A Brolo, all’indomani delle elezioni regionali, è il momento della scontata resa dei conti?
Si inizia dalla giunta comunale?
Il sindaco Laccoto, fresco di rielezione all’ARS tra le file della Lega di Salvini (che ha salvato in provincia di Messina e che lo ha salvato offrendogli un punto di appoggio), dopo lo scampato pericolo che ha visto il suo seggio in bilico fino alle prime ore del mattino del giorno dopo dello scrutinio, allo scoccare del settimo, ha dato il via alle danze.
i soliti noti
Gli imputati, noti dalla vigilia, sono principalmente due: gli assessori Nuccio Ricciardello e Maria Vittoria Cipriano.
Entrambi rei, manco a dirlo, di non aver sostenuto la candidatura del neo leghista all’ARS.
Ma se a Ricciardello potrebbero toccare le attenuanti della militanza di lungo corso nella destra post missina, partito di governo alleato della Lega, alla Cipriano non verrà perdonata la candidatura del marito, l’avvocato Luca Frontino, in una lista direttamente concorrente a quella dei salviniani messinesi (ma non solo questo).
Ad alleviare la posizione di Ricciardello ci sarebbe il noto pragmatismo di Laccoto, già totalmente a suo agio nella nuova ricollocazione di centro destra, dopo decenni di militanza nel fronte opposto.
All’ex ex Renziano (ma anche ex Genovesiano, ex piddino e non ultimo Germaniano, cosa vista quasi come un karma da rientro), abile manovriero e forte dell’attuale alleanza strategica con il ras delle preferenze e della sanità, il catanese Sammartino, suo sponsor nell’approdo al partito di Pontida insieme al nulla osta di Nino Germà, la ricollocazione sul fronte governativo potrebbe portare, se non la tanto agognata poltrona da assessore regionale, ad un rinnovato ruolo di rilievo in quella commissione Sanità che alla prima esperienza vide il brolese perfettamente a suo agio.
Per questo, mettersi contro Fratelli d’Italia, silurando il referente brolese dalla Giunta Comunale, potrebbe avere delle controindicazioni. Cosa che il sindaco\onorevole ben sa e valuta con attenzione.
lo scotto
Diversa la posizione della Cipriano, che già pagava il prezzo di uno scontro interno tutto al femminile scoppiato praticamente all’indomani delle elezioni.
Alla brava docente, in sostanza, non è mai stato perdonato di brillare, pur se neofita, anche nel ruolo di assessore quasi per caso. I malumori ed i mal di pancia, soprattutto “rosa” manco a dirlo, per via del cospicuo e per certi versi imprevisto bottino di preferenze inattese per una esordiente, unito ad una capacità operativa ed una presenza scenica senza eguali nell’attuale giunta, sono stati evidenti sin dà subito.
Nonostante le grandi manovre per smussare angoli, spigoli, ma anche evitare pericolose sabbie mobili non sempre hanno evitare che il disagio politico emergesse in maniera evidente.
per i bene informati
Al pragmatismo di Laccoto, che potrebbe indulgere in vista delle amministrative del 2023, si oppone il diktat delle “quote rosa” capeggiata dal pezzo da 90 delle preferenze, l’assessore Tina Fioravanti che, a sentire i ben informati sarebbe arrivata ad un perentorio, “o lei o io”.
A nulla è giovato il fatto che la candidatura dell’avvocato Frontino nella lista del MPA è valsa la rielezione, per il rotto della cuffia, del figlio di quel Francantonio Genovese a cui l’onorevole Brolese, in politica, deve praticamente tanto. La riconoscenza, è notorio, non sempre alberga tra i politici di casa nostra.
dalla riunione serale
Ieri sera, nella riunione di gruppo convocata d’urgenza – ma già annunciata sul finire della settimana scorsa – per importanti comunicazioni, il Sindaco – assente la Cipriano a cui si da per certo che stato comunicato il siluramento già nel pomeriggio – ha preannunciato l’azzeramento della giunta (questa è una certezza).
Bisogna vedere se le voci su questa svolta decisamente drastica diventeranno certezze, ma anche da vedere i ruoli assunti dai presenti al cospetto del “capo” e delle nuove strategie amministrative, sempre in vista della scadenza amministrativa ormai in vista.
la giunta Laccoto bis
Tra qualche giorno, forse anche prima, espletata la solita ammuina, la giunta Laccoto bis, al netto dei siluramenti e possibilmente allargata a 5 in ottica elettorale, farà il suo esordio nella configurazione già scritta settimane addietro.
Si vedrà se le promesse elettorali diventeranno certezza – anche se in questo versante si dice ci sia qualche riottosità vagante – , se si opterà di pescare, nel consiglio comunali, gli eventuali nuovi nomi da inserire nell’esecutivo, dando così spazio a nuovi rientri, ma anche se ci sarà qualcuno che opterà di rinunciare al ruolo di consigliere per approdare nell’esecutivo, con tutti i rischi politici del caso, ma anche del poco tempo disponibile per strutturale un nuovo assessorato.
E comunque a Brolo sarà anche tempo di fare una serie analisi del voto, che già senza grande impegno, offre spunti interessanti di riflessione e valutazione anche in proiezioni future.
(SFRUCULIUS EVOLA)