PRG DI BROLO … QUELLO NUOVO – Ricostruzione invece che espansione
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PRG DI BROLO … QUELLO NUOVO – Ricostruzione invece che espansione

Finita l’estate è tempo di disegnare un percorso, a  tappe, verso il nuovo Piano regolatore generale di Brolo. Per rendere uno strumento “consapevole e attivo” e sopratutto partecipato.

L’amministrazione comunale si è portata già avanti con il lavoro sotto il profilo tecnico e procedurale..ora è tempo di idee

Aspettando che i tecnici e la politica disegni e vari il nuovo Piano Regolatore Generale intrecciando le scelte urbanistiche con le esigenze della comunità e introducendo l’innovazione tecnologica come strumento al servizio del buon vivere, è bene avviare una serie di steep per questa “Brolo sia sempre più vivibile”.

Disegnare quel percorso che l’amministrazione comunale si accinge a fare insieme alla città, dando voce al cittadino, oltre che ai portatori di interesse, quelli che abitualmente dialogano con il Comune.

Guardare la città, ascoltarla e nel contempo provare ad assegnare un senso locale a riflessioni “altre ed alte”, come la rigenerazione urbana, la resilienza, l’essere smart.

Allora ora sarebbe bello immaginare il nuovo Piano regolatore come uno strumento capace di accogliere progetti in divenire, flessibili, in grado di rispondere alle dinamiche socio-economiche, senza tuttavia inseguirle e senza perdere di vista un’idea di città.

E’ tempo di fare scelte più consapevoli e tratteggiare in modo saldo quelle strade per soluzioni condivise ed equilibrate, uscendo dall’autoreferenzialità tipica dell’iter classico di tecnici progettisti e politici, più o meno esperti e di larghe vedute.

Ecco da dove siamo partiti. E dove siamo arrivati.

Allora è il tempo delle idee, della progettualità comune, del sentire i cittadini, dentro i loro quartieri, di creare un modello di sviluppo futuro.

Il Nuovo PRG di Brolo è una tappa importante per non essere partecipata.

Deve essere un progetto complesso, che comprende anche il Piano regolatore, perché il Piano regolatore dovrà adattarsi a un modello che rende la vita più facile a tutti noi.

Deve essere un progetto ambizioso, perché deve lavorare sulla sostenibilità come presupposto del Piano regolatore e chiedere al territorio di essere protagonista, facendo pace anche con gli errori del passato che ormai non è più il caso elencare in quanto sono sotto gli occhi di tutti.

In tutto questo lo studio socio-economico è fondamentale. Questo per avere uno scenario effettivo della struttura demografica e produttiva del sistema territoriale. Uno scenario esplorativo con la proiezione delle principali dinamiche a 5/15 anni.

Per esempio programmare le “piazzate”.

Autentiche incursioni urbane in diversi luoghi del paese per ascoltare il punto di vista dei residenti e costituire piccoli gruppi di lavoro.

Da questi incontri informali, e in particolare dalla richiesta di alcuni partecipanti di potersi sedere per condividere con calma la propria opinione, deriva l’idea della condivisione di un progetto unitario. Farlo comprendere. I cittadini – tutti – potranno alternarsi, ponendosi al centro della “piazzata” per condividere in sintesi il loro punto di vista sulla loro città. L’occasione per riflettere sul modello della smart city e valutare le esperienze di città e territori che hanno già intrapreso progetti di sviluppo di questo tipo.

Senza dover andar troppo lontani, guardando anche a Ficarra ed al suo sviluppo di accoglienza e qualità della vita che ormai coinvolge tutto il paese.

Le lettere del Nuovo Prg di Brolo dovrebbero essere.

S come Sostenibile.

M come Mobile.

A come Accogliente.

R come Resiliente.

T come Trasparente.

P come Partecipato

I come Inclusivo

R come Rispettoso di luoghi e tradizioni.

C come Contro le speculazioni

e potremmo continuare a lungo, ma ci sarà tempo per far questo.

Dovrebbe – il PRG – avere idee nuove, rivalutare quei progetti, mai realizzati, in chiave autonoma e moderna e pensare anche in grande. Le piazze che non siano parcheggi, l’isola pedonale che sia fulcro di attività e non solo di passeggio o sede di manifestazioni, anche distante dall’attuale villa, porta d’accesso come piazza Roma al centro storico, la spiaggia ed il mare con fruibilità diverse, le frazioni, la mobilità, le scuole, i parcheggi, lo sport, i nuovi spazi di aggregazione e sviluppo commerciale, la stazione, l’area industriale, il centro storico “allargato”….

Ecco partendo da qui. Scomunicando darà spazio a idee, considerazioni, contributi per disegnare insiele il nuovo piano regolatore del paese di Brolo…puntando sulla qualità della vita e sul ricostruire (non solo urbanisticamente ma come tessuto urbano, umano, di memoria)  invece di inutili espansioni.

 

 

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24 Agosto 2020

Autore:

redazione


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