LA RISPOSTA ALLA NOTA PUBBLICATA SUL QUOTIDIANO DELLA CITTA’ DA UN ADDETTO AI LAVORI.
…Sono i nostri figli che ci rimproverano di avere deturpato un patrimonio senza apportare nessun beneficio.
Riceviamo e pubblichiamo il contenuto della nota inviataci da Franco Tiano, restando disponibili a pubblicare, sul tema, altri contributi.
Siamo cresciuti con l’idea che dire la verità nei confronti dei politici e degli amministratori, ci metta fuori da possibili opportunità di lavoro e quant’altro. Vorrei essere chiaro, questo Assessore non ha i numeri per rappresentare la categoria, ha altre qualità, che in seguito riporterò. Sarebbe stato giusto assegnargli, nel suo ambito di competenza, la Presidenza del Teatro Vittorio Emanuele I tempi cambiano ed io sono interessato soltanto al cambiamento. E’ vero, siamo stati ricevuti in uno dei palazzi storici della città, a dire il vero un poco sprecato per un assessorato che produce energie essenzialmente per Eventi. In quella circostanza proposi l’iniziativa del prendi tre e paghi due, spiegandone la dinamica e l’origine, che risale ai tempi dell’Assessore Milanese, Dott. Formigoni. Altri proposero il sito internet, bellissima ed essenziale proposta, che non sarà facile, però, fare decollare su una vetrina internazionale ed intercontinentale, se non si ha idea di come fare o se non ci si affidi alla qualità di un’offerta appetibile ed attrattiva, come è giusto che debba essere quella della città di Messina. Su questo bisogna lavorare molto e con dovizia di competenza ed efficacia. Spero che lei ci possa dedicare del tempo, come farò io se mi verrà richiesto, perché è necessario che si ottengano risultati. Tuttavia sarebbe necessario che le competenze di un Assessore e dei suoi “esperti” nominati, colmino questo vuoto di operosità tecnica, per ottenere gli obiettivi riguardo le iniziative che si propongono, come quella del tre per due e della piattaforma.
Forse l’Assessore Caruso, confida in lei, nel suo tempo e nella sua professionalità. Ora che ci penso, probabilmente è questo ciò che l’Assessore Enzo Caruso voleva farmi intendere quando ha affermato che non sono io a dovergli dare lezioni e che le avrebbe prese soltanto da chi lo avrebbe fatto volere in alto. Dott. Emilio Lisciotto, se è lei a cui si riferiva il Prof. Caruso, la prego, mi faccia finalmente volare in alto, lo faccia per i nostri figli.
Ritornando all’offerta tre per due, la mia intenzione è stata quella di dare un serio contributo alla città quando l’ho proposta. La riunione a cui mi ha invitato l’Assessore Caruso, l’ho onorata eccome, dando un contributo altissimo con questa proposta, l’idea è stata sposata anche da lei, che diciamolo pure, è sempre stato scettico e oppositore della mia politica turistica. Lo abbiamo sperimentato all’interno della Fiavet e siamo stati per tanto tempo interessati più ad una concorrenza che ad un’intesa commerciale o politica. Credo che questa sia una fase in cui bisogna mettere da parte i singoli interessi, per fare strada a modi diversi di vedere la cosa pubblica. Non un’opportunità da sottrarre ad altri, ma una opportunità da cogliere per il bene dei giovani. Fare tutto e bene, ma non per noi, se non per la città, che merita di più. Difendere una persona perbene come il Prof. Enzo Caruso è apprezzabile, ma di mezzo ci sta il futuro dei nostri figli ed allora, senza perdere tempo, poichè il tempo è denaro, mi sono precipitato a mandare una lettera riservata al Sindaco Cateno De Luca per chiarire la mia posizione nei confronti dell’Assessore Caruso.
Non ci sto a farmi fagocitare in un sistema che continua a favorire altro rispetto al merito, l’approssimazione rispetto alla consapevolezza, l’interesse dei pochi rispetto a quello della comunità. Amo Messina, spero che ne esca vincente. Io ci sarò se verrò chiamato a dare una mano quando bisognerà mettere in chiaro le storture, soprattutto per dire come stanno realmente le cose in modo tale da non illudere i nostri giovani e poi riconsegnargli una città diversa da come loro l’immaginano. Se facessi diversamente sarebbe come applaudire ad un infermiere per avere ottenuto il coordinamento scientifico di un gruppo di Professori di Medicina oppure il direttore d’orchestra senza conoscere la musica. Con tutto il rispetto per gli infermieri, dubito che possano tradurre in obbiettivi, le proposte dei Medici. Di seguito allego la lettera che mi sono permesso di inviare al Sindaco Cateno De Luca: Gentilissimo Sig. Sindaco, Cateno De Luca, colgo l’occasione, innanzi a tutto, di complimentarmi con lei, per la sua capacità di leggere la politica e stare nella politica, con una marcia in più rispetto tanti altri. Mi complimento soprattutto, per la sua indubbia e naturale professionalità amministrativa nel settore pubblico. In meno di due anni, lei ha saputo leggere, interpretare ed in parte risolvere, con vero virtuosismo, atavici problemi di contabilità pubblica, quindi di bilancio ed ha dato risalto all’ufficio di Finanzia Pubblica, ben gestito e seguito dall’ottima Vice Sindaco, Signora Carlotta Previti, per recuperare fondi ed eseguire lavori. Mi complimento con lei che ha già dato segnali di qualità nei servizi e non ultimo in quelli legati alla pulizia delle strade ed alla differenziata. E’ Migliorata la potatura delle piante, la manutenzione delle strade e soprattutto non ci sono stati lamentele, dopo anni ed anni, nell’erogazione dell’acqua. Salvo qualche eccezione, sono diminuite le critiche in quasi tutti i settori della cosa pubblica. E’ chiaro che non siamo in un punto d’arrivo, ma posso affermare, con onestà intellettuale e senza strumentalizzazioni di nessun tipo, soprattutto politiche, che siamo arrivati ad un buon punto di partenza.
Personalmente non accetto che qualcuno tenti di smentirmi in quello che ho riportato, perché è dalla buona amministrazione che può arrivare un beneficio per tutti.
Nessuno di noi messinesi, signor Sindaco, può contestare ciò che è evidente, soprattutto perché, noi tutti, abbiamo avuto e continuiamo ad avere il nostro grado d’inciviltà e di responsabilità, sullo stato penoso in cui lei ha trovato Messina. E’ chiaro, On. Cateno De Luca, che non le scrivo queste mie righe per adularla o espormi a sua difesa, rispetto a quanti, nell’opporsi a lei, scrivono diversamente. Con la stessa onesta intellettuale, pertanto, le dico che nei settori produttivi della città ed in particolare in quello turistico, dove lei potrebbe accantonare una notorietà indescrivibile, che lo porterebbe ad essere ricordato nei tempi, sta dedicando pochissima attenzione e maturando notevoli dissensi. Certamente non ascrivibili alla sua persona, non essendo un tecnico e nemmeno un politico con lo sguardo a questo meraviglioso settore, ma è sua la responsabilità di affidarsi a chi ha merito. Veda Sig. Sindaco, lei potrebbe pensare che io ce l’abbia con il suo Assessore Enzo Caruso o sia direttamente interessato a sedermi sulla poltrona che ha assegnato a lui.
Nulla di tutto questo. La mia è una riflessione libera e non condizionata, da un “do ut des”, politico o sociale. Non la conoscevo, se non per fama politica, e soprattutto non l’ho votata e non lo farò se i nostri ideali non s’incontreranno in un progetto di città, regione oppure in un programma politico condiviso. Tra l’altro, politicamente parlando, non le potrei garantire altro che il mio semplice voto. Cerco di contribuire, con la mia esperienza e le mie idee, a quel progetto comune a tutti i cittadini, che è di trattenere i nostri giovani a Messina, di offrire loro un futuro migliore. Bisogna mettere a regime tutti i nostri beni, materiali ed immateriali, tra queste, le risorse primarie, che secondo me, sono il grande patrimonio umano e professionale, che la città possiede, ma conserva e nasconde per fare spazio ai nominati della politica, ai portatori di voti e servizi, che nulla hanno a che fare con la crescita sociale, ma con quella politica del partito di turno. Lei pero, non ha bisogno più di loro, la gente, i miei concittadini, la amano di suo, almeno una grande maggioranza.
E’ lei, pertanto, l’uomo giusto per il cambiamento di sistema. Il Turismo è un’industria, un insieme di servizi e di settori, che operano per l’accoglienza, il divertimento, la cultura e lo sport. Sottodimensionarlo ad un evento, anche di spessore, non è un esercizio che produrrà benessere o che tratterrà i nostri figli dall’andarsene via. Ci provi con qualcuno che abbia la capacità di unire i professionisti, di leggere il loro grido di dolore, d’intuire le necessità e di tentare di mettere a frutto ogni possibile opportunità e progettualità. Non un coordinatore assente ed incapace di leggere le proposte o le problematiche. Una persona che non sappia tradurle in iniziative condivise e produttive. Abbiamo bisogno di capitale umano e competenze. Queste sono le vere risorse che mancano per una politica turistica all’altezza di una città come Messina. Per l’amico Prof. Enzo Caruso, può bastare la delega agli eventi. Credo che in questo possa dire la propria ad alta voce. Non propone i soliti “ballitti e cocktail” da sagra della costardella, ma rappresentazioni culturali di spessore, che piacciono ai Messinesi e non soltanto. Cambi, rimoduli le deleghe e voli in alto, questo è il momento. Lo faccia per lei e per il futuro dei giovani. Gli unici che la potranno ripagare nella maniera più appropriata, ricordandosi di lei.
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