Analisi, bilanci, giudizi….
Si è conclusa la finale di Sanremo giovani 2019, svoltasi in due serate giovedì 20 e venerdì 21. Una formula tutta nuova. A partire dalla “strana coppia” di presentatori, Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. I due hanno saputo creare un’ottima alchimia, merito dell’esperienza di Baudo e della freschezza e spontaneità di Fabio Rovazzi.
Pippo non ha monopolizzato il palco, e Rovzzi ha saputo presentare come se lo facesse da una vita. Si è conclusa , dicevo, una maratona estenuante che ha portato 24 giovani sul palco del teatro del casinò di Sanremo, partiti in 1500, per aggiudicarsi addirittura due posti per entrare nei big della 69° edizione del festival di Sanremo, nuovamente diretta da Claudio Baglioni.
A decretare i vincitori sono stati: una giuria artistica, presieduta da Baglioni, una giuria tecnica, in studio, presieduta da Luca Barbarossa, con Luca e Paolo, Annalisa e Fiorella Mannoia, e il televoto. I girnalisti in sala hanno consegnato un premio della critica per serata, quindi a due giovani. Andiamo per ordine.
La prima serata ha visto esibirsi:
Fosco 17, con il brano Dicembre di cui è anche autore. Un esibizione debole, senza energia, anche se il brano ha anche qualcosa di accativante, ma non arriva. 5
Einar, con il brano 100.000 volte. Dopo xfactor e amici, il cantante ha già un suo pubblico, femminile per lo più. E’ bravo, canta bene ma il brano è evidentemente costruito e risulta finto. 6
Si cominciano ad annunciare i big che parteciperanno alla gara di febbraio, non sono stati comunicati prima nessuno sa chi sono. I primi tre nomi:
1) Paola Turci con il brano L’ultimo ostacolo
2) Simone Cristicchi con il brano Abbi cura di me
3) Zen Circus L’amore è una dittatura
E proprio questi ultimi sono una sorpresa, amatissimi e molto bravi, ma sconosciuti al grande pubblico e soprattutto inimmaginabili sul palco dell’Ariston.
Continua la gara
Andrea Biagioni con il brano Alba piena. Un ‘esibizione coraggiosa e sentita.
Solo chitarra, suonata molto bene dal cantante stesso, e tre archi che creano una bellissima atmosfera, anche per le doti vocali. 7
Symo con il brano Paura d’amare di cui è anche autrice. Direi imbarazzante.
Una canzone brutta e che non valorizza per niente la vocalità della cantante che anche nell’esibizione lascia a desiderare. 4
Fredrix and Flaw con il brano L’impresa. Come li ha definiti perfettamente Barbarossa sembrano due protagonisti di quei telefilm per teen-agers, sulla scia di Soy Luna, Alex nd co., ecc., ecc..
Li sarebbero perfetti. 6
Altri due campioni
4) Anna Tatangelo con il brano le nostre anime di notte
5) Loredana Bertè con il brano Cosa ti aspetti da me.
Grande ritorno della Bertè dopo il successo di quest’estate.
Continua la gara
Ros con il brano Incendio.
Una band con una cantante donna. Bravi energici, ma il brano è forzatamente rock nel testo. Peccato. 6
Sale sul palco Rocco Papaleo che annuncia essere il conduttore del dopofestival.
Altri due big
6) Irama con il brano La ragazza col cuore di latta
7) Ultimo con il brano i tuoi particolari
Il vincitore di Amici e il vincitore di Sanremo nuove proposte dell’anno scorso.
Entrambe reduci da un notevole consenso
La gara
Marte Marasco con il brano Nella mia testa.
Cantautrice e laureata in filosofia propone un bano nonsense molto interessante sia nel testo che nella musicalità. Originale e spontanea. 8
Wepro con il brano Stop replay.
Si presenta a petto nudo con una serie infinita di scritte sul corpo e risulta molto fastidioso e presuntuoso, anche se il brano ha un piglio radiofonico che potrebbe funzionare. 3
Giulia Mutti con il brano Almeno tre.
Autrice del pezzo, fa notare subito il diverso livello, sembra un passo avanti agli altri sia vocalmente che nella costruzione musicale. come dice Barbarossa, qui c’è la ciccia. 8 1/2
Federica Abbate con il brano Finalmente.
Questa presenza l’ho trovata fuoriluogo, perchè la Abbate è già una big, e anche ad alti livelli.
Come autrice certo, ma si parla di molti brani dell’Amoroso, delle stesse Fiorella Mannoia e Annalisa, di Eros Ramazzotti, il tormentone Roma-Bangkok, Nessun grado di separazione della Michieli arrivata seconda a Sanremo, Fedez, e tanti, tanti altri ancora.
Il suo brano non è paragonabile agli altri, perchè è già pronto, come si dice, e Federica si merita il posto tra i big.10
Diego Conti con il brano Tre gradi.
Si sente maturità e presenza nel pezzo 7 1/2
Chiudono la gara i Deschema con il brano Cristallo.
Affiatati nel proporre il loro rock elettronico che ricorda i Subsonica ma che comunque è personale. 8
Annuncio altri quattro big
8) Nek con il brano mi farò trovare pronto
9) Motta con il brano Dov’è L’Italia
10) IL volo con il brano Musica che esta
11) Ghemon con il brano Rose Viola.
Altre due sorprese ardite per Baglioni.
Motta vincitore del premio Tenco e il rapper Ghemon
Si conclude dunque la prima serata.
Premio della critica a Federica Abbate, ma vincitore Einar.
Lo trovo scandaloso ed è in questi casi che il televoto mi infastidisce, perchè è evidente l’appoggio delle ragazzine innamorate dei suoi occhi blu, mentre i pantaloni e la camicetta della semplice e un pò imbranata Abbate la fanno fuori.
La classifica finale è questa
1 Einar
2 Federica Abbate
3 Deschema
e di consolazione, anche se una bella consolazione un tour mondiale per i tre insieme agli altri tre della seconda serata
4 Andrea Biagioni
5 Giulia Mutti
6 Ros
7 Marte Marasco
8 Fosco17
9 Wepro
10 Fredrix and flaw
11 Diego Conti
12 Symo
La seconda serata ha lo stesso andamento ma la qualità dei cantanti sembra notevolmente superiore
Le ore con il brano La mia felpa è come me. Un duo, drum machine e voce. Interessanti 7 1/2
Francesca Miola con il brano Amarsi non serve.
Una voce vellutata e un sound sofisticato e contaminato da esperienze muscali in Katar. Davvero una splendida performance. 8
Tre big
13) Federica Carta e Shade con il brano senza farlo apposta
14) Patty Pravo e Briga con il brano Un po com’è la vita
15) Negrita I ragazzi stanno bene
Ancora Maria de Filippi, con Federica Carta e la strana partecipazione di Briga con Patty Pravo. Un piacevolissimo ritorno dei Negrita.
Continua la gara
Mahmood con il brano Gioventù bruciata. Di origini egiziane porta un brano molto bello dalle sonorità black e hip hop con il tocco egizio. Vocalmente bravissimo. 9
Angelucci con il brano l’uomo che verrà. Vincitore di tale e quale di Conti, una voce pazzesca ma il brano non sa dove andare e si perde dietro l’estetica. 7
Sisma con il brano Slow motion. Basso e tromba. molto bello il risultato ma fors il brano non ha lo stesso effetto 8
Altri due big
16) Daniele Silvestri con il brano Argento Vivo
17) Exotago con il brano Solo una canzone
Altra sorpresa di Baglioni. Gli Exotago un gruppo genovese quasi sconosciuto e la bella presenza di Silvestri
Continua la gare
LA Rua con il brano Alla mia età si vola.
Anche qui non è spiegabile come Irama sia nei Big e un gruppo che ormai ne ha fatto di strada da Amici sotto la guida di Elisa , siano tra i giovani.
Portano il loro affermato folk moderno con un bel brano anche se magari si poteva osare di più. 8 1/2.
Dopo un intervento di Edoardo Leo e Marco Giallini che presentano il loro nuovo film n”Non ci resta che il crimine” la proclamazione di altri due big
18) Achille Lauro con il brano Rolls Royce
19) Arisa Mi sento bene
Qui Baglioni si è superato, perchè portare Achille Lauro a Sanremo è davvero coraggioso.
Continua la gara
NYvinne con il brano Io ti penso.
Bravissima, elegante ed intensa, la migliore performance della serata. 10
Cordio con il brano La nostra vita.
Il cantante Catanese porta il brano più sanremese di tutti, è bravo e presente. Un futuro prospettabile. 8
La Zero con il brano Nina è Brava. Un testo sociale con un tema fortissimo, una bambina che vive in carcere perchè la madre sta scontando una pena e si domanda perchè anche lei la deve scontare. La Zero tratta l’argomento con classe ed intensità con una cornice musicale che fa da contrappunto al testo duro e coinvolgente. 9
altri due campioni
20) Francesco Renga con il brano aspetto che torni
21) Boomdabash Per un milione
La presenza dei Boomdabash è un altro occhio alla contemporaneità
Continua la gara
Cannella con il brano Nei miei ricordi. Canta bene ma il testo sembra scritto per un cantante con un pò più di storia e non funziona 5
Saita con il brano Niwrad. Che al contrario si legge Darwin, una riflessione sull’evoluzione dell’uomo, ottima tecnica vocale, ma non arriva niente. 6 1/2
Mescalina con il brano Chiamami amore adesso. Fanno porno pop dicono, ma non si capisce cosa sarebbe. Il brano comunque è bello e loro sono una band molto affiatata e dal sound riconoscibile. 7
ultimi due big
21) Enrico Nigiotti con il brano Nonno Hollywood
22) Nino D’angelo e Cori con il brano un’altra luce.
Nigiotti è sulla cresta dell’onda e il ritorno di Nino D’Angelo con il rapper Cori è un esperimento interessante
premio della critica a Mamhood che vince anche la serata ed entra tra i big.
Classifica finale
1) Mamhood
2) Nynive
3) La rua
i tre che faranno il tour mondiale
4) Cordio
5) Sisma
6) Mescalna
7) Angelucci
8) La Zero
9) Francesca Miola
10) Cannella
11) Le Ore
12) Saita
Si preannuncia un festival innovativo, coraggioso e contemporaneo.
Quindi un applauso a Baglioni per le scelte dei Big, fatta eccezione per la mancanza di Federica Abbate, e di questo nuovo meccanismo, e ci vediamo a febbraio.
Italo Zeus