“STAGIONI ALLO JOPPOLO” – Anna Ricciardi ed il “suo” Teatro del volontariato
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“STAGIONI ALLO JOPPOLO” – Anna Ricciardi ed il “suo” Teatro del volontariato

 

 

 

Seppur  oramai palese,  credo  opportuno ricordare anche per i non addetti ai lavori  e per i cittadini  che il Teatro italiano non  gode di buona salute e che la cultura italiana è in sofferenza.

Ci sono enormi difficoltà economiche, e sia chiaro per tutti, in modo inequivocabile, il Festival di Tindari insieme alla stagione teatrale invernale passata, hanno rischiato di saltare e gli sforzi profusi per tenerlo in piedi sono stati immani!

Grazie al contributo di tutti gli operatori del settore, attori, registi, musicisti, gli stessi impresari, ufficio stampa si è evitato di calare il sipario tristemente.  

Non siamo sostenuti come negli anni passati, dai finanziamenti della Regione che foraggiavano in gran parte il Tindari Festival….magari avessimo avuto i finanziamenti di qualche tempo fa!

Abbiamo unito le nostre forze tutti e  trovando nuove formule organizzative e di partenariato siamo approdati a risultati buoni, (prestigiosa la parnership con il Teatro Massimo ndr) senza dimenticare l’apertura verso la sperimentazione drammaturgica e  performativa.    

I festival Siciliani sono davvero in grosse difficoltà e temo molto per la stagione prossima.

Le compagnie teatrali nazionali, così come le grandi tournèe musicali non riescono più a sostenere i costi e sbarcare in Sicilia è diventata davvero un’impresa. 

Il mio impegno nei confronti della città di Patti è stato indefesso e continua anche adesso nella stagione invernale: a tal proposito tranquillizzo i numerosissimi abbonati e appassionati di Teatro che la campagna abbonamenti della stagione invernale sarà aperta tra pochissimi giorni.

 

Tra i nomi presenti in cartellone si ricordano:Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti nel Bell’Antonio di Brancati, Massimo Dapporto – Susanna Marcomeni – Blas Roca Rey, il concerto  di .Fausto Mesolella – il poetico chitarrista degli Avion Travel -.

Sullo sfondo di una crisi evidente, sono tuttavia commossa dalla vivacità di proposte presentate: sono orgogliosa per il mio paese che presso le compagnie nazionali il nome del nostro teatro venga riconosciuto e apprezzato.

Significa che l’impegno di tutti non è stato vano e che gli artisti si propongano e ci chiamano dimostra che il nostro territorio è vivo, malgrado una certa tendenza quasi gattopardiana di taluni a  voler sempre e ad ogni costo  fiaccare gli entusiasmi.

Spazio quindi i grandi attori della gloriosa tradizione italiana, alla drammaturgia contemporanea, agli artisti tenaci che cercano nuove forme di espressione tra danza, musica e teatro.

Certo, la crisi economica taglia i costi al minimo, ma ci costringe ad andare più in profondità.
Anna Ricciardi
15 Dicembre 2013

Autore:

admin


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