La Federazione di Messina del Partito della Rifondazione Comunista esprime la più ferma condanna per l’ennesimo crimine di guerra compiuto dal governo israeliano, il quale, in aperta violazione del diritto internazionale, ha deliberatamente bombardato il territorio di uno Stato sovrano, l’Iran.
il comunicato stampa
Questo gesto, perpetrato dal criminale di guerra Netanyahu, con l’evidente approvazione e l’implicito sostegno del governo USA di Donald Trump, mostra ancora una volta come a Israele sia consentito ogni crimine, dal genocidio a Gaza al bombardamento, reiterato nel corso degli anni, di altri Paesi.
Questo è stato finora possibile non solo per l’appoggio incondizionato e interessato degli USA, di cui Israele rappresenta il principale gendarme nell’area mediorientale, ma di quasi tutti i governi Europei, a cominciare da quello Italiano, e del nostro sistema mediatico, che tende sempre a sminuire e a giustificare i crimini israeliani con trucchetti semantici, omissioni, mezze verità, vere e
proprie menzogne.
Oggi però siamo, se possibile, di fronte a un salto di qualità: non si tratta solo di indignarsi di fronte all’ennesimo atto di arroganza e violenza dello stato israeliano, ma denunciamo l’irresponsabilità di chi soffia deliberatamente sul fuoco della guerra nella delicatissima area mediorientale, in questo
drammatico momento storico, in cui siamo ormai a un passo dal precipitare nella terza guerra mondiale dispiegata.
E’ assurdo come in questo contesto le diplomazie balbettino e si pensi solo a varare inutili piani di riarmo. Spetta dunque ai popoli riprendere in mano il proprio destino e far sentire forte la propria voce perché si isolino e si fermino i criminali e si torni a parlare di pace.
Chiediamo al nostro governo, alle industrie, alle università, di cessare ogni collaborazione con lo Stato di Israele, quanto meno nel campo militare e tecnologico.
Nel nostro territorio, la Regione Siciliana, la Città metropolitana di Messina, i Comuni della provincia a partire dal Comune di Messina, possono seguire l’esempio di altre Regioni e Comuni che già hanno interrotto ogni relazione istituzionale con lo Stato di Israele. Anche qualora tali relazioni fossero a oggi scarse o addirittura inesistenti, una tale dichiarazione di principio avrebbe un grande valore simbolico.
Invitiamo i consiglieri di tali Enti a presentare ordini del giorno nelle proprie istituzioni che vadano in questa direzione, così come chiesto da molte ong che operano a Gaza.
Continueremo a mobilitarci a sostegno della popolazione civile di Gaza, contro ogni crimine di guerra, per la Pace.
Il Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
Alfredo Crupi