guardano a questo mondo, che ne è parte, e che intendono rappresentarne gli interessi, è naturale, è un dovere politico e morale, sostenere il Sindacalismo di base e la CGIL nella battaglia per il lavoro, i diritti e la democrazia.

Per il PRC Alfredo Crupi                                              Per il PdCI Antonio Bertuccelli

20 Novembre 2009

Autore:

admin


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