Tutti bravi ma….
Avete presente i film americani, scritti bene, girati bene, con un cast stellare inopinabile, stile Ocean eleven, che quando esci dalla sala dici:” si, tutti bravi ma questo film non dice niente”?
Ecco, questa è stata la prima serata del festival che nel complesso potremmo dire: 6. Cioè non insufficiente ma neanche niente di che.
Conti, Gerry Scotti e Antonella Clerici potevano benissimo essere sostituiti da uno speaker fuori campo, anche creato con intelligenza artificiale, che diceva i nomi e le canzoni dei cantanti.
Incommentabile il duetto Israele/Palestina, come incontro di pace, con “Immagine” per giunta, mentre Gaza è stata letteralmente rasa al suolo e per giunta Trump e Nethanyau vogliono sfollare completamente la striscia e annettere la Palestina agli Stati Uniti e quindi dare mano libera ad Israele per sradicare una volta e per tutte gli abitanti mussulmani e lo stato non stato. Una cosa terribile che mentre le due cantavano la canzone di Jhon Lennon sulla pace in medio oriente c’era la paura e la solitudine di un popolo in una scenonagrafia apocalittica, senza più niente, solo macerie.
Il messaggio del Papa “la musica come tramite per la pace” praticamente un bigliettino dei baci perugina.
E via dicendo, tutto così, nascosto, non detto, silenzio sotto i brani, niente rumore come chiesto da Gino Cecchettini per il brutale assassinio della figlia.
Sanremo deve essere un momento di aggregazione e di divertimento. Questa la frase standard da anni. Ma in Italia, esiste un palco dal quale si possono mandare messaggi forti su quello che sta succedendo a 10 passi da noi? Non mi pare.
Secondo me chi ha il privilegio di avere a disposizione un palco simile ha il DOVERE di fare rumore. Ma non possiamo neanche dare la colpa a i cantanti, perchè quelli che facevano rumore sono stati subito scartati e allontanati. Torno a sottolineare il brano escluso da Sanremo giovani di Martina Attili “eva e Adamo” e vi invito ancora una volta ad ascoltarlo e dirmi se quello non è un pugno allo stomaco che quando finisce la canzone ti lascia sgomento e ti fa pensare a quanta crudeltà c’è in giro, altro che armonia e silenzio
Jovanotti un tema lo porta, il corpo come limite ma anche come strumento per superare i limiti.
Brevemente i cantanti, nel complesso tutti buoni.
Gaia: non si smuove dal suo recinto di brano tra portoghese e italiano anche nella musica: 6
Gabbani, bella melodia, ottima interpretazione, niente altro 61/2
Rkomi, un brano più impegnato rispetto al solito , siccome mi piace faccio il professore che ha i suoi preferiti :7
Noemi; un momento di emozione, bellissima canzone di Blanco e Mahmood interpretata con eleganza con qualche sbavatura, ma sincera. Una delle canzoni più belle di Noemi in assoluto: 8 1/2
Irama. Ne arte ne parte, nonostante il tentativo di modulare l’orrendo timbro. Orpelli dappertutto , inutili. :4 e ½ per me un voto altissimo per un cantante scontato e fastidioso
Coma_Cose, il tormentone annunciato per tutto l’anno. Covano però sottotraccia una frase che dice tutto su come oggi le coppie si annullano dietro i cuoricini nei messaggi e un divano e due telefonini. :6 e ½
Simone Cristicchi: Finalmente una forte emozione, una scossa. Un testo impegnato di cui abbiamo già discusso, dietro un classico arrangiamento Sanremese. Si sentiva male e Cristicchi non ha cantato benissimo, ma ho riascoltato la canzone ed è davvero bellissima, non ha la forza di ” ti regalerò una cosa”, ma colpisce dritto al cuore: 9
Marcella Bella, mi rififiuto: 1
Achille Lauro: brano troppo uguale ad “amore disperato” ma sicuramente uno dei brani migliori del festival: 7 1/2
Giorgia, Qui la vera punta di diamante dell’edizione targata Carlo Conti. Impeccabile, emozionata, fuori gara. : 10
Willie Peyote: Ironico come sempre ma poco aspro, comunque sopra la media: 7
Rose Villain:Anche lei ricalca l’anno scorso, ma con un brano consapevole e più compatto. Mi è piaciuta molto: 7 1/2
Olly: Un pò di freschezza e di autenticità. Credo che abbia bisogno di un pò di tempo per scalare la classifica e lanciare con forza il brano: 8 1/2
Elodie: Cara Elodie non continuare questa inutile “guerra” con la queen Annalisa, perchè la perdi. Ha portato un brano con gli stessi autori, una linea melodica scelta ma che perde il suo timbro più blues che la contraddistingue. Il brano però è uno dei suoi migliori ed è sempre elegante anche se poco sincera musicalmente quest’anno: 7
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento:La novità. Portare in gara un producer e non un cantante, è vinta, Solo che davvero perchè ti sei portato i tre inutili rapper che non dicono proprio nulla?:6-
Massimo Ranieri, Un bel brano di Tiziano Ferro, riconoscibile, anche troppo e che quindi non lega con la voce di Ranieri ne con i riff di nek: 6 e 1/2
Tony Effe,: qui il mondo si ferma. Ma perchè? Qual’è il senso? Incapace di cantare neanche uno stornello, sovrastato dai cori esagerati, tutto timido che chiede aiuto alla mamma. Secondo voi non tornerà subito a sei una tro** fammi un pomp***, ti do uno schiaffo ecc., ecc. “Tony… e damme na mano a trascinarti via dal palco!!!: 0
Serena Brancale, Anche qui l’incapacità di tentare qualcosa di diverso dalla hit “Baccalà” comunque energica e travolgente, possiamo giustificarla con il fatto che sta strutturando un suo stile: 7
Brunori Sas, L’eleganza di De Gregori oggi. Una splendida canzone che davvero porta serenità senza forzare, uno stile sensibile virato da colpi di genio: 9
Modà, Mi rifiuto anche qui, perchè la stessa canzone da 15 anni basta!:5
Clara : identica a “Diamanti Grezzi” con dentro però lo stile Federica Abbate che però si nasconde: 5 1/2
Fedez, Stralunato, le lentine nere superflue. Ha una bella canzone ed è stato coerente con se se stesso portando il rap e rinunciando al ft. con una voce femminile che ci voleva con il pane. Coraggioso, spero faccia meglio, pesando di più le parole e non buttandole via: 8
Lucio Corsi: Quanto è stato bello quest’alieno semplice e intenso, quasi un bambino con la saggezza di un Nonno. Vera perla di quest’anno: 9 e 1/2emozione sentita
Bresh: passo dopo passo questo cantante genovese si alza sempre più e siccome i miei voti sono essenziali per un cantante si sa gli do un bel 8
Sarah Toscano: Brava, bella canzone, è maturata tanto ed il pezzo andrà fortissino. 7 1/2
Joan Thiele: elegante e ricercata, difficile per il pubblico nazional popolare, il testo non ha avuto però nessuna sottolineatura, nessun guizzo: 6 1/2
Rocco Hunt, Ancora con Napoli io non ce la faccio più. Il suo messaggio e si positivo, a tratti impegnato, ma basta 5 ½
Francesca Michielin: Brava, brava, brava. Un bellissimo testo , forza, passione, dolore intimo. Conoscendo Federica Abbate da dieci anni, credo che questo brano sia l’unico in cui ha potuto dare se stessa. Tra le canzoni pop la migliore: 8 1/2
The Kolors. Volevate Raffaella Carrà? E’ tornata sotto le false vesti di Stash, che addirittura si propone con movenze di fluidità. Ovviamente perfetto tormentone: 5
I 5 nomi in ordine sparso della classifica della stampa sono:
Achille Lauro
Giorgia
Brunori Sas
Lucio Corsi
Simone Cristicchi
Ovviamente è molto ipotetica, ma è già una traccia, almeno per i premi della critica
Chiudo qui con tante cose da dirvi che spargerò negli articoli seguenti.
Italo Zeus