“Sono passati vent’anni dalla prima manifestazione antirazzista e a distanza di così tanto tempo, oggi, assistiamo a una preoccupante escalation di episodi di violenza e intolleranza nei confronti degli immigrati e degli omosessuali. 
A favorire questi rigurgiti d’odio, purtroppo, contribuiscono anche alcune discutibili politiche del governo Berlusconi, in particolare quelle sulla sicurezza, dai respingimenti di migranti al reato di clandestinità. Difendere le frontiere non significa annullare i diritti umani, né la legge può dare l’impressione di tollerare l’intolleranzaâ€Â. Questo il commento di Rita Borsellino, deputato al Parlamento europeo, a sostegno della manifestazione svoltasi a Roma contro tutti i razzismi. “L’orientamento persecutorio del pacchetto sicurezza e l’introduzione del reato di clandestinità– aggiunge – hanno sollevato più di un dubbio da parte della Commissione europea. Con le nuove leggi sull’immigrazione, per registrare una nascita è obbligatorio presentare un titolo di soggiorno valido: si tratta di una palese violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Una violazione che, come la Commissione ha evidenziato, non può essere accettata da un paese che si definisce democraticoâ€Â.
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