Repliche Natalizie – Non da sindaco ma da concittadino… Caruso scrive alla Ricciardello, ma l’aria di polemica resta, anzi….
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Repliche Natalizie – Non da sindaco ma da concittadino… Caruso scrive alla Ricciardello, ma l’aria di polemica resta, anzi….

basilio caruso albero natale brolo

“La cosa peggiore è che oggi potevo e, per un albero brutto, ho sacrificato la mia piccola pennichella, che raramente mi posso permettere. Pazienza!”, con questo rammarico, Basilio Caruso, sindaco di Sant’Angelo di cittadino brolese, prende carta e penna e replica alle obiezioni del sindaco di Brolo, la sua collega Irene Ricciardello, ovviamente la questione è ancora l’albero di Natale.

basilio caruso fascia dicembre

Questa la nota di Basilio Caruso

“Caro Sig. Sindaco di Brolo, chi ha fatto la foto e ha pubblicato il commento, non è il Suo collega, ma un Suo concittadino che, a parte una breve parentesi, risiede da vent’anni nel Suo Comune e, come cittadino dello stesso, ritiene di avere il diritto di fare un commento su una cosa, a proprio avviso, pessima e sconclusionata”.

Questo è il punto di vista di Basilio Caruso, no del collega, il quale, nella funzione non si è mai permesso di fare apprezzanti nei confronti di nessun’altra Amministrazione, compresa la Sua.

Sfido a provare il contrario!

Nè ha parteggiato nel corso delle campagne elettorali.

Eppure, visto che con tre candidati locali, due dei quali eletti, per le regionali il sottoscritto ha ottenuto 67 preferenze, significa che qualche amico e qualche influenza a Brolo ce l’ha.

Mai fatto!

Ma la libertà di cittadino, pur essendo un paese importante, non credo potrà essere negata neppure dal Sindaco di Brolo, nei confronti del quale, nonostante non sia piaciuta l’osservazione, continua a porgere rispetto per il ruolo che ricopre e, fino a prova contraria, anche come persona”.

Che poi aconclude:

Aggiungo che da anni non vedevo un albero tagliato per addobbarlo.

Qualora fosse vero quanto asserito dal Sindaco, svolge comunque una pessima funzione pedagogica nei confronti della società, rischiando di produrre effetti emulativi, che potrebbe prendere da esempio quanto fatto dall’Amministrazione.

 

La storia raccontante nel precedente articolo

L’ALBERO DI BROLO – POLEMICHE ISTITUZIONAL-NATALIZIE

irene basilio albero brolo
Altro che profili più o meno anonimi. L’albero di Brolo attizza ora la polemica, quasi legna da ardere in un buon camino, tra i comuni di Brolo e Sant’Angelo di Brolo. Dopo il post del sindaco Basilio Caruso che utilizzando una foto dell’albero natalizio brolese ha scritto “tagliarlo per fare un “bell’albero” di Natale è un gesto particolarmente intelligente?” . Immediata arriva la replica del sindaco di Brolo, che puntualizza, – nessuno scempio, quell’albero era destinato ad essere abbattuto – nessuno costo, è un regalo – e poi sottolineando “Non sarà “bello” ma è il nostro albero” in maniera perentoria afferma “devo uscire le unghie in difesa di Brolo non accettando ironie fuori luogo “.

albero brolo illuminato

Mentre stamani si sta lavorando per dargli un corredo di addobbi più visibili, e nei giorni scorsi diversi post su i social l’hanno messo al centro di attenzioni e confronti, tra la satira e la polemica, ieri questo fronte ha visto l’intervento anche di un sindaco “straniero”.

“Per crescere un albero così ci vogliono non meno di 10 anni. Tagliarlo per fare un “bell’albero” di Natale è un gesto particolarmente intelligente?”

A scriverlo su facebook è il sindaco di Sant’Angelo di Brolo. Basilio Caruso.

Postando una foto, opportunamente ritagliata, ma inequivocabilmente scattata a Brolo  che ritrae l’albero che l’amministrazione si apprestava ad issare al centro del paese.

albero natale brolo polemica caruso
Un commento vuoi tinto di ecologismo e di ambientalismo, ma anche, in molti letto così, come una stoccata all’amministrazione  – mai citata – guidata da Irene Ricciardello.

Alcuni mi piace, due commenti a supporto come quello del sindacalista Pippo Ridolfo “… è lo stesso pensiero che ho fatto io stamattina vedendolo per terra in attesa di piazzarlo” e di Vanni Giuffrè “Tradizioni ormai superate che distruggono quel poco che resta della nostra natura.- che suggerisce anche – Ma fate un bel presepe come Dio comanda”.

Un’invasione di campo viene definita, e ritornando ad un articolo pubblicato recentemente, quasi un’entrata a gamba tesa.

Infatti a rispondere stamani è direttamente il sindaco di Brolo

Caro collega, – scrive Irene Ricciardello – è evidente che a qualcuno piace oltremodo il sapore della polemica.

Non a me, ma mi corre l’obbligo di rettificare quanto da te affermato.

Quello che denunci è totalmente inesatto.

L’albero di Natale che il comune di Brolo ha ricevuto in regalo dal sindaco di Floresta, Gaetano Marzullo – il cui gesto amicale è profondamente apprezzato da una comunità che, per le note ragioni finanziarie, diversamente, non ne avrebbe avuto uno, e che ringrazio calorosamente – proviene da un bosco le cui risorse sono state cedute in vendita per alimentare una centrale energetica sita in Calabria.

albero natale brolo illuminato 2

Va da sè che nessun torto è stato commesso nei confronti dell’ambiente verso il quale tanto la mia amministrazione quanto quella dell’amico Marzullo hanno sempre mostrato grande cura e rispetto.

Lo stesso rispetto che, collega caro, devo alla mia collettività: e quando ironicamente parli di “bell’albero” con tanto di virgolette a voler sottolineare l’illusione ironica, devo uscire le unghie in difesa di Brolo.

Viviamo una condizione di profondo disagio economico per ragioni non imputabili a noi ma che sono conosciute e sulle quali non c’è bisogno di tornare in questa sede.

Tali circostanze non ci mettono nelle condizioni di sborsare quattrini per addobbare un albero degno del Rockefeller Center di New York.

Ma abbiamo comunque il nostro simbolo, quello attorno al quale stringerci come comunità.

Non sarà ricco, sfarzoso, pieno di cristalli come a Milano, di luci come a Londra, ma è il nostro albero e questo, già di per sè, lo rende bellissimo!

“La bellezza sta negli occhi di chi guarda” (Piccolo Principe)

giuseppe miraglia settembre 2015

Puntualizzazione anche dal presidente del consiglio, Peppe Miragfia: “Quell’albero era destinato al taglio, soffocava altri alberi ed era danneggiato ovviamente se fosse stato un albero destinato ad “invecchiare” non solo non ci saremmo mai sognati di chiederlo, nessuno lo avrebbe regalato, ma sopratutto non sarebbe stato possibile tagliarlo. Questo per troncare sul nascere eventuali polemiche strumentali strappalacrime da ambientalisti dell’ultimo secondo. Buone feste a tutti”.

… Aria di Natale.. mentre i quattro vecchietti che stamani guardavano  dalla panchina l’albero commentavano ” ahh… se ognuno si taliassi u soimmu!”!

15 Dicembre 2015

Autore:

redazione


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