PROVINCIA MESSINA – Ing. Celi “opportuno procedere alla messa in sicurezza e sistemazione idraulica del bacino del T. Racinazzo”
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PROVINCIA MESSINA – Ing. Celi “opportuno procedere alla messa in sicurezza e sistemazione idraulica del bacino del T. Racinazzo”

Attraversamento della SP. 21 nel torrente Racinazzo – comune  di Scaletta Zanclea (me): comunicazione dell’ing. Giuseppe Celi.

provincia_di_messina-stemmanuovo_210_x_257All’Ingegnere Capo dei Genio Civile
Ing. Gaetano Sciacca
Via A. Saffi, 35/A – Messina

All’Ufficio del Commissariato Delegato
ex O.P.C.M. n. 3815/2009 – on. Raffaele Lombardo
c/o Dipartimento Reg. Protezione Civile
Via Abela, 5 – Palermo

Al Dirigente Generale
del Dipartimento Reg. Protezione Civile
Ing. Píetro Lo Monaco
Via Abela, 5 – Palermo

Al Sindaco
del Comune di Scaletta Zanclea
Dott. Mario Briguglio

Al Dirigente del Servizio di Messina
Dipartimento Reg. Protezione Civile
Ing. Bruno Manfrè
Viale S. Martino – Messina

e p.c.                       Al Prefetto di Messina

Alla P-rocura della Repubblica
c/o Tribunale di Messina

In riscontro alla diffida dell’Ufficio del Genio Civile a procedere alla demolizione delle opere di attraversamento idraulico del T. Racinazzo lungo la S.P. n.21 (n.d.r.: in effetti si tratta della S.P. n. 32) nel Comune di Scaletta Zanclea, pervenuta al prot. gen. il 02/D2/2009, si forniscono all’attenzione degli Uffici in indirizzo le seguenti osservazioni:
1) a seguito dell’evento alluvionale del 1° ottobre 2009 si pose il problema di garantire la viabilità di accesso alla frazione di Scaletta Superiore (285 abitanti censiti), tenuto conto che la S.P. 32, unica via di collegamento, in corrispondenza del T. Racinazzo era stata completamente intaccata dalle colate torrentizie; in assenza di tale viabilità l’isolamento di Scaletta Superiore avrebbe imposto il trasferimento degli abitanti;
2) nell’ambito delle attività di emergenza, in sede di C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) ed a seguito di sopralluoghi tecnici eseguiti alla presenza di funzionari e rappresentanti di questa Provincia, del Comune di Scalatta Z. ed anche del Genio Civile, del Genio Militare e della Protezione Civile Regionale, si decide, nell’impossibilità di impostare un ponte tipo Bailey da parte del Genio Militare, un intervento idraulico provvisorio sul T. Racinazzo, in modo da garantire nell’immediato e fino alla realizzazione di opere definitive di messa in sicurezza, l’accesso viario alla frazione di Scaletta Superiore, scongiurando il trasferimento della popolazione residente;
3) questo Dipartimento è stato impegnato operativamente ad attivare le procedure tecniche e amministrative per affrontare nello stato di emergenza esistente il ripristino della viabilità con le condizioni minime di sicurezza, inserendo le opere idrauliche strettamente necessarie, evidentemente sostenute e fondate su strutture in conglomerato cementizio, nella considerazione che il tratto di alveo era occupato da uno spesso strato di materiale detritico e che era necessario garantire una luce adeguata per il deflusso idrico, ma pur sempre nella consapevolezza che l’opera doveva ritenersi temporanea, in attesa degli interventi da programmare da parte dell’Ufficio del Commissario Delegato;
4) pertanto, si e proceduto ad incastrare la struttura nella stessa posizione primitiva, sfruttando le spalle del ponticello distrutto, inserendo un tubo ARMCO a luce unica di diametro 4 metri, per dimensioni ritenuto sufficiente a consentire deflussi idrici con probabilità di occorrenza commisurati alla limitata vita utile della struttura, mentre per tipologia scelto come le soluzione più compatibile con i ristretti tempi di intervento.

Alla luce delle precedenti osservazioni, non può sfuggire all’Ufficio del Genio Civile, ma anche agli altri Uffici in indirizzo, che ottemperando alla diffida in riscontro si riporterebbe al 1° ottobre 2009 la condizione di isolamento della frazione di Scaletta Superiore con la necessità di trasferire la popolazione, mentre sarebbe più opportuno procedere alla messa in sicurezza e sistemazione idraulica del bacino del T. Racinazzo da parte dell’Ufficio del Genio Civile, in modo da consentire a questa Provincia la realizzazione di un’opera di attraversamento definitiva, operando tutti gli Enti coinvolti con un rapporto di leale collaborazione.

Pertanto, riguardo agli effetti della diffida in riscontro, si resta in attesa, dell’avviso di codesto Ufficio del Genio Civile e del Commissario Delegato ex O.P.C.M. n. 3815/2009.

IL DIRIGENTE
(dott. ing. Giuseppe CELI)

8 Febbraio 2010

Autore:

admin


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