SALVINI & MELONI – Oggi a Messina
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SALVINI & MELONI – Oggi a Messina

Giorgia Meloni e Matteo Salvini, dopo aver definito liste e candidature, sbarcano in Sicilia per illustrare i programmi in vista dell’election day del prossimo 25 settembre, oggi a Messina anche se in luoghi diversi.

Ma le attenzioni erano soprattutto per il palco della Lega.

La Meloni ha scelto il luogo popolare per eccellenza, ‘a vucciria messinese, il mercato vascone, per la sua breve visita in riva allo Stretto prima di recarsi a Catania La leader di Fratelli d’Italia ha voluto rimarcare la sua specificità, anche nei confronti degli alleati, lei si sente “leader del popolo” e lo ribadisce anche facendo i selfie con i venditori di pesce e di frutta e già guarda al dopo 25 settembre, convinta che il centrodestra vincerà le elezioni.

Matteo Salvini con il quale Giorgia Meloni ha preso un caffè al volo al circolo tennis e vela ha incontrato i suoi alla  «Marina del Nettuno» . C’erano gli otto candidati all’Assemblea regionale siciliana della lista Prima l’Italia-Lega: l’imprenditrice Maria Aloisi; l’avvocato milazzese Antonella Bartolomeo; le messinesi Giovanna Pantò e Marilena Salamone; il capogruppo uscente della Lega all’Ars; Antonio Catalfamo; il sindaco di Antillo Davide Paratore e l’ex sindaco di Messina ed ex presidente della provincia Peppino Buzzanca.

Pippo Laccoto

Ma molte attenzioni erano rivolte al sindaco di Brolo, Pippo Laccoto, proveniente da Italia Viva, una vita nel Pd e prima amcora nella margherita, in Forza Italia e nella stessa DC, onorevole uscente all’Ars -7 legislature – . Di fatto l’ultimo grande acquisto della Lega nel messinese e che potrebbe avere l’aiuto, che farebbe la differenza, da parte di Nino Germanà, che comunque rimane amico di famiglia di Buzzanca, ma che a Brolo – quasi una chiusura di una lunga guerra politico-amministrativa, potrebbe suggellare un patto di non belligeranza.

Del resto la candidatura di Laccoto non è passata inosservata sullo scenario politico provinciale, creando dibattiti e discussioni in molti centri della provincia e non solo nell’ambito del Pd o di Italia Viva, vedi a Patti e nella stessa Brolo, dove il commento ironico-politico dell’ex sindaco Irene Ricciardello ha giocato sullo spostamento del baricentro politico della stessa amministrazione.

Ma tornando a Salvini.

Il leader della Lega è tornato sulla questione ponte sullo Stretto: “Bisogna partire con i lavori. Il ponte non è solo unire la Sicilia e la Calabria, ma è lavoro, tutela dell’ambiente, sviluppo, pulizia del mare. E’ unire l’Italia all’Europa, costa più non farlo che farlo. Ai siciliani non avere il ponte costa 5 miliardi all’anno. Non basta solo il ponte, serve l’alta velocità ferroviaria. Ma senza il ponte lo sviluppo non sarà mai garantito”.

La corda della vara
Nino Germanà –  candidato capolista per la Lega al Senato nel collegio della Sicilia Orientale –  ha voluto regale a Salvini “il più grande simbolo della nostra città: la corda della Vara, per suggellare un legame che va oltre le formalità e le campagne elettorali ma unisce le persone e resta nel tempo”.
29 Agosto 2022

Autore:

redazione


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