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Via libera alla riforma degli appalti. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato questa sera con 54 voti a favore il disegno di legge predisposto dal governo per adeguare la normativa siciliana a quella nazionale in materia di appalti. Un passaggio che si era reso necessario anche dopo una sentenze della Corte costituzionale. Hanno votato a favore Mpa, Pdl-Sicilia, Pd, Udc e l’unico deputato di Api. I parlamentari del Pdl ‘lealista’ sono usciti dall’aula e non hanno partecipato alla votazione. Il testo integra la riforma che era stata varata dall’Ars nel maggio scorso, e ha avuto un iter travagliato restando inceppato per diverse sedute, in cui era mancato anche il numero legale. Nel corso dei lavori di questo pomeriggio, presieduti dal presidente dell’Ars, Francesco Cascio, l’Aula ha proceduto speditamente all’esame dei nove articoli anche grazie al ritiro di molti degli emendamenti presentati dopo la riscritture integrale di talune norme da parte del governo. “Approviamo stasera una legge che adeguandosi alle direttive Ue ed al quadro nazionale, al termine di un lungo dibattito, avvia un processo di riforma anche nel settore degli appalti. In particolare sottolineiamo l’approvazione dell’articolo 4 con il quale, scorporando dall’importo appaltato le voci relative a sicurezza e personale, viene tutelata la sicurezza sui luoghi lavoro ed il mantenimento del diritto per il lavoratori. Altrettanto importante appare l’articolo 8, che introduce un criterio innovativo tramite il protocollo di legalita’ a tutela dei lavoratori. Accanto ad una legge che e’ destinata a rilanciare il settore degli appalti, per il quale devono essere garantite le condizioni di legalita’, sosteniamo cosi’ anche il mondo del lavoro”. Lo afferma il deputato Mpa Fortunato Romano, segretario della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars.
RIFORMA APPALTI – Romano (MPA), con nuova legge tutelato anche il lavoro
