ROSALIA RICCIARDI – “La guerra sotto i riflettori: il pantano del Vietnam”
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ROSALIA RICCIARDI – “La guerra sotto i riflettori: il pantano del Vietnam”

LA GUERRA IN VIETNAM

L’autrice alla sua dodicesima pubblicazione.

“La guerra sotto i riflettori: il pantano del Vietnam”.

Questo il titolo del nuovo libro della scrittrice Rosalia Ricciardi e di Valerio Zoni sul ventennale conflitto che rappresentò lo spartiacque tra il vecchio modo di fare la guerra, il più possibile “riservato”, e il nuovo ampiamente pubblicizzato dai media.

“Il mio ultimo lavoro – spiega l’autrice – offre spunti di riflessione su una guerra che ha segnato un’epoca, quella della guerra fredda. Chi sono i reduci del Vietnam? Come hanno vissuto il ritorno a casa? Il Vietnam nella memoria collettiva.”

E ancora, le motivazioni che hanno portato alla sconfitta degli americani – che erano intervenuti per spalleggiare il dittatore vietnamita Ngo Dinh Diem – contro l’avanzata “del comunismo”.

Lo studio, ricco di spunti e riflessioni storico-politiche, traccia una particolareggiata disamina su un argomento ancora per certi versi controverso, le cui ricadute ideologiche sono oggi presenti e inquietanti più che mai nello scacchiere mondiale, agitato da pericolosi venti di guerra. Il libro Edito da Amazon direct Publishing può essere ritirato su Amazon nella prestigiosa versione con la copertina rossa.

L’autrice ha all’attivo una copiosa produzione letteraria e poetica di tutto rispetto.

I suoi libri: “Operazione Husky: La storia dello sbarco alleato in Sicilia nel 1943” – “Un cuore senza spine” – “Sicilia antica du me cori” – “L’origine del brigantaggio post-unitario in Sicilia, I provvedimenti delle istituzioni e i legami con la mafia” – “Una finestra spalancata sulla Rocca” (coautrice Mary Manasseri) – “Polizia locale, la prova orale nel concorso” – “Il filo di lana” (coautrice Mary Manasseri) – “Lo specchio del tempo” – “Canzoni sotto la luna” – “Il giglio nero” – “Il canto dei giorni”.

Enzo Caputo

 

il libro:

Il conflitto del Vietnam, ha cambiato l’America sia all’interno che a livello internazionale, ponendola in un contesto geopolitico sicuramente cambiato.
Con l’inizio delle contestazioni studentesche che – dalle Università americane – si sono espanse a macchia d’olio fin oltre oceano, il mondo ha visto la debolezza del ‘gendarme del mondo’. Inoltre, il conflitto in cui gli Stati Uniti si erano impantanati da troppo tempo, è entrato per la prima volta nelle case degli americani e poi in quelle di gran parte della popolazione mondiale grazie agli inviati di guerra che, ogni santo giorno, documentavano direttamente quello che avveniva sui campi di battaglia, rischiando in prima persona.
Nasce così la professione dell’inviato di guerra che, gettando il cuore oltre il filo spinato, disdegna le indicazioni che vengono dall’alto e filma la realtà, senza filtri.
Seguendo un filo temporale, si è proceduto ad analizzare e ricercare come il conflitto in Vietnam è stato “dipinto” artisticamente, sia a livello cinematografico, sia nella discografia e sia nel campo della letteratura.
È stato trattato l’argomento amaro dei reduci e del loro “ritorno a casa”, ovvero sul come siano stati trattati dagli stessi americani, dal proprio governo e dall’opinione pubblica del tempo, di come stiano stati emarginati nei primi anni dopo la fine del conflitto e, infine, di come è cambiata nel corso del tempo la considerazione verso di loro.
Si è messo pure in rilievo, altresì, come il governo americano non abbia riconosciuto ai veterani del Vietnam la sindrome da stress post traumatico, riconosciuta successivamente ai reduci delle altre guerre.
E grazie ai social network abbiamo avuto l’onore di poter intervistare direttamente alcuni reduci del Vietnam, i quali ci hanno raccontato degli anni delle contestazioni e del loro difficile ritorno a casa: grazie a loro ci siamo potuti confrontare con la terribile realtà della guerra, rabbrividendo.
Ai reduci di tutte le guerre, che hanno sofferto e recano dentro di sé i segni indelebili dell’orrore che sono stati costretti ad abbracciare, è dedicato questo libro.

17 Gennaio 2025

Autore:

redazione


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