Ieri anche gli studenti siciliani sono scesi in piazza per non dimenticare.
A Trapani un cineforum sul film “L’attimo fuggente”, a Messina una assemblea tematica così come a Caltanissetta hanno portato gli studenti a una riflessione sul diritto allo studio. A Palermo e Messina i ragazzi si sono mobilitati attraverso cortei con più di 2000 partecipanti per entrambi i territori.
“Le piazze proseguiranno fino anche oggi per Messina e al 22 per Siracusa”, dichiara Flavio Lombardo, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia.
“Gli spazi di confronto verranno alimentati per tutto l’autunno, attraverso le assemblee scolastiche ed extrascolastiche per far riavvicinare i giovani a una visione collettiva dei diritti. Chiediamo al Governo di accettare le nostre proposte, o per lo meno di ascoltarci, come promette di fare da anni. Non possiamo più aspettare una legge regionale sul diritto allo studio continuando a vedere ogni giorno studenti e studentesse non tutelati e chiediamo anche una legge nazionale unitaria che possa abolire definitivamente le disparità tra Nord e Sud, che nella scuola pubblica più che mai dovrebbero essere inesistenti.” continua Lombardo.
Oggi gli studenti sentono il bisogno di parlare di identità europea e di riappropriarsene. Essere studenti in Sicilia deve essere parte del sentirsi studenti in Italia e quindi in Europa, in una prospettiva di tutela e di confronto più ampia. In questo senso si muove anche la campagna dell’OBESSU, dal nome Global Call for Action, che lanciando l’hashtag #access4all richiede con forza un sistema di welfare studentesco europeo e un sistema di pubblica istruzione veramente accessibile per tutte e per tutti, con una particolare attenzione per gli studenti delle fasce più deboli della nostra società.
“Il nostro slogan quest’anno è stato “Vogliamo un cambio di prospettiva” sui temi di edilizia scolastica, trasporti, orientamento, e tutele legislative perché #precarisiamogià.” conclude Lombardo.
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