Ora di dovrà attendere la nomina del CTU (anche più di uno). La querelle è con Laccoto
Al centro di tutto il conteggio dei voti
La situazione delle ultime elezioni regionali in Sicilia è nuovamente in discussione. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso di Luigi Genovese, che contestava presunte irregolarità nei collegi di Messina. Questo verdetto ha annullato la precedente decisione del Tar, aprendo la strada a un riesame dei verbali e a una possibile correzione nell’attribuzione dei seggi.
La contesa
La contesa sulle elezioni regionali in Sicilia ha preso una nuova piega significativa, ma questo è tutto, ancora, in via teorica, sia per le tempistiche che per la stessa normativa che prevede la nomina dei CTU. E alla fine tutto potrebbe rimanere cristallizzato fino alle prossime elezioni.
Nei fatti il Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) che ha accolto – come scrive l’Ansa – il ricorso presentato da Luigi Genovese. Tale decisione rappresenta una svolta cruciale dopo il pronunciamento negativo del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) che aveva dichiarato inammissibile la richiesta di riconteggio dei voti presentata dal candidato già prima della nomina degli eletti.
La contestazione di Genovese si basava su presunte irregolarità riscontrate nei verbali di 33 sezioni su 776 presenti nella provincia di Messina. Il candidato, sostenendo che errori significativi avevano influito sull’assegnazione dei seggi, aveva richiesto una revisione accurata di tali verbali e una correzione nell’attribuzione dei voti.
Il Tar aveva confermato la vittoria e il conseguente seggio all’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) per Giuseppe Laccoto, il quale aveva ottenuto 4790 preferenze nella lista “Lega-Prima l’Italia”.
Con l’accoglimento del ricorso da parte del Cga, il caso torna nuovamente in discussione, aprendo la possibilità di riesaminare i verbali delle sezioni interessate e di correggere eventuali errori nell’attribuzione dei voti.
