L’altra faccia del consiglio comunale brolese, che se da un lato ieri era stato investito violentemente dalle problematiche legate a nuove destinazioni d’uso di aree urbane e extraurbane, con vincoli scaduti relativamente alla loro destinazione d’uso, dall’altro lato vota, compattamente, un importante strumento di controllo, propositivo e innovativo per il futuro del centro storico brolese.
I punti, poi ritirati, riguardavano due distinte variazioni che in una sorta di “par condicio” hanno subito l’identica sorte anche se è opportuno fare distinte valutazioni che coinvolgono non certamente la liceità delle nuove destinazioni – legittime e normate – ma il valore per collettività che, ovviamente quella dell’area della Carrubbera, può avere per un utilizzo condiviso che guarda alla vivibilità del paese, alla sua proiezione futura, a rendere Brolo quel paese delle piazze che tanto ci piace.
Una decisione quella di mettere in stand-by i punti ben ponderata dal sindaco che così l’ha evidenziata:”volendo dialogare con tutti coloro che propongo soluzioni di sviluppo per il paese , proporrò il rinvio delle proposte al nuovo consiglio che verrà sperando che i cittadini eleggano, in maggioranza e all’opposizione, rappresentanti capaci di votare all’unanimità tutti quegli atti che guardano allo sviluppo. In tale ottica ove l’attuale gruppo di opposizione dimostri di volere gli interessi di tutti faccia proprie le due proposte in questione e noi saremo pronti e ricalendarizzarle in consiglio e votarle all’unanimità”.
Ma tornando al centro storico.
Il consiglio comunale ha approvato lo studio per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base del centro storico di Brolo. Questo è frutto di un lavoro lungo e duro, frutto, di uno straordinario impegno realizzato anche grazie alla condivisione di persone dalla grande visione culturale.
Uno studio innovativo che partendo della legge 13 del 2015, va oltre e che sarà tema di un prossimo convegno-studio che a fine marzo si svolgerà alla mutimediale di Brolo, ma che diverrà anche un libro, dal rigoroso profilo scientifico-storico – come mai fatto sin ora sul nostro borgo antico brolese.
I borgo – ha spiegato l’architetto Salvatore Gentile, che ha fortemente voluto questo studio, vede ora schedate tutte le unità abitative, una per una, analizzandone ogni tipologia, ogni modalità costruttiva, dalle finestre alle coperture, soffermandosi su colori, malte degli intonaci che diventano punto base per azioni di recupero e valorizzazione del borgo in sintonia con la soprintendenza per i Beni Culturali ambientali di Messina.
Una ricerca scientifica fatta con la collaborazione dell’università di Firenze e di Siena, curata dal professor Giovanni Minutoli che è stata una figura centrale ed importantissima per questo enorme lavoro, con gli studenti di architettura e dell’Istituto Tecnico per Geometri “Francesco Paolo Merendino”, che per settimane hanno animato e popolato il centro storico, spesso abbandonato. l tutto coadiuvato dall’ingegnere Basilio Ridolfo, capo dell’ufficio tecnico comunale, evidenziando l’enorme impegno profuso dall’assessore Marisa Bonina, che ha creduto fin dall’inizio insieme all’architetto Gentile nel valore propedeutico che ha ed avrà questo lavoro sul tema del recupero del Borgo.
Oggi ogni brolese dovrebbe ringraziare i consiglieri comunali, maggioranza e opposizione, che comprendendo l’importanza di questo lavoro, hanno votato unanimemente il punto all’Odg del consiglio, abbandonando, come la buona politica vuole, gli steccati ideologici, in una condivisione e partecipazione consapevole per il futuro del paese.
“E’ un punto di partenza – ha detto Salvo Gentile – che non può fermarsi qui, e deve proseguire oltre questa amministrazione, per dare alla nuova generazione, un’idea e una prospettiva, al nostro paese, Questa prospettiva può passare, ne sono sicuro, solo attraverso la valorizzazione del nostro borgo antico. In questo studio, abbiamo scoperto che Brolo, era a tutti gli effetti un borgo marinaro. Con delle caratteristiche e peculiarità, singolari, quasi uniche. Il mare, nella straordinaria costa in cui ci troviamo, ce l’hanno anche gli altri paesi vicini, ma Brolo è un unicum invidiabile, un’anomalia storica, è l’unico borgo medievale che si trova nella costa, che dobbiamo, sottolineo dobbiamo valorizzare, custodire come un fratello minore, anzi, come un papà vecchietto che ha bisogno di qualche attenzione in più, e noi come figli, abbiamo l’obbligo per tutto il bene che ci ha dato, di prendercene cura”.
Ben fato, ben detto.