A distanza di due anni dalla data che ha segnato la scomparsa di 37 vite, ancora morti nella provincia di Messina per “calamità naturali”.
Ci domandiamo cosa e quali “strategie”, in questi anni, gli amministratori hanno programmato per evitare il ripetersi dei tristi eventi. Non ci si può affidare alla celebrazione di primitivi rituali tribali per scongiurare disastri, né a pratiche scaramantiche. Siamo certi che la magistratura saprà accertare eventuali responsabilità.
Il Partito dei Comunisti Italiani nell’esprimere, purtroppo ancora una volta, la propria solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione, rimanendo coerente con la propria linea politica, basata non tanto su astratti principi di solidarietà tra le genti, quanto piuttosto su sinceri propositi e testimonianze di collaborazione fattiva, rende nota la disponibilità dei propri membri a partecipare efficacemente agli interventi di aiuto programmati dagli organismi istituzionali all’uopo preposti;
Il Pdci auspica che immediatamente vengano adottate dalle autorità competenti tutte le misure necessarie alla messa in sicurezza di quel territorio che negli anni è stato brutalmente mutilato, affinché al più presto possiamo tornare a riconciliarci con quella natura che, lungi dall’essere la leopardiana “matrigna” che oggi ci appare, al contrario, è e rimane madre benevola di tutti gli esseri viventi.
Giacinta Previte, responsabile zona tirrenica Pdci Messina
Antonio Bertuccelli, segretario provinciale Pdci Messina