Le misure scaturivano a conclusione di complesse attività investigative, iniziate nel mese di dicembre 2010 e protrattesi fino al mese di maggio dell’anno seguente, supportate oltretutto da intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, attraverso le quali venivano stigmatizzate le condotte delittuose in capo agli indagati. In particolare venivano svelati i meccanismi del traffico dello stupefacente approvvigionato da fornitori palermitani che raggiungeva le piazze di spaccio locali attraverso taluni indagati. Inoltre, per alimentare i proventi eventualmente da investire negli acquisti di droga, gli indagati hanno allargato il loro raggio d’azione preordinando degli atti predatori con il furto perpetrato all’interno di un residence pattese avvenuto nel mese di maggio sventato dalle forze dell’ordine con l’arresto degli autori materiali. Caratteristica degli arrestati era l’abilità degli stessi di comunicare a mezzo chat identificandosi con nickname personalizzate, da qui il nome dell’operazione, (FALCO REALE – CARPE DIEM – CRYSTAL), attraverso la quale preordinavano anche il traffico di droga con i fornitori. Nelle trame investigative, oltre agli arrestati, sono stati denunciati a piede libero altri quattro indagati, tra cui anche due donne. Le misure restrittive in carcere venivano emesse nei confronti di: Vincenzo Blanco, 34 enne di Tortorici, in atto ristretto per altra causa presso la Casa Circondariale di Messina; Enrico Rizzi, domiciliato a Brolo, 31 enne – associato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi. Le misure restrittive agli arresti domiciliari emesse nei confronti di Entoni Paterniti, 26enne di Torrenova e Michele Bertolino, 30 enne di Palermo.
