Si è tenuto a Roma venerdì scorso, presenti circa più di 11mila componenti della Polizia Locale provenienti da tutta Italia, la grande manifestazione per rivendicare i diritti e “status”del Corpo. In rappresentanza dei Nebrodi una pattuglia di componenti della polizia locale di Brolo, Piraino, Montagna Reale, Sinagra, Ficarra e San Marco D’Alunzio. La manifestazione è stata promossa dal Dipartimento Polizia Locale CSA e ha voluto anche ricordare i caduti della P.M.
Quindi è spettato a Santi Amanti di Brolo, Nino Scaffidi Comandante di Piraino, Mauro Mosca e Francesco Pizzo di Montagna Reale, Enzo Coppolina di Sinagra, Maria Tindara Catina di Ficarra e Santina Borgia di San Marco D’Alunzio rappresenatre i vari Corpi della polizia locale di questa fascia nebroidea allo SCIOPERO NAZIONALE DEGLI APPARTENENTI ALLA POLIZIA LOCALE d’ITALIA, lo scorso venerdi. 13 maggio, a Roma.
I principali punti della rivendicazione sono:
Contratto di Polizia di diritto pubblico
Ripristino della causa di servizio – equo indennizzo
Inserimento nelle categorie dei lavori usuranti (pensione privilegiata)
Modifica dell’art. 57 CCP con attribuzione extraterritoriale della qualifica di PG
Attribuzione piena della qualifica di pubblica sicurezza con relativa indennità di P.S.
Parificazione salariale e previdenziale alle altre Forze di polizia di Stato
Deroga al blocco delle assunzioni
Fondo di previdenza complementare obbligatorio ex art. 208 per tutti gli appartenenti alla P.L.
Rispetto delle misure di sicurezza per i lavoratori e sorveglianza sanitaria
Monitoraggio delle malattie professionali
Riconoscimento del bonus mensile di 80 euro come per le altre Polizie dello Stato
Dal documento di rivendicazione:
Tutte le organizzazioni sindacali aderenti al CSA rivendicano più diritti e più tutele per la nostra Categoria che, da anni, attende le riforme che riconoscano lo status di Forza di polizia a pieno titolo.
Le ultime vicende, che hanno visto il solito “balletto” delle istituzioni sulla indennità di O.P., sull’utilizzo del personale della P.L. per la vigilanza ai seggi elettorali, per l’accesso allo SDI e per il numero unico 112, hanno evidenziato quale sia la confusione che regna negli ambiti governativi su quale debba essere il nostro destino di lavoratori.
Siamo stati “sfruttati” per 30 anni esercitando funzioni tipiche di polizia, senza alcuna tutela e senza i dovuti riconoscimenti giuridici ed economici, lasciando sul campo oltre 100 vittime del dovere della Polizia Locale.
E’ora di dire BASTA! Il Governo deve decidersi: o poliziotti o impiegati!
Se il Governo non darà segnali concreti saremo pronti ad attivare forme di lotta alternative: “Chi non ci vuole non ci merita neanche nella cabina elettorale!”
Senza alcun dubbio e tentennamento, andiamo avanti e mai ci fermeremo , fino al raggiungimento di quella parificazione salariale , previdenziale e sostanziale a tutte le Polizie civili del Paese!
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