Nino Pizzino, sindacalista, replica secco al sindaco “Ci vuole rispetto per un sindacato che rappresenta la maggioranza dei precari comunali, ci vuole rispetto per le persone, per i fatti, per le storie di ognuno di loro, per il ruolo che si ha”, aggiungendo: “Il Sindaco o è stato informato male o non si è ben informato”.
E l’Uomo Ragno, che simboleggia l’evento artistico di questi giorni a Capo d’Orlando, raffigurato mentre si arrampica sulla facciata del municipio, diventa quasi un simbolo.
Non si fa attendere la replica del segretario della CGIL di Capo d’Orlando Nino Pizzino al dire del sindaco sull’affaire dei Precari.
Lui non le manda a dire, convocata una conferenza stampa, parla, documenta, “da i numeri”, fa riferimento a quanto inviato o meno agli enti regionali, rammenta dati e persone, fa esempi di altri comune, cita quelli, anche più popolosi di Capo d’Orlando che già vantano gli accreditamenti economici destinati alle spettanze dei Precari. Nei fatti risponde a tono alle accuse lanciate da Franco Ingrillì durante la sua passata conferenza stampa sull’argomento, ma va oltre, parlata di velate , ma inconsistenti, indebite pressioni.
Insomma c’è ne tanto per rendere più calda la questione, certamente ereditata dal neo sindaco, ma al quale ora spetta sbrogliarla e gestirla al meglio.
Del reso è stata una dei punti fermi, su entrambi i fronti, dell’appena conclusa campagna elettorale.
“Se il Sindaco va sul sito delle Autonomie Locali può capire cosa è successo in questi mesi. Vogliamo essere precisi e corretti e per questo informiamo che c’è una circolare del 11 aprile che apre i termini per le richieste alla regione per il saldo acconto 2015.
Quella citata dal Sindaco datata 11 maggio, è una integrazione di quella precedente.
Una ulteriore del 23 giugno riapre ancora una volta i termini e quindi si è arrivati quasi fuori tempo massimo facendo definitivamente richiesta dopo il 23 giugno.
Quei comuni che invece hanno fatto richiesta già ad aprile o a maggio hanno ricevuto i soldi. Non i decreti, ma i soldi in cassa come Castell’Umberto, Ficarra, Sant’Agata Militello e Milazzo”.
[ma anche nel catanese ci sono comuni “grossi” che hanno percepito milioni di euro per pagare questi stipendi- ndr]
Questo il dire del sindacalista orlandino durante l’ultima conferenza stampa sul caso Precari.
Lui è amareggiato “Non c’è dialogo” e definisce “Un muro insormontabile quell’arroccarsi di fronte alle evidenze”.
Per lui, il saldo per il 2015 ammonta a circa un milione e 390 mila euro e non ha remore a correggere quanto affermato da Franco Ingrillì: “La sua amministrazione ha pagato soltanto una mensilità e non tre come ha asserito. Per la precisione con decorrenza primo agosto è stato accreditato solo ieri il mese di gennaio 2016. Dicembre 2015 e tredicesima sono stati pagati il 3 giugno, due giorni prima di andare al voto alle ultime elezioni amministrative a Capo d’Orlando” e quindi aggiunge “Chiedo a questa amministrazione l’impegno ufficiale a pagare tutti gli stipendi arretrati che equivale alla somma che la Regione dovrà erogare”.
Mentre gli iscritti al suo sindaco si apprestano a fare, molti l’hanno già messo in atto, la richiesta di aver le buste paghe arretrate.
Ed intanto Nino Pizzino ha tra le mani la sentenza del giudice del lavoro di Patti che condanna il Comune di Capo d’Orlando a pagargli gli arretrati e le relative spese legali. “Questa è una sentenza che sancisce in maniera inequivocabile che siamo dipendenti del Comune di Capo d’Orlando e pretendiamo rispetto. La Regione fornisce un contributo ma non siamo loro dipendenti”.
Ma andando ai fatti che hanno scatenato la querelle, mai sopita in questi anni, e che ha portato anche alla protesta dei Precari, in attesa di Crocetta, poi risultato assente, di un paio di giorni fa anche a Villa Piccolo.
Pizzino fa riferimento a quanto asserito dal sindaco di Capo d’Orlando nel corso di una conferenza stampa – pochi giorni fa – quando ha smentito le accuse lanciate dalla Cgil sulla situazione di Contrattisti e Precari in servizio.
Quanto asserito in quel comunicato, sostengono dal Comune non è chiaro a cominciare da un punto cruciale degli arrestrati.
Per il sindaco, la sua amministrazione, in meno di due mesi, ha garantito il pagamento di tre mensilità arretrate “e giova ricordare – ha affermato” che le colpe del ritardo nei pagamenti sono della Regione Siciliana e del presidente Crocetta”.
E poi Franco Ingrilli non ha fatto mai mistero sul quelle che considera le “colpe di Crocetta”, presidente, “che la Cgil ha votato in massa alle elezioni regionali del 2012”.
Questo in sintesi le sue affermazioni:
“Il principio che mi ha sempre accompagnato è stato quello della chiarezza.
Devo con dispiacere verificare che il comunicato della Cgil, a firma di Nino Pizzino, ha delle imprecisioni che voglio chiarire soprattutto nei confronti dei cittadini di Capo d’Orlando e anche per tutelare l’immagine del comune”.
“Innanzitutto preciso anche se la differenza è irrilevante, che le mensilità che i precari avanzano sono sei e non sette come riportato nel comunicato.
Mi corre l’obbligo anche per una questione di orgoglio da parte di questa amministrazione dire che dal mese di giugno sino ad oggi ai lavoratori precari del Comune sono state pagate tre mensilità: dicembre 2015, la tredicesima e il mese di gennaio 2016.
Abbiamo, quindi, avviato una fase graduale di recupero delle mensilità”.
Da parte del sindaco anche alcune precisazioni riguardo quelle affermazioni circa la presentazione della richiesta di concessione del contributo da parte della Regione che, a detta della Cgil, era stata presentata in ritardo.
“Dalla circolare dell’11 aprile con la quale si invitavano le Amministrazioni a presentare la domanda, la prima richiesta è stata inviata il 15 di aprile, quindi solo dopo quattro giorni e, dopo l’ulteriore circolare esplicativa del 13 maggio, la documentazione richiesta è stata inoltrata il 23 giugno. Successivamente la Regione ha emanato un’altra circolare con la quale si chiedeva l’inserimento, nella richiesta, di altre schede.
Una richiesta arrivata telefonicamente ed alla quale il Comune di Capo d’Orlando ha risposto nel giro di due giorni. Quindi non è assolutamente vero che la documentazione relativa alla richiesta sia stata mandata il 30 giugno ma è stata mandata in più fasi, a partire dal 19 aprile.
Allo stato attuale, a quanto mi risulta, inoltre, non ci sono altri Comuni che hanno percepito le somme inerenti al fabbisogno relativo all’integrazione degli stipendi dei dipendenti comunali”.
“La nostra amministrazione ha sempre manifestato la disponibilità a potere intraprendere con i lavoratori e con coloro che li rappresentano una collaborazione.
Verifichiamo, però, il fatto che da parte di un sindacato non si manifesta la stessa posizione”.
Questo il comunicato a cui faceva riferimento il primo cittadino orlandino.
IL COMUNICATO DELLA CGIL
E’ sempre più grave la situazione economica dei 132 lavoratori a tempo determinato (cosiddetti contrattisti) del Comune di Capo d’Orlando. Infatti, le mensilità arretrate, ancora non percepite hanno raggiunto quota 7 per i mesi che vanno da gennaio a luglio 2016 anche se per gennaio è stata appena firmata la busta paga e lo stipendio sarà consegnato in questa settimana. “Una situazione oramai insostenibile – scrive Nino Pizzino, della Fp Cgil e anch’egli contrattista – che ha visto paradossalmente, il Comune di Capo d’Orlando, nonostante le numerose proteste dei mesi scorsi, in ritardo, anche nel produrre ed inviare, alla Regione Sicilia, l’idonea documentazione relativa alla richiesta del tanto agognato contributo regionale, pari a circa a 1.390.000 euro. Infatti l’Ente – prosegue Pizzino -, invece di inviare la richiesta di contributo (così come da circolari regionali) nel mese di marzo o in ultimo nel mese di aprile, tale richiesta è partita da Capo d’Orlando il 30 giugno 2016, cosa che ha comportato e comporta per il Comune la non disponibilità di dette ingenti somme, anche rispetto ad altri Comuni a noi vicini che le hanno già percepite. Pertanto ai cronici ritardi della Regione Sicilia si sommano anche i ritardi e le sviste del Comune di Capo d’Orlando. Altro nodo da dipanare, al Comune di Capo d’Orlando, è la mancata produzione e consegna delle buste paga, a detti lavoratori a tempo determinato, ferme al mese di dicembre 2015, in assoluto spregio alle norme di legge sia contrattuali che fiscali e previdenziali. Tutto questo – conclude la nota di Nino Pizzino – ha fatto sì che decine di lavoratori, coordinati dalle RSU della Cgil Funzione Pubblica, in questi giorni abbiano chiesto l’emissione delle buste paga per tutti i periodi già lavorati, quali, dal mese di gennaio al mese di luglio 2016, informando anche l’ispettorato provinciale del lavoro, di tale inadempienza”.
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