
QUOTA OTTANTA – Tante le scosse di assestamento da stanotte. L’oracolo ci aveva quasi azzeccato.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro entrambi a 10,4 km di profondità ed epicentro tra Gioiosa Marea e Gliaca di Piraino.
Le sale operative del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Messina della Polizia e della Protezione Civble confermano che nessun danno particolare viene al momento segnalato.
L’unico intervento dei vigili del fuoco è stato finora eseguito a Sant’Agata di Militello, dove una persona disabile è stata aiutata a scendere al piano più basso della sua abitazione.
Cos’è l’oracolo dei terremoti che aveva scritto: “Forte scossa in Sicilia dopo Ferragosto”?
Non ne azzecca una. – si legge su http://www.siciliainformazioni.com –
Nonostante tutto continua a definirsi “earthquake predictor”, ovvero “previsore di terremoti”.
Dopo aver fallito miseramente con Napoli e Palermo, Luke Thomas, si prepara all’ennesimo colpo a salve.
Dalle pagine del sito Quakeprediction.com, che puzza di bufala a chilometri di distanza, il ricercatore inglese si sbilancia ipotizzando che un terremoto di magnitudo 5.2 potrebbe verificarsi il 16 o 17 agosto tra Catania e Messina (QUI IL LINK).
Il sito web è quanto di meno professionale si possa chiedere: grafica approssimativa, banner pubblicitari a casaccio, assenza totale di documentazione. Solo link nell’home page che puntano alle varie parti del globo dove, secondo il Thomas, sarebbe alto il rischio di forti terremoti.
Tra i link, spuntano anche alcune città italiane a rischio, fra cui, oltre alle siciliane, anche Napoli, Catanzaro e Firenze.
Ma il nostro “oracolo sismico”, per fugare dubbi sulla scientificità delle sue rivelazioni, indica sul sito nove parametri da lui utilizzati per la previsione dei terremoti: variazioni di temperatura, emissioni di basse frequenze, piccoli terremoti, comportamento degli animali e degli uomini, fasi lunari, intervalli tra le scosse, rivelazioni satellitari e variazioni di temperatura dell’acqua.
Mescolate il tutto con cura, aggiungete un pizzico di credulità e il procurato allarme è servito.