Premesso che se si vuole esternare il proprio pensiero in rete, ritengo corretto che ognuno assuma le proprie responsabilità mettendoci la faccia.
Questo pullulare di profili anonimi con relative esternazioni denota però un interesse per la cosa pubblica e un malcontento che ci interpella e deve provocare la nostra attenzione e, in un certo senso, il nostro “farci carico”.
Ragionando inoltre sulle motivazioni di questo fenomeno ritengo che tra queste ci siano anche la paura di ripicche o di vedersi sbarrata la strada (metti ad es. che l’anonimo possa essere un disoccupato, o un dipendente comunale), o più semplicemente la voglia di non essere additato o etichettato.
Non volendo comunque far a meno del loro contributo di idee, io proporrei agli anonimi di trovare persone di loro fiducia e del loro orientamento (sia di maggioranza che di minoranza) che ospitino i loro scritti, e che essendo più libere possono assumere loro la responsabilità di quanto pubblicato.
Spero che in tanti possano dire la loro su questo tema con buon senso ed equilibrio.
Pino Campisi.
e sulla rete si attiva il dibattito, Carlo Amato aggiunge:
Caro Pino, premetto che neanche a me piaciono i profili anonimi perchè ciascuno deve come si dice deve “metterci la faccia”, capisco però che si possa avere qualche remora sul farsi identificare a volte per svariati tra cui la cattiveria, la vigliaccheria, ma anche la volontà di dire più liberamente la propria opinione.
Nel casi di cui parliamo, secondo me , ce ne sono alcuni che non offendono nessuno, ma che esprimono solo opinioni senza nessuna offesa o calunnia. Io sono stato vittima, caro Pino e tu credo ricorderai, di molte lettere ed esposti anonimi, ne ho pagato le conseguenze a volte con molta amarezza.
Anche quando sono stato coordinatore del circolo PD “La Pira” ho ricevuto una lettera anonima in cui mi si accusava di coprire “gli atteggiamenti mafiosi” che i Consiglieri di opposizione di allora che facevano riferimento al mio circolo PD (per essere più chiari possibili Ceraolo e Natoli) tenevano, a dire della lettera anonima e naturalmente non corrispondenti al vero, in Consiglio Comunale.
Eppure non ho fatto tutti questi strepiti che oggi fanno alcuni. Ho proveduto a consegnare agli interessati la lettera per valutarne i contenuti e le scelte da fare. Eppure avevo il sospetto di chi l’avesse scritta.
Sono stato vittima da consigliere comunale di esposti anonimi contro di me e contro la mia famiglia per presunti abusi edilizi e nonostante fossi Consigliere Comunale e capogruppo ho sollecitato l’allora Sindaco Princiotta e i consiglieri di cui faceva parte l’attuale Sindaco a verificare quanto denunciato nell’esposto.
Come capo-gruppo sono stato fatto oggetto di una delibera di decandenza firmata dagli allora consiglieri avversi perchè al tempo lavoravo con una cooperativa del Signr Cappadona ( quella che attualmente gestisce la Farfalla di Piraino centro…per indenderci), ma ho vinto la battaglia legale.
Eppure non ho fatto tutti questi strepiti che oggi alcuni fanno. Come vedi, Pino, possono fare più male chi ci mette la propria firma sotto, perchè la cattiveria uno ce l’ha non perchè anonimo ma perchè si è così nella vita.
Io nonstante tutte queste lettere ed esposti anonimi non ho mai gridato allo scandalo perchè credo che chi si sente colpito o diffamato ha degli strumenti che la legge fornisce per difendersi. Personalmente non ho mai avuto paura degli anonimi e fossi in altri non ne avrei, perchè ho avuto sempre la coscienza pulita e ho sempre risposto con onestà, correttezza ma sopratutto senza ipocrisia.
Ma se essere coerenti, corretti, onesti, e SOPRATTUTTO NON IPOCRITI E SINCERI, significa essere instaili…ebbene io lo sono e sopratutto voglio dire continuerò ad esserlo e questo che qualcuna lo sappia. Quindi, Pino, per concludere chi ha la coscienza pulita non ha paura nè degli anonimi nè di altro, nè di rispondere alle domande, perchè chi assume un ruolo pubblico ha il diritto di rendere conto….ai cittadini altro che silenzio.