RITA ATRIA – L’amministrazione comunale di Brolo oggi la ricorda
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RITA ATRIA – L’amministrazione comunale di Brolo oggi la ricorda

Esattamente 29 anni fa, una settimana dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, si tolse la vita Rita Atria, testimone di giustizia che proprio al giudice Borsellino aveva confidato i rapporti tra Cosa nostra e la sua famiglia.

La verità vive

L’Amministrazione Comunale di Brolo oggi ricorda questa giovane coraggiosa, ripudiata anche dai genitori, ma che con determinazione incarnava la volontà di cambiamento e parlava del suo sogno di un mondo migliore e più onesto partendo dalla battaglia contro «la mafia che è dentro di noi e il nostro modo sbagliato di comportarci».
A Brolo, la sala multimediale di via Marina, le venne così dedicataed in quella sala dopo qualche mese, durante un incontro zeppo di pathos, venne consegnata la cittadinanza onoraria alla cognata Piera Aiello.

“Un fiore che non morirà mai… Rita Atria” disse allora Salvo Messina, che da sindaco volle quell’intitolazione, grazie anche al encomiabile lavoro di raccordo che allora fece e che fa tutt’ora Nadia Furnari, che si batte da anni contro illegalità, la malapolitica e tutte le mafie.

La sala le venne intitolata l’otto marzo, giorno dedicato alla donna, del 2009, giorno scelto non a caso, quando la società civile di Brolo fece una scelta importante.

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Una scelta  che avveniva ad un anno dall’intitolazione di uno slargo al “giudice ragazzino” Rosario Livatino.

E che fece seguito a quella delibera, l’01.04.2009, con la quale il consiglio comunale del tempo concesse a Piera Aiello, già testimone di giustizia, la cittadinanza onoraria del paese. A presiedere quell’assemblea c’era Francesco Moscato, ed anche una giovanissima Irene Ricciardello, dai banchi dell’opposizione votò quella scelta, qaule segno di unità e d’impegno di tutta l’amministrazione, mentre era sindaco Salvo Messina.

Il Presidente Moscato sottolineò i sentimenti di partecipazione e di grande interesse cheavevano animato i preparativi dell’evento mentre porgeva a nome proprio e del Consiglio Comunale il benvenuto a Piera Aiello, presente, sotto scorta, in un ambiente blindato dove erano vietate telecamere, telefonini e macchine fotografiche.

Moscato ricordò che quell’evento seguiva a quello di giorno 08 marzo, nel quale, con la celebrazione di una “ ragazzo-coraggio”, si è intitolata la biblioteca multimediale del Comune di Brolo Rita Atria.

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Nuccio Ricciardello, oggi tra i primi e postare quanto pubblicato sui social dall’amministrazione guidata da Pippo Laccoto, si legge negli atti della delibera di assegnazione della cittadinanza onoraria, allora consigliere comunale, disse: “L’iniziativa de quo non si può concludere con la sola consegna della cittadinanza ma deve essere una spinta ad agire per la legalità nel quotidiano”.

Tempi di grande impegno

… che videro realizzarsi monumenti in ricordo di Peppino Impastato, ai Martiri di via Fani e Aldo Moro, e poi ancora assemblee, teatro, concerti, incontri, testimonianze in un’attivismo civico importante. Un patrimonio di tanti, di tutti. I giovani di Brolo sembravano davvero i grandi protagonisti di un risveglio.

 

 

26 Luglio 2021

Autore:

redazione


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