PRIMARIE – A MESSINA IL CENTROSINISTRA CHIAMA, CROCETTA NON RISPONDE
Dal Palazzo

PRIMARIE – A MESSINA IL CENTROSINISTRA CHIAMA, CROCETTA NON RISPONDE

 

Nessuna scena da tolk show televisivo degli anni ’80, chi si aspettava qualcosa del genere è rimasto profondamente deluso. La conferenza stampa unificata dei candidati alle primarie del centrosinistra cittadino, allargate anche all’Udc, si è svolta senza l’apertura della famigerata busta da cui doveva uscire il nome della candidata, o del candidato,  del Megafono non c’è stata, visto che per volontà del Governatore Rosario Crocetta la busta è stata ritirata.

C’è da scommettere, comunque, che da qui a domenica ci saranno altri colpi di teatro, per una vicenda che sta prendendo contorni paradossali e che non si sta trasformando in un colossale autogol per il centrosinistra solo perché  dall’altra parte si brancola, se è possibile, ancora più nel buio. Comunque a fare il solo nome del Presidente della Regione l’imbarazzo si taglia a fette, lo si nota dagli sguardi, dal tono della voce e dalle risposte, troppo politicamente corrette per essere vere, date ai cronisti presenti.

Sarà comunque curioso vedere quali mosse farà il Megafono, dopo il tentativo di candidare la docente Giusi Furnari prima onde poi chiederne il rinvio, visto che ancora non si sa con chi dei candidati si schiererà il movimento che fa capo a Rosario Crocetta. Oltre al danno la beffa quindi, visto che le primarie si dovevano svolgere giorno 7, come a Roma, e fu proprio Crocetta a chiedere il rinvio a giorno 14.  Al momento però i candidati che gareggeranno domenica saranno 6: l’ex segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli, il “renzista” Francesco Palano Quero, il consigliere comunale Felice Calabrò,  Emilio Fragale ’ex city manager e uomo di fiducia di Francantonio Genovese, la docente Pucci Prestipino espressione del Centro Democratico di Tabacci e il professor Giuseppe Ramires espressione di Sel.

È normale che per il comitato promotore la giornata di oggi abbia rappresentato una vittoria contro tutte le avversità “noi vogliamo che quella di domenica sia una giornata importante per la città e una festa per la democrazia – ha dichiarato Giuseppe Molonia del comitato promotore – ci tengo a sottolineare come nessuno dei candidati sia alla ricerca di raggiungere obbiettivi personali, ma si è tutti uniti per un obbiettivo: dare alla città un’amministrazione di centrosinistra. Sappiamo che i problemi sono tanti e nessuno di noi crede di avere la bacchetta magica ma è una battaglia che dobbiamo vincere”.

Il confronto con il Megafono e con le decisioni di Crocetta sarà comunque una questione che, volente o nolente, il vincitore delle primarie dovrà affrontare per non spaccare la coalizione e favorire il centrodestra. Proprio sulla questione però i candidati hanno pareri discordanti, visto che se Quero e Ramires definiscono il comportamento di Crocetta “irresponsabile fino all’assurdo”, Calabrò e Fragale hanno tenuto più di una porta aperta al Megafono “augurandosi di superare queste incomprensioni in nome di un obbiettivo comune”. Discorso a parte va fatto per l’Udc che non ha schierato un proprio candidato per la poca praticità con lo strumento delle primarie e che lascerà massima libertà di scelta ai propri elettori e simpatizzanti.

Domenica quindi anche Messina sarà chiamata a scegliere il proprio candidato del centrosinistra per la poltrona di primo cittadino, sarà possibile votare nei 12 gazebo sparsi per la città (compreso pure doppio di piazza Cairoli per i minorenni fino a 16 anni e per gli extracomunitari), mentre dopo lo spoglio ci sarà un terzo tempo, stile rugby, tra tutti i candidati dei partecipanti.

Quindi domenica sera a Messina si farà il terzo tempo, chissà se a Palermo “qualcuno” farà l’Haka?

Antonio Macauda

10 Aprile 2013

Autore:

admin


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