Il Primo Cittadino santagatese: “Proposta assessore Razza buon compromesso. Ascoltato l’allarme del territorio”
L’ospedale avrà un’ala per i pazienti Covid e la terapia intensiva. Non diventerà, dunque, totalmente Covid hospital.
Dopo le proteste dei giorni scorsi, ieri l’incontro a Sant’Agata Militello con gli assessori regionali alla salute e alle autonomie locali Ruggero Razza e Bernardette Grasso, il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, alcuni deputati regionali e sindaci del territorio.
Un incontro che ha fatto chiarezza sul futuro del nosocomio santagatese, nei prossimi giorni, infatti, sarà individuata la soluzione ottimale che consenta percorsi separati, accessi e triage diversi, oltre a una maggiore dotazione organica, tale che non vi sia commistione tra gli operatori sanitari nelle due aree. Sarà inoltre creato un reparto di terapia intensiva, che rimarrà operativo anche dopo la fine dell’emergenza coronavirus.
A margine dell’incontro, l’assessore alla salute Ruggero Razza ha dichiarato: “Deve essere garantita l’assoluta sicurezza della struttura ospedaliera, se in questa struttura potranno essere assicurati questi obiettivi, Sant’Agata Militello è preferibile a Mistretta, che non può essere in questa fase una soluzione per via della dotazione organica molto ridotta. C’è una terza via, che però non può essere assolutamente accettabile, ossia quella di non dare ai pazienti della provincia di Messina un’adeguata certezza di numero di posti letto in degenza e terapia intensiva”.
Così l’assessore Bernardette Grasso: “Finalmente si è fatta chiarezza, l’assessore alla Salute Razza ha confermato quanto avevo detto sin dall’inizio: ‘Nessuna dismissione dell’ospedale di Sant’Agata, ma solo far fronte all’emergenza e garantire il bisogno ed il diritto alla salute ai quasi 100 mila cittadini dei Nebrodi!’. Infatti come lo stesso assessore ha confermato l’ospedale santagatese, avrà ingressi ed aree separate per accogliere i pazienti positivi al Covid- 19.
Da domani i tecnici saranno al lavoro per individuare la soluzione ottimale. L’ospedale santagatese avrà il suo Centro Covid pur mantenendo tutti i servizi d’emergenza ed urgenza, indispensabili ai cittadini del comprensorio nebroideo.
Ringrazio tutti i sindaci, i medici ed il personale sanitario per la grande professionalità e dedizione dimostrata”.
Per Bruno Mancuso si tratta di un buon compromesso e aggiunge: “Un risultato apprezzabile a garanzia dei servizi dell’ospedale, del personale sanitario e dei pazienti, in un momento di massima responsabilità collettiva.
Ringrazio l’assessore regionale alla salute per aver raccolto il grido di allarme che proveniva dal territorio, rassicurandoci sul mantenimento dei reparti di emergenza dell’ospedale, sulla realizzazione dei posti di terapia intensiva per dare qualificata assistenza ai pazienti, sull’individuazione, in fase di studio da parte dei tecnici, di un percorso interno nettamente separato per il Covid hospital e quindi circa la dotazione organica di supporto, di dispositivi di protezione per il personale e strumentazioni adeguate.
Grazie anche all’assessore Bernadette Grasso, che da giorni ci sta mettendo la faccia su questo argomento, al vice ministro Giancarlo Cancelleri ed ai colleghi sindaci che hanno da subito sposato questa battaglia a tutela dell’ospedale e della salute di tutto il territorio.
Grazie alla dottoressa Paolina Reitano e al personale medico, infermieristico e parasanitario dell’ospedale, per la fase di particolare impegno cui sono e saranno ancor di più chiamati”.