Sergio Caputo ramamricato per l’esclusione del suo “Il Garibaldi Innamorato”.
– Saverio Albanese – Sanremo– Nella serata dedicata al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, con i cnatanti in gara che si cimenteranno per questo straordinario evento, con alcune canzoni abbastanza significative per ricordare l’unificazione del nostro Bel paese è intervenuto il 56enne cantautore romano Sergio Caputo: “Sono molto dispiaciuto che la direzione del Festival abbia dimenticato di inserire, fra le canzoni scelte, l’unico brano italiano moderno che sia direttamente dedicato alla figura di Garibaldi ‘Il Garibaldi Innamorato’. Considerando il fatto che Garibaldi è stato l’artefice storico dell’Unità d’Italia –ha proseguito Sergio Caputo– e che la sua immagine è usata un pochino dovunque sui mezzi di comunicazione, particolarmente in televisione, come immagine-simbolo del 150º anniversario dell’Unità, ritengo sia una distrazione incomprensibile”. Ad onoro del vero questa esclusione lascia un pochino perplessi molti critici della kermesse sanremese anche perché, fra le canzoni selezionate, ci sono brani come “Parlami d’amore Mariù”, “Il cielo in una stanza”, “la notte dell’addio”, ma anche “Here’s To You” (tema del film su Sacco e Vanzetti): “I brani citati sono sicuramente tutti molto belli ma, francamente, non hanno un nesso logico col tema dell’Unità d’Italia –ha voluto precisare Caputo– ma la mia amarezza più grande è quella che da circa un anno a questa parte ricevo incoraggiamenti e lodi per aver scritto una canzone come ‘il Garibaldi Innamorato’, un brano che è entrato nella storia della canzone italiana, e che parla di Garibaldi a livello umano e poetico e al di là delle retoriche. Tra l’altro, un brano che è legato alla storia del Festival di Sanremo, dove nel 1987 l’ho presentata al grande pubblico. Mi sarei aspettato un invito anche simbolico al Festival– la chiosa finale del cantautore romano– oppure che la canzone fosse inclusa nella serata celebrativa. Sono molto stupito che ciò non sia accaduto”.

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