SANT’AGATA MILITELLO – Pesca ed ospedale per il secondo Consiglio Comunale
Comunicati Stampa

SANT’AGATA MILITELLO – Pesca ed ospedale per il secondo Consiglio Comunale

di Francesco Marando

In un clima di grande serenità, si è svolto ieri il consiglio comunale di Sant’Agata Militello. Molti gli interventi e tutti propositivi. Non è mancata qualche piccola polemica, ma tutto si è smorzato nel modo più civile possibile. Il consigliere Puleo, in particolare, ha fatto notare la mancanza della caratteristica dell’urgenza con cui era stato invece convocato il Consiglio per permettere una variazione di bilancio per le manifestazioni estive.

santagataDeludente proprio su questo punto la somma oggetto della variazione: meno di 30.000 euro per i cartelloni estivi ed invernali, che però l’assessore al Turismo Antonio Scurria spera di far bastare per offrire a Sant’Agata une serie di spettacoli di buon livello, sperando anche nell’aiuto della Provincia e delle associazioni.
Nutrito anche il calendario all’ordine del giorno. Tra gli argomenti sicuramente spiccava la mozione dei consiglieri di minoranza Calogerino Maniaci, Antonino Blandi, Calogero Carrabotta, Giuseppe Puleo e Rino Indriolo, sulle azioni a tutela e rilancio del presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello. Questa mozione alla fine è stata “sposata” da tutti i presenti, compreso il sindaco Bruno Mancuso, che ha invitato i consiglieri a votarla all’unanimità, facendosi carico di presentarla nelle sedi regionali e provinciali competenti.
L’argomento della mozione ormai  vecchio quanto il mondo, ha suscitato in passato anche rivolte da parte della cittadinanza di diversi centri dei Nebrodi, scesa in piazza per difendere uno dei presidi più importanti della provincia di Messina, con un bacino di utenza di oltre 85.000 persone. Ma quello che ha fatto andare su tutte le furie i consiglieri che l’hanno presentata, è stata l’emanazione  il 15 giugno scorso, del decreto dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che prospettava “indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale e le procedure per il controllo di gestione”, che ha fatto pensare ad un depotenziamento dei nosocomi di Mistretta e Sant’Agata a favore di quello di Patti. “Il provvedimento è l’ennesimo attacco alla centralità strategica dell’ospedale di Sant’Agata e l’ultima mortificazione nei confronti della comunità nebroidea “– hanno affermato Maniaci, Blandi, Puleo, Carrabotta ed Indriolo, declassando le due strutture ad un grande pronto soccorso.
Ha invitato alla calma il consigliere Nino Giallanza che da medico, ha riportato l’attenzione sul fatto che ancora non si conoscono le reali intenzioni di un decreto che può voler dire tutto e niente, soffermandosi soprattutto sul termine rifunzionalizzazione, che manca di assoluta chiarezza ed ha auspicato un incontro a breve con l’assessore Russo per gli opportuni chiarimenti. Rino Indriolo ha insistito affinché la mozione votata in aula da tutto il Consiglio comunale santagatese sia portata al più presto a conoscenza dei Consigli comunali dei Paesi interessati, mentre il consigliere Aldo Reitano anche lui medico invita a fare una valutazione e a mantenere alta l’attenzione ma conclude il suo intervento affermando che le iniziative fino ad ora condotte dai sindaci non hanno avuto l’esito sperato, “ed è importante sottolineare – afferma Reitano – che il dover scendere in piazza  dei cittadini denota una grave delegittimazione politica del nostro territorio”.
Un’altra importante mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale è stata quella dei consiglieri Gianluca Amata e Achille Befumo, tendente ad “impegnare l’amministrazione comunale a predisporre tutti gli atti per dichiarare ufficialmente Sant’Agata “città del pesce azzurro”. “Questa qualità di pesce – sottolineano Amata e Befumo – rappresenta il prodotto tipico per eccellenza della nostra citta’, citato anche dallo scrittore Vincenzo Consolo e attraverso le sagre si può anche sviluppare il settore turistico. Ed aggiungono che è necessario un marchio di qualità del pescato e l’attuazione della pesca – turismo per destagionalizzare il flusso turistico. La minoranza è d’accordo ma parla anche di una lavorazione del pesce azzurro utilizzando altri prodotti tipicamente locali, ad esempio l’olio d’oliva.      
A conclusione un’altra importante mozione “tecnica” trattata è stata quella di Domenico Barbuzza e Giuseppe Pappalardo che hanno chiesto di istituire una sezione dedicata ai consiglieri comunali ed alla Giunta accessibile con login e password personale.

23 Luglio 2009

Autore:

admin


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