RIVOLTA DEL VESRO – Sono passati 729 anni.
Cronaca Regionale

RIVOLTA DEL VESRO – Sono passati 729 anni.

anniversdario_siciliaUna messa commemorativa per rimembrare il 729° anniversario della rivoluzione del vespro

AD organizzarla sarà il Frunti nazziunali sicilianu, Giovedì 31 marzo alle ore 13.00 a   Palermo – presso la chiesa del Santo Spirito, ( all’interno del cimitero di Sant’Orsola).

Il 31 marzo del 1282,  – precisano glòi organizzatori – a Palermo, esplose la grande rivoluzione per l’indipendenza della nazione siciliana, e non un moto razzista anti-francese.

‘U F.n.S.ne invera il ricordo separando dalle riscritture postume.

il comunicato stampa:

I SIGNIFICATI DI UNA DATA E DI UN EVENTO STORICO.

Innanzi tutto, ci permettiamo di fare una puntualizzazione: IL 31 MARZO DEL 1282, A PALERMO, ESPLOSE LA GRANDE RIVOLUZIONE PER L’INDIPENDENZA DELLA NAZIONE SICILIANA, E NON UN MOTO RAZZISTA ANTI-FRANCESE.

La Sicilia, infatti, era stata, con la violenza, “ANNESSA” al REGNO di CARLO D’ANGIO’, Sovrano “italiano”, peraltro appoggiato dalla maggior parte degli “STATI” pre-unitari italiani dell’epoca.  Ad iniziare dallo Stato Pontificio.

Chiariamo pure che, in quell’epoca in particolare (1282-1372), in Sicilia si parlavano diverse lingue, alcune delle quali del ceppo GALLO-CELTICO, senza discriminazioni razzistiche o, peggio, linguistiche.  Il provenzale era una lingua molto usata e non a caso la parola d’ordine del VESPRO (ANTUDU) pare che avesse radici provenzali.
Precisiamo questi particolari per evidenziare la INCONSISTENZA e la “CATTIVERIA” dell’aneddoto secondo il quale i ribelli siciliani avrebbero ucciso molti francesi (e dagliela!), individuabili per le difficoltà con le quali questi ultimi avrebbero pronunciato la parola siciliana: “CICERI”.

Ricordare, quindi, il VESPRO come rivoluzione ANTI-FRANCESE è riduttivo e “depistante”. In quanto riflette gli interessi politici del periodo risorgimentale italiano, fra l’altro miranti ad OMOLOGARE la storia della Sicilia con quella delle regioni settentrionali d’Italia. A qualsiasi costo.

Anche a costo della Verità.

Detto questo, ci permettiamo di comunicare che GIOVEDI’ 31MARZO 2011, alle ore 13, a Palermo, nella Chiesa del SANTO SPIRITO, – all’interno del Cimitero di SANT’ORSOLA, – su iniziativa dell’FNS, sarà celebrata la MESSA in Suffragio dei Caduti della Rivoluzione stessa.

Sul Sagrato della Chiesa del Santo Spirito, il 31 marzo del 1282, scoppiò, infatti, la prima scintilla della Rivoluzione del Vespro e della successiva guerra di Liberazione.  La guerra sarebbe durata complessivamente novant’anni.  Nel corso dei quali il Popolo Siciliano avrebbe compiuto prodigi di valore.

Su quell’EVENTO STORICO, “sopravvissuto” alle manovre depistanti della Cultura Ufficiale (che lo ha collocato fra le pagine BUIE della STORIA MANIPOLATA o addirittura NEGATA), sopravvivono, fortunatamente, inoppugnabili testimonianze documentali e storiografiche, anche a livello internazionale.

E la Rivoluzione stessa e la successiva guerra, che si sarebbe protratta per novant’anni, rimangono un “UNICUM”, che è stato ed è motivo di orgoglio e di riflessione per il Popolo Siciliano, il quale – sfuggendo alla vuota retorica ed alle interpretazioni dei secoli diciannovesimo e ventesimo – vuole oggi recuperare la memoria storica e la verità.

Belle o brutte che siano.

Alla cerimonia interverranno anche delegazioni provenienti da tutta la Sicilia.

Così come è avvenuto negli anni scorsi, gli EMIGRATI SICILIANI – o, per meglio dire, i SICILIANI della DIASPORA –  organizzeranno, nelle rispettive realtà, iniziative culturali e/o religiose, per ricordare la grande Rivoluzione Nazionale Siciliana e la successiva lunghissima Guerra di Liberazione della Sicilia.

E’ previsto anche l’intervento del Prof. Corrado MIRTO, che è il maggiore storico vivente della Rivoluzione e della Guerra del Vespro, e che è il Presidente del Fronte Nazionale Siciliano “Sicilia Indipendente”.

ANTUDU !

Giuseppe SCIANO’ – Segretario Politico FNS

28 Marzo 2011

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist