S’AGATA MILITELLO – La chiamata “alle armi” che sa di conta elettorale
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S’AGATA MILITELLO – La chiamata “alle armi” che sa di conta elettorale

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Il punto della situazione in cui versa l’Amministrazione. A farla è il sindaco con un comunicato stampa, lungo, articolato, polemico quanto basta a sollevare un  vespaio. Eccolo nella sua versione integrale.

sant'agata tramonto 2015

 

 

 

La chiamata alle “armi ”

È evidente ed ovvia la difficoltà in cui versano tutti i comuni soggetti ai tagli dei trasferimenti statali e regionali, ad una riscossione dei tributi mediamente intorno al 10 % in epoca pre-Tares/Tari che a carico dei comuni dal 2013 ha aggravato ulteriormente la liquidità di cassa ed aumentato esponenzialmente i crediti non esigibili limitando le capacità di spesa stessa dopo l’applicazione del nuovo sistema contabile dell’armonizzazione già nel 2015.

È talmente evidente che anche il capo dell’opposizione se ne è reso conto!

Infatti è encomiabile l’atto ispettivo al governo da parte del senatore di Sant’Agata su  i nuovi criteri contabili “che limitano l’accertamento dell’entrata alle somme effettivamente incassate.

Infatti l’applicazione rigida di questa norma rischia di creare grossi problemi ai comuni, che si ritroveranno disavanzi di amministrazione e sforamenti del patto di stabilità.

Vincolare i bilanci di previsione alle somme certe al momento del rendiconto vuol dire mettere in forte difficoltà i comuni, che rischiano di dover applicare pesanti tagli, con gravi conseguenze sui servizi erogati ai cittadini”.

Peccato che quando ci si erge ad oppositore dell’attuale amministrazione, non si riconosca le difficoltà economiche in cui versano per l’appunto tutti gli enti ed in particolare Sant’Agata per quello che è stato lasciato in eredità!

In effetti questo è quello che è successo per il Comune di Sant’Agata di Militello nella stesura del bilancio di previsione del 2015 che ha visto tagliati tutti i capitoli di spesa per raggiungere il pareggio di bilancio ed il rispetto del Patto di stabilità.

E poi a nulla serve andare a ricordare se nel 2010 l’avanzo di amministrazione risultava intorno a 2 milioni e 400 mila euro e casualmente la cassa risultata positiva di circa 180Mila euro per la rara coincidenza di trasferimenti regionali giunti prima della chiusura dell’anno, quando i sistemi contabili sono cambiati e sono anni luce dai tempi passati in cui si poteva amministrare con capacità di spesa illimitata basata solo su entrate difficilmente esigibili e non realizzate.

Relativamente all’argomento del tesoretto di “250 mila euro” non impiegato, trattasi di un fondo vincolato del bilancio previsionale 2015 che non è stato possibile utilizzare per fare manutenzioni di strade , verde pubblico, fogne, rotonde poiché approvato in Consiglio comunale il 4/1/2016 e non entro il mese di dicembre 2015.

In ogni caso non è stato perso e va programmato e speso nel 2016.

Discutibile appare ai più il ragionamento esposto sul “ruolo di grande centralità detenuto dalla nostra Sant’Agata, ai tempi della precedente sindacatura, ora perso ” (le cui conclusioni sono state ritenute ovvie e scontate a tal punto che sarebbe del tutto inutile dissentirne. Sic!), quando lo stesso assunto va a cozzare con l’inserimento del nostro comune nelle Aree Interne svantaggiate grazie alle carenze socio-assistenziali, allo spopolamento ed alla lontananza dai centri di attrazione emerse dai dati statitici del 2011, mentre comuni come Patti , Cefalù, Capo d’Orlando, Acquedolci, Torrenova e Caprileone non sono state inserite.

Dopo le accuse portate all’attuale Amministrazione comunale di immobilismo lo stesso Presidente del consiglio, nella qualità di tecnico, ha chiarito l’assenza di responsabilità sui ritardi dell’attuale esecutivo per la realizzazione dei 18 alloggi popolari “Giovani Coppie “IACP via Telegrafo.

Per il passato……. invece indica solo errori e responsabilità degli “uffici comunali ” e dello IACP . E la responsabilità politica dell’amministrazione di allora?

Così come per il completamento dei lavori del porto per il quale non ci sarebbero stati rallentamenti se i procedimenti non fossero stati inficiati da attività giudiziarie civili e penali, di cui l’ultima in ordine di tempo propria di questi giorni per l’espletamento della gara d’appalto del 2010, frutto verosimilmente di una mala gestione delle varie fasi del finanziamento che risale al 2004.

Il presidente Scurria potrà dire “tutta responsabilità degli Uffici”.

E dove è finita l’assunzione della responsabilità politica da parte di tutti quegli esponenti e sostenitori della passata amministrazione per l’attività amministrativo-gestionale svolta nella precedente legislatura palesata durante una conferenza stampa del dicembre 2013?

Nessun finanziamento è stato perso a causa di responsabilità attribuibili a questa amministrazione.

Molto invece si è fatto per salvarne alcuni gravemente compromessi quale la riqualificazione di Villa Falcone Borsellino mancante dei pareri dei vari organi competenti ed interessata dalla vicenda giudiziaria del febbraio 2014.

Altro che sconvolgimento del progetto originario.

Il servizio rifiuti passato alla gestione diretta del comune risente di una eredità lasciata dalla fallimentare Gestione ATO difficile da sostenere per i cittadini che hanno l’onere di sopportarne l’intero costo e da un Piano Regionale delle discariche inadeguato.

Nonostante ciò le condizioni igienico ambientali del nostro comune sono apprezzabilmente buone in considerazione delle risorse disponibili  e del fatto che si è ottenuto un notevole risparmio con l’espletamento dello spazzamento in House che è andato a compensare il maggiore costo dello smaltimento nella discarica più lontana.

Tralasciando altre argomentazioni che saranno ampiamente discusse a breve periodo, a giudizio della stragrande maggioranza, la chiamata alle armi nel dibattito organizzato dall’associazione politico-culturale “Santagata Informa” è sembrato essere solo finalizzato ad una mera conta elettorale fatta passare per una (pseudo) analisi, superficiale e vuota, contro l’azione amministrativa dell’attuale esecutivo e dalla quale tuttavia non sono emerse particolari criticità.

 

Comunicato stampa

22 Aprile 2016

Autore:

redazione


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