REVISORI DEI CONTI DI SICILIA – Caro Crocetta ti scriviamo…
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REVISORI DEI CONTI DI SICILIA – Caro Crocetta ti scriviamo…

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Una lettera aperta indirizza al Presidente della Regione Rosari Crocetta parte stamani da Brolo, “Nessuna difea di categoria, ma semplicemnte più attenzione sul problema per la tutela dei Cittadini”. E L’onorevole Nino Germanà, presente stamani alla conferenza stampa indetta alla Sala “Rita Atria” di Brolo, annuncia che sul problema presenterà un disegno di legge ad hocrevisori brolo 2016 (6)

A promuovere l’iniziativa è stata la dottoressa Tiziana Vinci, presidente provinciale dell’Ancrel (Associazione Nazionale Certificatori e Revisori degli Enti Locali)  sezione di Messina Provincia, che viste le criticità della normativa siciliana che regolamenta il reclutamento dei Revisori degli Enti Locali in Sicilia, ha indetto per oggi, 13 Luglio 2016 a Brolo presso la sala “Rita Atria” la conferenza stampa durante la quale è stata consegnata una lettera aperta indirizzata al Presidente Crocetta, all’Assessore agli Enti Locali Lantieri ed a tutti i deputati ARS, per chiedere un intervento urgente teso ad evitare che venga dispersa la professionalità dei Revisori siciliani che concorrono (unico caso in Sicilia) nei sorteggi con i Revisori di tutte le altre regioni italiane e che non saranno più stimolati a formarsi visto che non sono più richiesti requisiti di formazione specialistica.

 

La lettera aperta

Al Presidente della Regione Sicilia

Al Presidente dell’ARS

All’Assessore Regionale agli Enti Locali

 A tutti gli Onorevoli Deputati dell’ARS

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Eminenti Onorevoli,

L’Associazione Certificatori e Revisori degli Enti Locali di Messina e Provincia sente urgente la necessità di esporre alcune considerazioni sulla legislazione siciliana in materia di reclutamento dei Revisori degli Enti Locali. Si premette che, pur essendo un’associazione di categoria, a noi interessa preminentemente il bene dell’ente locale più della tutela dei nostri interessi.

Nel resto d’Italia, già dal 2012 i Revisori degli enti locali vengono sorteggiati dal Prefetto, con metodo informatico, tra gli iscritti all’elenco tenuto presso il Ministero dell’Interno, suddiviso per regioni, in modo che in ciascuna regione possano essere sorteggiati solo i Revisori residenti nella stessa. A tale elenco si accede solo se in possesso di determinati requisiti iniziali e nello stesso si resta iscritti se, anno per anno, si conseguono determinati crediti CERTIFICATI ottenibili attraverso la partecipazione ad eventi formativi i cui programmi siano stati preventivamente condivisi con il ministero.

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In Sicilia, regione Autonoma a Statuto speciale, non si è ritenuto, sic et simpliciter, di recepire la norma nazionale – la cui ratio legis tende a garantire l’indipendenza soggettiva del Revisore sottraendone la nomina al Consiglio ed affidandola alla sorte – poiché la politica, inspirata nel caso specifico da principi non improntati al bene comune, ha rimandato di quattro anni la questione, lasciando intendere che fosse in corso chissà quale gestazione ed invece dopo quattro lunghi anni, la montagna ha partorito il topo.

L’art. 22 della L.R.  15/2015 emendato dalla L.R.  5/2016 e l’art. 10 della L.R. 3/2016 sono autentici capolavori di contraddizioni e lacune, ed in essi, pur sforzandosi, non si intravvede né la tutela dell’interesse dell’Ente pubblico e men che meno quella dei revisori.

Oggi, col sistema SICILIANO, possono fare i Revisori degli Enti locali coloro che sono iscritti all’elenco dei revisori legali ex D.Lgs. 39/2010 ove per iscriversi, come è noto, non occorre alcuna competenza specifica in materia di Enti Locali, né alcuna anzianità particolare negli incarichi svolti presso enti locali e soprattutto non vi è, all’interno del suddetto elenco, alcuna distinzione per regioni di appartenenza.

Ciascun Ente, approfittando della lacuna legislativa in ordine ai requisiti, ha ritenuto di colmarla a modo proprio e così alcuni bandi hanno richiesto un’anzianità di iscrizione al registro dei Revisori dei revisori di 20 anni ed altri hanno chiesto il possesso di crediti certificati dal ministero acquisiti nell’anno precedente a quello di entrata in vigore della norma, pur sapendo che in quel periodo solo pochissimi revisori avevano seguito (fuori dalla Sicilia) eventi con crediti certificati. Ne deriva che la possibilità di confezionare bandi ad personam non è certo preclusa dall’attuale legislazione.

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I potenziali Revisori, inoltre, devono onerarsi del monitoraggio settimanale della seconda sezione della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia (documento di difficile reperimento) e devono istruire settimanalmente numerose domande da presentare  presso gli Enti che hanno pubblicato bandi. Peccato però che spesso dopo tutto questo iter si scopre che è stato estratto un Revisore del Lazio o della Campania o ancora di Bologna.

Ora ci chiediamo e Vi chiediamo:

  • Gli Enti locali, che possono pagare spese di trasferta sino ad un massimo del 50% del compenso, quante volte potranno beneficiare della presenza fisica di un Revisore non residente in Sicilia? Il Revisore distante, pur con tutte le innovazioni in campo telematico, potrà validamente effettuare tutti i controlli sostanziali necessari e previsti dalla normativa vigente? O una volta esauriti i rimborsi farà il minimo indispensabile per attendere il proprio compito?
  • Che ne sarà delle professionalità dei revisori siciliani? Come è intuibile, non essendo soggetti ad alcun onere formativo, molti rinunceranno a formarsi anche in considerazione delle bassissime probabilità di essere sorteggiati, vista la partecipazione potenziale di TUTTI i revisori delle altre regioni d’Italia.

I Revisori siciliani dell’ANCREL Messina provincia non ci stanno a subire supinamente questo massacro dovuto alla superficialità di un legislatore disattento.

Noi chiediamo di essere messi in condizione di svolgere il nostro lavoro al meglio e proponiamo:

–  nel breve periodo che venga abrogata la normativa attualmente vigente in Sicilia recependo invece la normativa nazionale che garantirebbe tutti;

e ove ciò non fosse possibile proponiamo

– che venga emendata la normativa esistente introducendo il requisito per i Revisori della residenza in Sicilia e che, con un Decreto Assessoriale o Presidenziale, vengano regolamentati, in modo uniforme ed univoco, i requisiti formativi necessari sia per il primo periodo di applicazione della norma che per il periodo a regime.

Vi ringraziamo anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicare alla problematica esposta.

Il Presidente dell’ANCREL Messina Provincia

Tiziana Vinci

 

 

 

 

13 Luglio 2016

Autore:

redazione


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