PUGNI ALLO STOMACO - Fanno più male se sono sotto forma di sentenza che assolve tutti come se i morti non esistessero più

PUGNI ALLO STOMACO – Fanno più male se sono sotto forma di sentenza che assolve tutti come se i morti non esistessero più

A pochi giorni della sentenza per l’alluvione di Giampilieri, Dario Ricciardello, che piange suo padre, mai più ritrovato, in maniera cruda, decisa, con parole che sembrano tagli di coltello, racconta la sua esperienza, la sua incredulità, il sentirsi offeso, non difeso da uno stato che assolve tutti, perchè il fatto non sussiste, quasi a voler cancellare le 37 vittime di quella tragedia, venuta fuori dalle offese e dalle fragilità di un intero territorio.

La lettera arrivata in redazione.

1 ottobre 2009 – 19 luglio 2017

Sono passati quasi otto anni, dalla terribile alluvione che ha colpito Giampilieri e Scaletta Zanclea, dove oltre il danno materiale sono rimaste vittime 37 persone di cui 6 dispersi, sono passati otto anni di sofferenze, per chi ha subito danni o perso i propri cari, io ho perso mio Papà.

Mio padre è rimasto disperso a Scaletta lungo la strada statale, tornava da lavorare, e stava rientrando in direzione Messina.

Si trovava proprio a ridosso del torrente Racinazzo.

Dove vi fu la colata di fango e detriti, più imponente.

Il suo corpo non è stato più ritrovato, anche lui quella notte fece il suo ultimo gesto eroico salvando la vita di un altro uomo il signor Giuseppe Deluca.

In questi giorni successivi alla VERGOGNOSA sentenza del TUTTI ASSOLTI , IL FATTO NON SUSSISTE, mi sono vergognato di essere un cittadino Italiano, vergognato di vivere in questo paese.

Perché un paese che non sa difendere i propri cittadini, che paese è ?

Dove la magistratura, nel braccio di ferro , tra prove certe di mancata gestione del territorio da parte non solo delle amministrazioni locali, che spesso hanno le mani legate, ma soprattutto da parte di enti regionali e provinciali, ed la pressione politica nei confronti di uno o più giudici, vince quest’ultima.

Tanto ormai i morti sono morti, i dirigenti regionali continueranno a percepire un cospicuo stipendio e tutto va bene così, come se quel cospicuo stipendio non fosse derivato dal fatto che quelle persone hanno delle responsabilità e per questo percepiscono più di un semplice impiegato.

Ma forse la realtà è un’altra che siamo governati a tutti i livelli, da persone incompetenti che stanno li solo e soltanto perché sono riusciti negli anni a affiliarsi al politico di turno che è stato bravo a piazzarlo su quella poltrona.

Ma tutto questo mi sembra semplicemente l’evoluzione o mutazione della MAFIA, questa è la mafia di cui dobbiamo avere paura oggi, infiltrata nello stato che non garantisce per i suoi cittadini, che non garantisce per la serenità del popolo, che non garantisce giustizia per 37 morti , 37 famiglie , tra cui bambini anziani eroi che hanno salvato altre vite durante quelle ore.

Mi vergogno per quel giudice, che dopo 7 ore di camera di consiglio, esce fuori sentenziando: TUTTI ASSOLTI , IL FATTO NON SUSSISTE!

Come un pugno nello stomaco per tutti noi, ma non solo per noi parti lese di questo terribile evento, è un pugno nello stomaco per tutti, perché poteva esserci chiunque, li quella notte, e potrebbe capitare ancora una volta, mio padre era a 100 km da casa, era lì per caso!

Sarebbe bello che una politica attenta oggi potrebbe mettersi a disposizione di queste 37 famiglie per cercare giustizia, anche se in realtà, è questo IL SUO DOVERE.